«Un permesso a Emanuele Filiberto» di Maria Corbi

«Un permesso a Emanuele Filiberto» «Un permesso a Emanuele Filiberto» La proposta di legge alVesame del Senato Maria Corbi ROMA Emanuele Filiberto di Savoia po�trebbe avere il permesso di torna�re in Italia in occasione del Giubi�leo. Un condizionale d'obbligo visto che la speranza del giovane principe è ancorata ad una propo�sta di legge presentala nei giorni scorsi al Senato e sottoscritta da parlamentari di entrambi gli schieramenti (tra le firme anc le quella del senrlure a vita Giovan�ni Agnelli) che concede al princi�pe una sorta di «lasciapassare» valido 45 giorni entro l'anno 2000 cosi da poter raggiungere lo Stalo del Valicano ed assistere a manifestazioni del Giubileo. Per evitare il divieto cosiiluzionale. la proposta di legge pre�vede che il Parlamento dia facol�tà ai ministri delllnlenio e degli Esteri^ autorizzare il transito di Emanuele Filiberto nel territo�rio della Repubblica italiana. Lo si farebbe è spiegato equipa�rando «il cittadino Emanuele Fili�berto di Savoia al diplomatico straniero, concedendogli temporaneamente il relativosiatus». I tentativi di alleanze trasver�sali per metter fine all'esilio de�gli eredi maschi della casa re�gnante italiana sono stati molli (tra i favorevoli al rientro la ds Claudia Mancina e Antonio Ui Pietro), tutti incagliali in discussioni sulle responsabilità di casa Savoia nella ver avallalo la politi�ca fascista contro gli ebrei e sul comportamento del re Vittorio Emanuele terzo che fuggi a Pe�scara abbandonando il paese sen�za direttive e nelle mani dei tedeschi. E anche questa volta è diffici�le che si riesca a superare la nonna costituzionale, quasi im�possibile che ce la si faccia per il 19 agosto, data in cui si celebrerà a Tor Vergata la giornata mon�diale della Gioventù a cui il ram�pollo Savoia ha più volle dello di voler partecipare, a costo di in�frangere il divieto imposto dalla tredicesima disposizione transi�toria. Per affrettare i tempi il primo firmatario del ddl, Ettore Bucdero, capogruppo di An nel�la commissione Giustizia del Se�nato, ha rivolto un appello affin�ché la nonna possa essere appro�vata prima della sospensione estiva dell'attività parlamenta�re. «Il disegno di legge sostiene il parlamentare è un messaggio di civiltà recepito trasversalmen�te da tutte le forze politiche. Ci si vet^gogna di essere i più alti rappresentanti di ima nazione che si dice civile, ma che nei fatti si dimostra barbara». Vittorio Emanuele, che ò già sull'isola di Cavallo insieme alla moglie Marina Doria, è «molto soddisfatto dell'iniziativa». «Spe�ro che pennetterà a mio figlio di entrare in Italia in quest'occasio�ne, irripetibile», dice. Ma i risve�gli amari dopo aver sognato il rientro si sono accumulati e nes�suno osa più sbilanciarsi in di�chiarazioni trionfalistiche, «E' un supplizio di Tantalo», spiega il duca Giuseppe Morbilli, una delle voci più ascoltate da Vittorio Emanuele e legale dolla famiglia da anni. «Si accende sempre la speranza dice e poi c'è la delusione. Da anni va avan�ti cosi. L'iniziativa più importan�te per il rientro dei Savoia è stata sicuramente la proposta di Prodi che dopo essere passata alla Ca�mera nel 1997 è fenna al Senato da tre fumi e verrà spazzata via dalla line della legislatura». Delu�sione anche dal Parlamento di Strasburgo che nel marzo scorso ha bocciato il rientro in Italia degli eredi maschi dei Savoia. «Il principe può tornare in Italia per il Giubileo dei giovani, con un pass di 45 giorni e con lo status di diplomatico» L'arrivo è previsto per il 19 agosto a Tor Vergata Il provvedimento accolto da tutti gli schieramenti An: «Un messaggio di civiltà recepito da ogni forza politica». Tra i firmatari anche Giovanni Agnelli Marina Doria: spero Re Umberto II al momento della partenza per l'esilio dopo il referendum che istitu�la Repubblica

Luoghi citati: Italia, Roma, Savoia, Strasburgo