Fischer, rapporto a Strasburgo sul progetto di una Federazione
Fischer, rapporto a Strasburgo sul progetto di una Federazione Fischer, rapporto a Strasburgo sul progetto di una Federazione corrisponderne da BRUXELLES L'Europa non ha scella, dovrà divenire una Federazione di Stati grazie a un compromesso istituzionale fra l'identità comunitarie e quella nazionale. E' questo il progetto che il ministro degli Esteri tedesco, Joshka Fischer, ha descritto da�vanti alla commissioni Affari Costituziona�li del Parlamento Europeo a tre settimane da (piando per la prima volta lanciò ai Quindici da Berlino la proposta di dar vita agli «Stali Uniti d'Europa» Senza lasciarsi sfuggire l'occasione df bacchettare Roma�no Prodi. Il gruppo d'avanguardia, Fischer defi�nisce cosi quegli Stati che «possono e vogliono» percorrere per primi la strada della Federazione. Non dunque un «nucleo duro» ne tantomeno dei «pionieri», perché. secondo Fischer, il termine «avanguardia» lascia aperta la strada «anche a lutti gli altri membri», perché «la Federazione dovrà rientrare nei Trattati» e dunque non essere qualcosa di estraneo all'Ue. Il governo federale. Il presidente della Commissione Europea dovrà essere eletto a suffragio universale da parte dei cittadi�ni dell'Unione e dovrà scegliere il «governo autorevole» che dovrà essere espressionedei Consiglio Icomposto dagli Stati mem�bri) e quindi passare al vaglio del voto del Parlamento Europeo. Il Parlamento federale. Dovrà essere composto da due Camere «por esprimere il doppio principio di legittimazione del�l'Unione»: comunitario e ffaiionale. Una Camera sarà dunque scelta a suffragio universale e diretto, mentre l'altra sarà espressione dei Parlamenti nazionali lil modello è quello del Bundesrat tedesco, espressione dei Laender regionali) «L'idea di sovranazionalilà è bellissima ma potrà divenire realtà solo se le realtà nazionali vi saranno comprese», ha sottolineato il mini�stro tedesco, ammettendo di avere avuto questa «intuizione» visitando uno dei san�tuari dell'identità nazionale, il Parlamento britannico di Westminsler. Un accenno leso ad invitare Londra a non rimanere fuori dal dibattito sulla Federazione. Il primo passo. Dovrà venire dal verti�ce europeo di Nizza, in dicembre, con l'approvazione del meccanismo della coo�perazione rafforzata fra gruppi di Stati al termine del lavoro della Conferenza inter�governativa chiamata a decidere su: com�posizione della Commissione, estensione del voto a maggioranza e riponderazione dei voli. Il salto di qualità. Fischer auspica che dopo Nizza venga il momento di questo «salto» verso un nuovo Patto costituziona�le europeo. «Ma niente sarà possibile senza prima aver raggiunto un accordo sulle riforme al Consiglio Europeo di Nizza», Il metodo Monnet, Tre giorni fa il presidente della Commissione europea. Romano Prodi, aveva fatto riferimento all'altualitàdel «metodo Monnet» uno dei padri fondatori, teorico dell'integrazione a piccoli passi e dell'equilibrio dei poteri istituzionali nella costruzione dell'Euro�pa Unita. Anche Fischer ha parlalo di Monnet ma per dire tutt'altro: «Il metodo Monnet si è dimpstrato insufficiente e inadegualo nel far convivere sprito comu�nitario e identità nazionali, e io o^gi sono realista, non mi cullo nelle illusioni». Ini. iiiu.i
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