Martelli: Boselli addio, vado con Berlusconi

Martelli: Boselli addio, vado con Berlusconi Martelli: Boselli addio, vado con Berlusconi «Granparte dei socialisti o non votano o votano Forza Italia» ONOREVOLE Martelli, pro�prio lei, l'unico craxiano che ha sempre avversato Berlu�sconi, ha annunciato che lascia lo Sdì: sta per entrare nella Casa delle libertà? «No. In questi armi non ho smesso di pensare alle strade per anrivare ad un partito socialista autonomo, indipen�dente, unito. Prima attraverso lo Sdi, che fece un congresso per uscire dal governo D'Alema. Ma anziché ricostrui�re la casa di tutti i socialisti, Boselli è rientrato nell'Ulivo e io gli dico: prima ricostruiamo la nostra identità poi sce�gliamo l'alleanzai. Ma è lei a dire dialoghiamo con Berlusconi.. «lo dico ricostruiamo un partito sociali�sta autonomo dai poli, con una vocazio�ne libertaria che punti ad includere gli esclusi. A me non interessa il Polo, l'alleato con quale si può dialogare è Forza Italia. Anche per un motivo: gran parte de! popolo socialista o non vota o vota Forza Italia». Ma proprio lei, anche recentemen�te, è stato molto duro con Berlu�sconi... «Vero. Ho detto che Berlusconi ha sco�perto il garantismo quando i magistrali hanno comincialo ad occuparsi di lui. Continuo a pensare che Beriusconi non può rappresentare la nostra storia». Berlusconi in che misura è stato socialista? «Berlusconi non è un socialista. Fu amico di Craxi e anche politicamente gli fu vicino, per la semplice ragione che essendo un democristiano moderalo, andò a sbattere con l'ostilità di De Mita. Ma Berlusconi ha una visione delle alleanze che, in qualche misura, ricorda le alleanze della prima Repubblica». Berlusconi, che lei elegge ad allea�to, non è mai andato a visitare il sue amico Bettino, malato e ut «esilio» : le pare una bella cosa? «So che i figli di Craxi glielo coiilesLano e che questo ha provocalo sofferenza a Bellino. Bisogna capire che non era facile per Berlusconi, esposto come era ad una contestazione polilica, giudizia�ria e legata proprio alla sua amicizia con Craxi» Tra gli eredi di Craxi, perche Ber�lusconi e non Amato? •Purtroppo Amalo, con Uilte le sue qualità di uomo di governo uoìi lóppie senta né l'identità ne ii pupolo socmlisui che resterà legalo a Berluitoui fino a quando non ci sarà un panilo iodalisla autonomo Questa è la scommessa» Questa è la scommessa, ma è vera la voce che circola: lei si è visto con Berlusconi qualche giorno fa? «Vero. Abbiamo parlalo di unmigrazione e gli hu detto che quello resta ira noi mi ostacolo grosso». Ammesso che abbiate parlato solo di questo, a lei che è slato vicepre�sidente del Consiglio socialista, non pare un bizzarro destino tornare in Parlamnnlo da deputato semplice del centro-destra? «Io sono eurodeputato eletto dai sociali�sti e mi sento nelle mie scarpe. Non so se mi presenterei mai nel maggioritario». Se resta (mesta legge elettorale, non avreboe ragione Intini a dire che lei è destinato ad allearsi con gli ex fascisti? •Sono sorpresi) che Intini. con il suo nobile passalo, adotti a 60 anni un linguaggio sidlinista Non intendo alle�armi con i fascisti e non mi sembra ci sia un'alleanza organica di cenirodestra. C'è un cartello elettorale, una costella�zione di forze che sta assieme allumo ad un leader, Berlusconi» lf. mar.) Claudio Manelll eurodeputato socialista ex vicesegretario del Psi al tempo di Bettino Craxi

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