Amato gela il Polo: scordatevi le elezioni

Amato gela il Polo: scordatevi le elezioni Amato gela il Polo: scordatevi le elezioni La maggioranza: basta diktat. Il Polo: è una telenovela ROMA «Quella della legge elettorale è una telenovela stucchevole». La risposta tanto infastidita quanto sincera di Fini interpreta gli umo�ri di gran parte del mondo politi�co, sia di maggioranza die di opposizione. Ma come se non bastasse, sul tema delle riforme il Polo e la Lega innestano un altro tormentone, quello delle elezioni anticipate in autunno in caso di fallimento delle riforme. L'Ulivo, invea, esclude il ricorso alle urne e minaccia perfino di andare avanti anche da solo. «Se alla (Ine verificassimo che da parte loro non c'è la volontà di fare le riforme afferma il sottose�gretario Franceschini dovremo decidere se fermarci oppure anda�re avanti anche da soli». 11 presi�dente del Consiglio Amato, poi, taglia corto sulla richiesta di ele�zioni in autunno: «Non sono al�l'ordine del giorno». «Quali elezio�ni anticipate?», gli ha fatto eco il presidente della Camera Violan�te, che invita il Polo a non mettere «il cappio alla gola» della maggio�ranza. Insomma, il barometro volge al peggio e il naufragio del dialogo potrebbe essere dietro l'angolo, soprattutto dopo il "prendere o lasciare* del centrodestra sulla propria controproposta. No agli ultimatum, è stata la replica di Walter Veltroni, il quale non è entrato nel merito de^li emenda�menti, ma ha annunciato un verti�ce di maggioranza dal quale arri�verà una risposta comune. Sem�bra che il centrosinistra stia stu�diando un premio di maggioranza diverso da quello indicato dalla 'Casa delle libertà". Un premio di governabilità che esclude l'ipote�si di attribuire alla coalizione vincente il eCHi dei seggi in Parla�mento. «Una proposta del genere è inaccettabile ha reagito Casta�gneti e dimostra in Berlusconi scarsa disponibilità». «Ma i nostri emendamenti non sono emendabili», è stata la rispo�sta di Berlusconi, che ha introdot�to la questione delle elezioni anti�cipate: «Dopo il referendum ci siamo dichiarati disponibili a dia�logare con la maggioranza, ma abbiamo detto : 'attenzione che non diventi un pretesto infinito per perdere tempo". Non si può continuare in una campagna elet�torale lunga dieci mesi. Visto che si è approfondiio tutto ha osser�vato il leader di Fi ci sembra che sia assolutamente indispensabile die venga indicalo un termine entro il quale si deve arrivai* all'approvazione di una legge elei lorale». Dopo questo tennin^, se�condo Berlusconi, «si deve decide�re di ridare la sovranità al popokj». E Casini rincara la dose e tira in ballo il presidente della Repub�blica: «Siamo venuti incontro agli appelli del Capo dello Stato, ma non possiamo perdere altro tem�po in alambicchi e pasticci. Que�sta è la nostra piattaforma: o la sinistra ha qualche variazione da proporre in termini brevi, imme�diati insiste il leader del Ccd oppure si andrà a votare col 'mattarellum"». Formalmente più conciliante Fini per il quale Polo e Lega non hanno fatto un ultiinaluin, ma una proposta or�ganica: «Si tratta di una impalca�tura che crolla se cade anche una sola delle proposte di modifica. Gli emendamenti hanno una loro logica, non sono presentati per gusto di farlo o per farci dire 'no'». [a. 1. m.j

Persone citate: Berlusconi, Casini, Fini, Franceschini, Walter Veltroni

Luoghi citati: Roma