E il Nobel disse: «I love Grignolino» di Edoardo Ballone

E il Nobel disse: «I love Grignolino» In un castello secentesco dell'Astigiano incontro di giovani chef e buongustai E il Nobel disse: «I love Grignolino» Lo scienziato Gunter Blobel ospite a una gara gastronomica Edoardo Ballone inviato a COSTIGLIOLE PASTI «II riso nasce nell'aa uà, si esalta in bocca e muore no lo stomaco» recita un vecchio adagio del Pie�monte di pianura. È si esalta ancora di più, aggiungiamo noi, quando si gusla in un castello socontosco alla presenza di un Premio Nobel per la Medicina. Luned�scorso, ncll'ologanto ma�niero d�Costìgliolo d'Asti (incasto�nato fra vinose collino e che ospito nelI'SOO la Conlussa di Casliglione), una giuria di sotte persone ha giudicato i piatti, o megUo, i risotti d�nove giovani chef provonienii da mozza Italia. Fra i sa^g�«ustronoini-gourmets invitati dal Icif lltalian Culinary Institute for Foreigners) c'era�no personaggi noli dol sibaritico gotha della cucina, guidati da Edo�ardo Raspolli o da alcuni nomi eccellenti (lolla ristorazione nazio�nale: il vincitore è stalo Francesco Passalacqua, un ragazzuitu poco più che ventenne o che lavora al ristorante Balzi Possi d�Ventimiglia. La sua ricetta era il «risotto in fiore di zucchina con gamberi», sapore delicato che ha conquistato i favor�dei giudicanti e il posto assicurato nella Guida Gallo del 2001 che impagina «i migliori risot�ti dai più grandi ristoranti del mondo». Fin qui s'è raccontala una mat�tinata dove da una parte c'era un manipolo di buongustai che assa�porava con competenza una serie di montagnole di risotto cotto e abbellito in vari modi e dall'altra l'arrivo di goduriosi sapori di cui non si conosceva l'autore. Una prassi, insomma, simile a tante altro competizioni di alto palato. Ma nell'antica sala del castello di Costigliole c'era una persona che dava ultoriore lustro all'avveni�mento: ossia Gunter Blobel, Pre�mio Nobel 1999 per la Medicina, americano di origine tedesca e grande studioso della cellula uma�na. Porche questo scienziato di candida capigliatura e di eleganti occhi azzurri proprio a Costigliole per un concorso gastronomico? Il motivo c'è, eccome. Il professor Blobel, cattedratico alla Rockfeller University, è il marito di Laura Maioglio, raffina�ta signora figlia di Sebastiano, fondatore nel lontano 1906. del ristorante Barbetta, il più antico fra gli italiani di New York ancora gestiti dalla stessa famiglia. Già, perché questa signora di Fubine (Alessandria! laureata in Storia dell'Arte, è l'attuale proprietaria del Barbetta sulla 46ma Strada, nel cuore di Broadway. Unico risto�rante della Grande Mela a possede�re un giardinetto all'ombra dei grattacieli del centro. Anche lei (in vacanza in Italia) era a Costigliole e li ci ha raccontato che Barbetta è stato il primo ristorante in Ameri�ca ad avere introdotto nel menù il tartufo bianco d'Alba, E i sapori piemontesi, preparati dallo chef Marius Pavlak, sono ancora oggi di fedele cultura subalpina: fondu�ta, bue collo nel Barolo, bagna caoda e carne cruda, («quest'ulti�ma è stata fatta conoscere da me ai buongustai americani» ci tiene a precisare con orgoglio e in perfetto italiano la signora Laural. Anche il Nobel Blobel ci tiene a far sapere che gradisce «in modo quasi fanatico» la cucina italiana, e in particolare quella piemontese. Preferenze? Il professore non ha dubbi: «Amo il risotto al Barolo e il pollo alla babi», Pef i non piemon�tesi, «alla babi» vuol dire cotto e schiacciato con un grosso peso tanto da sembrare un rospo, un babi appunto, E sui vini nessun dubbio. Gunter Blobel sorride e va deciso; «I love Grignolino and Freisa». Parola di Nobel. m i i i imb i Gùnter Blobel, Premio Nobel per la Medicina, è stato ospito a un pranzo nel castello di Costlghola d'Asti, In cui cuochi provenienti da tutta Italia si sono cimentati nella preparazione dei risotti

Luoghi citati: Alessandria, Fubine, Italia, New York