Bellow: edonismo e agonia di un irriducibile viveur ebreo

Bellow: edonismo e agonia di un irriducibile viveur ebreo Bellow: edonismo e agonia di un irriducibile viveur ebreo ALLAN Bloom era un brillante ma sconosciuto professore di fi�losofìa a Chicago. Era anche un grande ami�co nonché collega do�cente di Saul Bellow, il quale un bel giorno gli consigliò, per pagarsi un pio' di debiti (Bloom aveva gusti costosi), di mettere insieme gli argomenti che era solito affrontare in classe, soprattutto sulla decadenza della cultura americana. Cos�The Closing óf the American Mina usci con prefazione dello stesso Bellow, e diventò un enorme bestseller, rendendo il suo autore da un gior�no all'altro ricco e famoso, invitato da Reagan come dalla Thatcher. Bloom era malato e non p,li restava molto da vivere, ma fece in tempo a divertirsi parecchio, dila�pidando grosse somme in alberghi lussuosi, ristoranti, fuoriserie, ve�stiti, orologi, mobili, e prodigi della tecnologi;!, tra cui un magnifico impianto stereofonico donde river�sarsi addosso non-stop Rossini e musica barocca suonata con gli strumenti antichi, e un sistema di telefoni con cui tenersi costante�mente in contatto con ex allievi ora in posizioni chiave al Pentago�no e in altri luoghi di potere. Questi fatti, noti nel loro am�biente, sono la materia dell'ultimo libro di Saul Bellow, Ravelstein, Ki (..(NMasD'A IONt ino ico non si sa quanto perti�nentemente definito romanzo. Desideroso di raccontare l'amico scomparso ma con qualche libertà, Bel�low ricorre a un espe�diente caratteristico del suo quasi allievo Philip Roth, quello di eleggere a narratore un portavoce molto simi�le a se stesso ma con un altro nome. La storia d�un brillante profes�sore d�filosofia e ideologo molto simile a Bloom, ma chiamato Abe Ravelstein, è dunque affidata a un amico di costui, uno scrittore an�ziano dai molli matrimoni, a nome Chick. In America �recensori s�sono molto impegnati nello stabili�re fino a che punto Chick e Ra�velstein siano Bellow e Bloom, e anche a decodificare personaggi secondari; sottolineando per esem�pio che Vela, la gelida moglie romena dalla quale Chick divorzia, assomiglia parecchio alla quarta signora Bellow (che fu trattata con molta più simpatia nel Dicembre del professor Corde, quando era in canea, come ora capita a Rosamund, devota e giovanissima nuo�va consorte). Naturalmente ouesto gioco ap�passionerà meno i lettori europei, i quali saranno anche meno inclini a scandalìzzarsi per la rivelazione che il male di cui il protagonista perisce è l'Aids. Pochi sapevano che Bloom era gay; Ravelstein comunque vive con un simpatico partner orientale a nome Nikki, e non fa misteri in proposito. Il tromanzo» non ha struttura apparente, è una chiacchierata a braccio in cui Chick per mantenere una promessa fatta all'amico rievo�ca il Ravelstein che ha conosciuto senza espome le idee (sono già nei suoi libri) e senza indagare sul suo passato. Come un pittore raffigura colui che ha davanti. Chick mostra l'amico in una serie di vignette: mentre si compra una giacca di Lanvìn da 4500 dollari in un negozìo di Rue Si Honoré (salvo mac�chiarla d�caffé poche ore do|)o, con la stessa noncuranza); mentre distribuisce opinioni e panini agli studenti che riunisce tra le proprie collezioni d�argenti e di vetri di Lalìque; mentre è ospite d�Chick in campagna e cerea di aprire gli occhi all'aniico sulla follia che commette confinandosi lontano dalla citta con una moglie che non. fa per lu�(e Chick porta a Ra�velstein le, .proprie perplessità in proposito). L'edonismo un po' ingenuo di questo viveur ebreo che viene dall'Indiana è contemplato da Chi�ck con un sorriso lontano sia da)i'ammìrazione, sìa dalla condan�na; i due amici ci scherzano sopra, come scambiano volentieri battu�te e ricordi magari di vecchie gag du music-hall. Tutto qui, o quasi; e qualche lettore trovando la verve di Bellow qui più sedata del solito, e non immune da ripetizioni talvolta al limite della sciatteria, potrà sentir�si in qualche misura deluso. Gra�dualmente tuttavia emenje il vero tema dell'impresa, che è insieme la morte e la negazione della morte. Benché condannato, Ravelstein non cambia in nulla le sue abitudi�ni, bulla quattrini, fuma più che può, esprìme opinioni su ogni cosa, si gode ogni secondo di vita e l'avvicinarsi del momento fatale, preceduto dalla solita trafila di ambulanze, cliniche, intubazioni, gli suggerisce al massimo un lieve ritomo d�interesse per Gerusa�lemme e gli scritti dei patriarchi a momentanoo scapito degli amalissimi greci. Poi, non molto prima della fine del libro, uualeosa di analogo capila a Chick. Il quale durante una sciocca vacanza ai Caraìbi viene avvelenalo da un pesce e passa parecchie seitiniane tra la vita e la morte; e comunica le sue visioni, i suoi deliri, il suo senso d�distacco, ma anche la u-i'iacia.uuii cui l'iionui minacciato s�aggrappa alla vita e riesce a .rimontarle in gnmpa e a cayalcarLe due agonie, quella conclusa e quella rinviala, sono accostate sen�za commenti. Il senso superficiale della seconda è solo quello d�ricordare a Chick che e ora d�scrivere di Ravelstein, compito troppo a lungo rinviato; accingendovisi, lo scrittore scopre in sé qualcosa di quella irriducibilità, che diventa il simbolo, in un mon�do condannato al caos, della so�pravvivenza malgrado tutto di una luce che possiamo chiamare cultura o arte, anche se discreta�mente Chick-Beilow si astiene dal farlo. Ki (..(NSIONt Masolino D'Amico Ax^^i '■■■' IS *-'M ""■■Vr'"-' BBW^ K "^^^w^J&i^? HIP '^H ^SwW^H Saul Bellow racconta in «Ravelstein» gli ultimi scorci di vita di un professore universitario morto di Aids, in cui è facile riconoscere il suo collega ed amico Allan Bloom. «Ravelstein»: un falso romanzo per narrare la sua amicizia con un brillante professore gay, controfigura di Allan Bloom, morto di Aids Saul Bellow Ravelstein traduzione di Vincenzo Mantovani, Mondadori, pp. 260, L. 29.000ROMANZO

Luoghi citati: America, Chicago, Indiana