«Presto l'Italia come l'Austria» di Vincenzo Tessandori

«Presto l'Italia come l'Austria» «Presto l'Italia come l'Austria» Scontri ajesoloper la cittadinanza ad Haider Vincenzo Tessandori invialo ;i.J[.S0L0 La virriia polìtica distillata in pilloli-, secondo JOq; Haider, in un afoso pomerisgio d'ostati;, qui a quattro passi da quel mani che anche gli austrìaci hanno contribuito a trasformare in una miniera d'oro. Itifondazione proteste insiemi.' ai Ver�di e a lineili doi centri sodali, ma non e gran cosa, tanto che l'ospite trova modo di Ironizzare: «Ho visto per strada un paio di comunisti che non avevano di meglio da fare che contestare», Per una serie di molivi che tutti immaginano ma die nessuno ha saputo e che il sindaco non ha spiegato, il dottor Haider, governatoridella Carinzia, homo novua e soprattutto Ione della politica auslriiii a, riceve le chiavi della citta di .(esolo, ed è il primo a cui venga attribuito tale onore, perché di ono�re si tratta, Magari un po' interessa�lo, come ammette il sindaco Renato Martin,.')() anni, albergatore, locale leader del Veneto Repubblica Fede�rale Padana, costola ormai distante della Lega «Un terzo dei turisti che vengono qui sono austriaci», preci�sa. E non aggiunge conti, perché quelli li ha f.in fatti, ha messo sul tavolo i prò e i contro, le regioni del cuore e quelle del portafoglio, i rìschi di contestazione ed il plauso dei suol Ha decisa lutto, in fretta, perché soltanto '111 ore prima aveva ricevuto conferma dell'arrivo del�l'ospite. Il quale sorride, ó sicuro di sé, un (x/ sbruffone ma pure in possesso di una discreta dose di humour, cosa rara Era i politici non solo italiani. Sorride n dice cosi; pesanti. Lo sa di essere un vincente e non ha difllcoltà ad ammetterlo: «L'Au�stria mi ha sostenuto e oggi, al voto, potrei raccogliere il M'Kii) Ma jkjìché le somme le l'anno gli esperti, aggiunge che i sondaggi gU accredi�tano il 'iti, fors'anco il 4H. Per que�sto, quando parla dell'Europa, susd" ta attenzione massima, E deve esse�re, dice lui, «un'Europa del cittadini e non del burocrati, non l'Europa di vertice, quella di Bruxelles, ma un qualcosa costruito sulla rappresen�tatività della popolazione lucale». Non tfli piacciono, e tanto meno lo convincono, l'atteggiamento france�se e quello tedesco, Chirac e Fischer, «uomini della vecchia Europa». «C'è il rischio che Francie e Germania vadano avanti insultando altri Pae�si e riproducendo quella situazione che, in passato, ha già lionato que�sto continente alla calastrofe». One�sto significa che l'Austria potrebbe anelli! staccarsi? «L'Austria si trova in mezzo all'Europa e ci rimarrà. Non mi e mai capitalo di sentir parlare di un Paese che sia geografi�camente emigrato. No, non é vero che l'Austria si stia allontanando^. Come dire: «Ci siamo, ci resteremo ma a condizioni nostre». Del resto, aggiunge, sulle sanzioni e sui «diklai» deU'Europa in Austria faranno un referendum, ma soltanto |X!r esprimere un'opinione, non perdèddere. 1-; poiché lui è un ospite garba�to, lo sa di dover fare i complimenti a chi ha aperto le porte. li i suoi non sono banali, ma hanno quel sapore, sp.-ssoaspro, della valutazione poli�tica. Anche l'Ilalia, dice ora, è matu�ra «per una svolta, dopo tanti anni, com'è accaduto in Austria». A de�sini, naturalmente. Del resto, ag�giungi', proprio con gli uomini del centrodestra italiano, con Berlusconi, Pini e Bossi lui si trova tene", assicura: «Lavoriamo assieme con profìtto, nel Friuli, per esempio». Razzista e xenofobo, lo chiama�no anche cosi, ma lui assicura di non dolersene. «Anni di jiolilica li buttano addosso qualsiasi etichet�ta. Ma è il successo l'unico metro sincero». (Ili chiedo: ma non credidi somigliare troppo a un Caudillo latinoainericano, uno tipo Perón? «Non vorrei che si commettesse l'errore di scambiarmi per un'altra persona. Io sono l'originale». Men�tri; parla quelli del Consiglio comu�nale contrari all'onorificenza, mani�festano dissenso, E fuori prosegue il corpo a corpo fra dimostranti. polizia e carabinieri. Va avanti per ore, ma senza drammaticità. Ci si spintona, li davanti al Comune, con il Sile alle spalle. Ma sono in pochi, quelli che contestano: siamo d'osta�te, in fondo, che pretendere! «Dove�te transennare Haider, non impedi�re a noi di muoverci», ripete Luca Casarìni, indicato come il portavo�ce dei centri sociali del Noni-Est. E Gianfranco Betlin, già prosindaco di Venezia, aggiunge che «come Unabomber a Ugnano si e fatto pubblicità con l'ordigno, cosi qui il sindaco si da lustro con l'arrivo di Haider». Chi protesta ha gli scudi di plastica e in tasca qualche petardo. Polizia e carabinien hanno i manga�nelli. Si tenta di forzare lo schiera�mento della polizia, arrivata da Padova, e la serie di spinte si allunga, con gli uni che cercano di buttare giù lo transenne e gli altri cho le tengono in piedi. Un petardo colpisce un agente al braccio sini�stro, viene medicalo. Ma nessuno vuole andare olire a quei ripeluii corpo a corpo nei quali i manganelli mulinano e gli scudi tagliano l'aria. E poi, di tanto in tanto, un break: «Al camion, tutti al camion, c'e acqua in abbondanza», invila Casarini. Muore cosi, sul crepuscolo, questa giornata di contestazione anzi, come precisa Casarìni, di «civi�le protesta». Joerg Haider, governatore dolla Carinzia e leader dell'estrema destra austriaca, con II sindaco di Jesolo