La vittoria di Papà Coraggio

La vittoria di Papà Coraggio La vittoria di Papà Coraggio Ha smascherato i killer del figlio Gian Antonio Orlghi MADRÌlir~ Sono stati necessari cinque anni e 0 mesi, ma Francisco Holgado, conosciuto in tutta la Spagna come «Padre Coraggio», ce Pha falla; l'anno prossimo porterà si il banco degli imputati gli assas�sini del suo adoratissimo figlio Juan trucidato noi '95 con 30 coltellate. Don Francisco sa chi sono: nel '98 si è travestilo da «balordo» per nove mesi, ha froquentato i killer, tutti eroinoma�ni, e ne ha registrato le confessio�ni. Ma il tribunale a cui le presen�tò deciso l'anno scorso che non orano valide od assolse i delin�quenti. Forò il caparbio «Padre Coraggio^ è ricorso in Cassazio�ne. K l'Alia Corte ^li ha dato ragione: il processosi rifarà. «Vo�glio vedere in galera chi fece fuori il mio Juan. Solo allora avrò pace elice "Padre Coraggio" -. Altro famiglie dovrebbero segui�re il mio esempio. Ho fallo quello che dovrebbe l'are ogni papa, lottare affinché l'omicidio di un figlio non rimanga Impunito». La storia; cosi toccante da servire da copione di una lìclion che «El Murino Tv» porterà sullo scher�mo, comincia il 22 febbraio del '95. Juan, 26 anni sta lavorando come sempre in un distributore (li benzina. Sono le 5 dui mattino. Sui delinquenti, capitanati da Fe�dro Asencio, rapinano Juan, che pero resiste. Ma non c'è niente fa l'are. La lolla è impari. Il benzina�io muore dissanguato sotto 30 «navajazos». Il bottino: 800 mila lire. Sul luogo del dulitto rimango�no solo una medaglietta con un sogno zodiacale ed un accendino ricoperto di cuoio. Ux polizia, grazie ad una soffiata, arrusla i colpevoli. Che poi vengono rila�sciali a piede libero in attesa del processo: mancano le prove. Ed allora Don Francisco, un ban�cario di 55 unni, che vive nella andalusa Jcrcz de la Frontera, sposalo e padre di altri 3 figli, decido di fare di testa sua. L'idea gli viene nel marzo del '98. Se la polizia è impotente, ci penserà lui. Di giorno continua a recarsi al lavoro presso la Cassa di Ri�sparmio di Siviglia. Di sera diven�ta «Pepe», un balordo che fre�quenta i bassifondi di Cadice soprallullo il malfamato quartie�re di «Romijuchapincs», dove baz�zica Asencio. Por non farei ricono�scere, si travesto meglio che un consumalo alloro: parrucca, baf�fi, vestili da «macho» o come osca, dice di ossero un «Camello», uno spacciatore di droga. «Rompechapines» non è grande come il «Bronx newyorkese» e quasi subilo «Pope» s'imbatte proprio con il suo obiettivo, Asen�cio. Gli offre una sigaretta, Poi una birra. E, con la padronanza di nervi straordinaria, «Pepe» di�venta amico di uno degli assassi�ni di Juan. Ma dietro la cravatta, nasconde un microfono con cui registra tulle lo confidenze che gli racconta il dolinquoniu. Ci vuole dui tempo pur conseguire la mula, «Patire Coraggk» non molla ud accompagna il killur in giro por tutta la Spagna. Una notlo «Pepo» fa Tombola. Fedro gli racconta come rapino il dislribuloru assiemu a cinque compari, comn infierirono con il suoJuan fino all'ultima coltella�ta noi collo. Non solo: l'omicida gli rivula che sta pur scappare dalla Spagna purché gira la voce a «Rompechapines» che il padre di Juan lo vuole uccidere. Ormai «Padre Coraggio» decide di farla finita con la mascherata. Ha raccolto ben 12 nastri di 90 minuti. A gennaio, quando co�mincia il processo, ai sei assassi�ni si gola il sangue nello vene: Don Francisco si presenta in aula e consogna i nastri. Il Tribu�nale non accolla le registrazioni come provo, E neppure di ascol�tare la moglie di Asencio, che aveva dichiaralo alla polizia di aver raccolto dal marito, in crisi d'astinenza, la confessione del�l'omicidio. Il padre ricorre in Cassazione. Che sontonzia: «le prove di Don Francisco vanno ammesse cos'i come la testimo�nianza della moglie di Asencio». E si deve rifare il procosso. «Padre Coraggio» ha vinto. cìso? «Si. Ho voluto rendere concre�to, fattuale ciò che è accaduto alla piccola borghesia, quella borghesia finita, frustrata che, negli anni '60, aveva perso lo zodiaco di riferimento. Si stava trasformando da società conta�dina a società di massa. Era diventata un rito, non un mito. Lì, in quella melma è nato il mio protagonista, una persona smar�rita». Ciò che è successo in Spa�gna ha messo in evidenza una mancata risposta della giustìzia ai problemi d�cri�minalità. Non le pare? «Certo. Francisco Holgado ha vinto la sua battaglia in Cassa�zione. S�è sostituito alla giusti�zia, ha fatto il detective, il poliziotto ma non l'avrebbe mai fallo se fosse morto il suo vicino d�casa. Io dico che quel vuoto di giustizia c'è per tulli. E la sentenza della Cassazione ha segnato la vittoria di quel�l'uomo e la sconfitta dei giudici che hanno dovuto ammettere la loro inefficienza». E se dovesse riscrìvere il suo libro oggi? «Il protagonista sarebbe uno spagnolo del ceto medio, incolla�to alla televisione, dipendente della cosidetta "spazzatura", quella che ci propinano gli ame�ricani. Costruirei un padre che ha preso spunto dai telefilm americani, da questi gialli di serie B dove un uomo che diven�ta eroe si ingegna per trova're gli assassìni del figlio. Sarebbe ispirato ad un sentimento di vendetta. Ecco, fo scrìverei se�guendo questa trama. E' ciò che mi suggerisce oggi la storia di Francisco Holgado». Bancario spagnolo si era improvvisato detective, ma in primo grado i giudici non avevano ritenuto valide le prove registrate su nastro Ora la Cassazione gli ha dato ragione Alberto Sordi In una scena del film «Un borghese piccolo piccolo» tratto dal romanzo di Cerami Nel libro e nella versione cinematografica però II padre della vittima, dopo aver scoperto l'assassino, lo catturava e lo torturava fino ad ucciderlo

Luoghi citati: Cadice, Cerami, Siviglia, Spagna