La sinistra in prima fila, pensando alle elezioni di Amedeo La Mattina

La sinistra in prima fila, pensando alle elezioni La sinistra in prima fila, pensando alle elezioni Veltroni, Bertinotti, Bellillo e Cossutta in testa al corteo Amedeo La Mattina ROMA Certo, i diriili civili, lo libertà individua�li, la loiin contro le diHcrimina/.ioni. l'oscurantismo della Chiosa e la dustra bigotta. Al Gay Pride di ieri rimbombava tutto questo armamentario lessicale del�la sinistra, ma c'è anche un altro elemen�to, sicuramente più prosaico, che i leader della sinistra non hanno trascuralo: gli omosessuali in Italia sono tre milioni, dicono quelli dell'Arcigay. Tre milioni di elettori che fanno gola a lutti quei segretari di parlilo che ieri arrancavano sudali por le strade infuoca�te di Roma, facendosi fotografare con travestiti con le tette finte al vento. Insomma, orano presenti per strumenta�lizzare e mettere cappello? «Ma chi se ne frega dl(,■'• Gianni Vattimo in blazer blu silo loro Intenzioni non sono genuine! Che ben venga la strumentalizzazione se questa produci' risultati concreti, se k'' omosessuali riescono ad ottenere quei diritti che epii vengono reclamatil». Ecco�li gli uomini e le donne della sinistra comunista, ex comunista, radicale, ver�de, laica e socialista. Con Pannella che chiudeva il corteo mentre negli anni Settanta questo tipo di manifestazioni le apriva. Cita Mao e il Chaplin; «"Non piangete, sono morto tante volte,.." E questo osserva Marco vale anche per noi che riprendiamo la lunga marcia (laU'ultimo posto di questo corteo», Pannetta ricorda che tra le storiche lolle dei radicali e la manifestazione di ieri c'è un rapporto di causa e de effetto. E ha ragione, e Bonino non rinuncia alla battuta: «Trent'anni fa eravamo in pri�ma fila, ma oggi e troppo affollata. In tanti sono venuti nel club». Hanno ragione, e non è un caso Bertinotti e Veltroni fanno autocritica. «Si, aveva ragione Pasolini», afferma il leader dei Ds, con riferimento al quella espulsione dal Pei. Veltroni riceve ap�plausi i.' fischi. Uno lo implora: «Walter, amami!». Un altro, invece, lo invila ad andare a lavorare in miniera. Il piu coccolalo ò stato Bertinotti che teneva sottobraccio l'attore gay Leo Cullotla, E la bulla subito in polemica per la scarsa presenza di ministri. Non si accontenta della Bellillo. «Chiediamoci piuttosto dov'è la destra chiosa Veltroni visto che negli Siali Uniti e in Europa esponen�ti della destra partecipano a manifesta�zioni di questi tipo. Solo noi abbiamo una destra in cui riemergono pulsioni di intolleranza». Ma c'è strumentalizzazio�ne politica da parte vostra? «No, perchè da tempo abbiamo all'interno del nostro parlilo un coordinamento degli omoses�suali». Poi annuncia iniziative legislative per estendere il divieto di ogni discrimi�nazione sessuale e una maggiore rappre�sentanza gay nelle istituzioni. Il ministro delle Pari Opportunità Bellillo replica a Storace che lia definito il Gay Pride una «manifestazione politi�ca»: «Sono cose che dice uno che ha messo il doppiopetto ma non è ancora riuscito a ripulire il linguaggio della violenza e dell'intoneranza», E poi Cos�sutta in completo grigio e Diliborto per il quale la condanna dei gay da parte dei comunisti e roba di 40 anni fa. Al termine nessuno rinuncia al comizielto sul palco. Parlano i Verdi Prancescato e Manconi che invitano a ringraziare il Gay Pride «perchè ci ha reso piu liberi». E il vice presidente dell'Antimafia Vendola urla «Io sono gay e sono felice di esserlo». C'è perfino chi lo ha visto piangere e abbrac�ciare Bertinotti, anche lui in lacrime.

Luoghi citati: Europa, Italia, Roma, Siali