La mano di un piromane sfregia Portofino

La mano di un piromane sfregia Portofino LA PAURA ALLE SPALLE DELLA CITTADINA DEI VIP La mano di un piromane sfregia Portofino Dopo due giorni di fuoco cancellati venti ettari servizio Renato Riso Inviato a PORTOFINO M m INFERNO costa 500 lire. Il m~ prezzo d'uno di quei lumini ■H di ceni che, nei paesi, siste�mano accesi sui davanzali quando lassa la processione. Cinquecento ire: una lenta inesorabile fiammel�la che brucia un'esca di sterpi e cresce sino a diventare vampa. E poi corre e si propaga e divora e schianta e annienta. Il piromane che ha cancellato 20 ettari di vegetazione sul miracoloso monte di Portofino, ha probabilmente se�guito questo metodo ormai quasi rituale tra i criminali adoratori del fuoco. Uno sguardo furtivo, lo scatto dell'accendino e, poi, via. Mentre il vento di mare amplifica il suo «lavoro» e la sua soddisfazio�ne di folle. Qualche chilometro ad est del rogo incipiente, in questo slesso pomeriggio domenicale, nel centro telerilevamento incendi della Re�gione presso la caserma della Fore�stale di Santa Margherita, uno dei cinque monitor attraverso i quali costantemente si controlla il Mon�te, segnala l'allarme: la centralina con telecamera in località Vessinaro rileva una temperatura anoma�la dovuta ad un incendio assai vicino. E, chissà, addirittura inqua�dra il maniaco incendiario. Un pugno di secondi, poi lo schenmo si spegne: le fiamme hanno bruciato i fili e annullato i contatti. Ma il breve messaggio elettronico muo�re inascoltalo: nella sala, infatti, non c'è neppure uno dei tre impie�gali regionali che. normalmente, si alternano al desk. Troppo costoso mantenere un presidio domenica�le, occorre rispettare la regola dei costi-benefici. E la regola dice che, negli ultimi 5 anni, a Portofino gli incendi sono slati «solo» 14. Il quindicesimo, in due giorni, s'è mangiato l'equivalente di venti campi di calcio: interi canaloni che scendono ripidi verso il mare, un paradiso di macchia mediterranea, almeno trecento pini. Tutto anni�chililo in un inferno durato sino a ieri sera. Con una quarantina di Guardie forestali, pompieri e vo�lontari della Prolezione civile co�stretti a muoversi notte e giorno in un dannato lavoro di Sisifo: focolai che si ravvivano e rischiano di chiuderti in una trappola mortale, fiamme che si levano, improvvise come sbuffi di gas, quando le scintille raggiungono le felci. Eccoli i 40 uomini coordinali dall'ispettore della Guardia Fore�stale Luciano Repello: tuie rosse in controluce davanti allo sfondo del rogo, pale e picconi a tagliare le lineo del fuoco, mentre, dal cielo, un Canadair rovescia ad ogni viag�gio 5 tonnellate d'acqua coadiuva�to da 4 elicotteri che contribuisco�no con lanci da 500 e 700 litri. Lungo gli scoscesi crinali le fiam�me si rincorrono, gli ombrelli dei pini divampano in folate ardenti e diventano scheletri, la cenere e le foglie volano in mille lapilli che ti assalgono come insetti forsennati. L'aria sembra acqua bollente, pas�sa attraverso le maschere, scivola bniciando nel peno. Urla e richiami e gracchiare di radio. Le squadre s'alternano in lumi pesanti, anche nella none tra domenica e lunedi quando i voli sono necessarianienie sospesi. Ie�ri, all'alba, tornano l'aereo e gli elicotteri. Attimi di tensione: il mare è mosso e il Canadair corre qualche rischio a volare sul pelo dell'acqua per rifornirsi. Tra i volonlori Ettore Capelli, Fabio Bonavena, Vittorio Asplanalo ed i gemelli Matteo e Davide Bagnasco tentano di «ripulire» un tratto di macchia: «E' troppo spessa, l'ac�qua non è passala, qui brucia lutto». Intervengono con la moto�sega. Adrenalina pura. Repello e i suoi vanno avanti a lesia bassa, aiuiaii, nel pomeriggio, da una leggera pioggia. Le 18: l'incendio è domato. Ora. a divampare, sono le pole�miche. Giulia Maria Crespi, presi�dente del Fai ohe. tra l'altro, gesti�sce il parco e l'Abbazia di San Fruttuoso a meno d'un chilometro da questo sfacelo, attacca il gover�no: «Non ha il coraggio di tare leggi adeguate. E, invece, nella vita bisogna saper decidere senza pre�occuparsi dell'impopolaritài 1 piro�mani devono esseie giudicali per direttissima e licenziali in tronco se, come è accaduto, fanno addirit�tura parte dell'amminisirazione statale». Critiche anche per il nu�mero inadeguato di aerei ed elicei Ieri antincendio: «Il governo obiet�terà che costano molto. E' vero, ina �soldi quando servono si trova�no. Basta volerlo».

Persone citate: Davide Bagnasco, Ettore Capelli, Fabio Bo, Giulia Maria Crespi, Luciano Repello, Renato Riso

Luoghi citati: Portofino