Incroci fra i ritmi dI Madre Africa di Paolo Ferrari

Incroci fra i ritmi dI Madre Africa Incroci fra i ritmi dI Madre Africa CjK un viaggio dentro l'Ex�tra Festival. Un viaggio Ialino, caraibico, tropica�le, fallo di ritmi, facce, melo�die, poesia: passa da Cuba, dalla Giamaica, dalla Francia e dal Halón, salta gli oceani come fossi, ha in lasca il ritmo origi�nario du; la deportazione degli schiavi espiantò dalla Madre Africa, e ne racconta gli eteroge�nei sviluppi in quattro concerti concentrati in una iiotlimana. Venerd�7, a Collegno ( 12.000 lire l'ingresso), il richiamo dei Tropici si traduce in reggae, il .suono giamaicano per eccellen�za. Llnton Kwesl Johnson era un adolescente quando lasciò l'iso�la per trasferirsi a Londra; l�divenne poeta ed ìnlcllellualc apprezzalo, poi si mise ad inca�strare i suoi versi sulla musica d�Dennis Bovoli, ed i dischi che ne scaturirono divennero indìmonticabili successi. Oggi non o al vertice della sua parabola, ma il carisma resta immutato e le canzoni non gli mancano. In ascesa sono i Reggia National Tlckets, che spesso in Giamaica ci vanno. Piùbreve il viaggio da Jovanotti: con lu�ò nata una canzone, «Il mondo», che farà lane del quintu album della j.md. Stabili verso l'alto, gli Africa Unite si raccontano qui d�fianco. Non sono molte le miglia marino cho separano la Giamai�ca da Cuba, ma differenti sono gli sviluppi sonori avvenuti all'Avana in questo secolo. Qua�si tutto vìssuto da Compay Se�gundo. eroe del Buena Vista Social Club chiamalo ad esibir�si a Collegno luned�10, con biglietto a 20.000 lire. Dolce spaccone del «son» cubano, Se�gundo è diventalo uno dei volli più noti del pop intemazionale proprio quando, ultranovantenno, sembrava destinalo ad un decoroso finale di carriera riser�valo ai concittadini ed ai colle�zionisti della musica acustica dell'isola, da un paio d�decenni soppiantala tra �giovani dalle contaminazioni salsa. Invece, l'intuito d�Ry Cooder e la classe di Wim Wenders ne hanno esaltato volto, voce e chitarra, ed ora che la banda del Buena Vista gira il mondo separata�mente, il suo è il nome d�maggior richiamo. In attesa d�«Chan Chan» e delle altre canzoni del Compay, sabato 8 (biglietto a 12.000 lire, sempre alla Certosa Reale di Collegno) la pelle latina del festival trasuda i nomi d�Elia�des Ochoa e Sergent Garda. Anche Eliades Ochoa venne coin�volto nei Club, benché abbia 40 anni mono di Segundo. E' un grande chitarrista, ha un'accen�tuata sensibilità «guajìra», ed interpreta il suono della Cuba contadina, nel solco degli scom�parsi Guillermo Portabales e Nìco Saquito: della provenien�za bucolica, conserva anche il vizio d�indossare un cappello da cowboy latino. Più meticcia la miscela pro�posta dai Sergent Bercia, band che a cavallo tra Francia e Spagna ha costruito un succes�so non estraneo all'attenzione richiamala su questi suoni dall' amico Manu Chao. Salsa e raggamuffin, dub e rap d�Garcìa e dei suoi hanno ben figuralo ai sui network nostrani, e tra gli agganci italiani proficuo s�è rivelalo il contatto con �Mail Mau, a loro volta in concerto a Collegno marted�11 (12.000 lire) in compagnia dei francesi Zebda. Il cerchio si chiude, dun�que, con l'Europa, terra di confi�ne per due formazioni melicce in cui l'eco dei Tropici si mesco�la alle soluzioni elettroniche, le radici mediterranee dettano melodie spiazzanti e l'immagi�nario new clochard del vecchio continente trova linguaggio e soluzioni sonore elaborate eppur popolari. Conclude il panorama setti�manale l'esibizione di Oedu Sukeroku Talko e dei suoi Tamburi di Tokio, mercoled�12 a Colle�gno, con biglietto a 12.000 lire. Tulli i concerti s'iniziano alle 21,30. Paolo Ferrari Eliades Ochoa. A sinistra, i Sergent Garda (in n/to) fi.Man.Man. Sotto, (fliAfrim Unite