«Rito abbreviato ai boss? Errore da correggere»

«Rito abbreviato ai boss? Errore da correggere» «Rito abbreviato ai boss? Errore da correggere» Amato Urlo Abbate PALERMO Sono bastati poco meno di 200 magistrati in servizio noi tribunali e nello procuro sici¬ liane a far notare al Governo, attraverso un documento che hanno sottoBcritto, che «le recenti riforme legislative», sul rito abbreviato, presenta¬ no aspetti «cho rischiano di indebolire gravemente l'azio¬ ne di contrasto dello Stato nei confronti della criminalità mafiosa». E cosi il presidente dol Consiglio, Giuliano Ama¬ to, ha annunciato di voler riparare a questo problema. «I magistrati siciliani - scrive in una nota il premier - hanno sacrosanta ragione: estende¬ re il rito abbreviato ai reati di mafia e terrorismo è stato un grave errore al quale bisogna porre rimedio». Due documenti, quasi uguali, sono stati inviati al Presidente della Repubblica e a quelli della Camera e del Senato, al Guardasigilli, al Csm, al presidente della Com¬ missione antimafia e all' asso¬ ciazione nazionale magistra¬ ti. Il primo è sottoscritto da 192 «toghe» degli uffici giudi¬ ziari di Palermo, Trapani, Marsala, Termini Imerese, Agrigento e Sciacca. Il secon¬ do è seguito da 25 firme dei magistrati di Caltanissetta. Il primo a sottoscrivere il docu¬ mento a Palermo è Antonio Balsamo, giudice a latore nel collegio che ha assolto Giulio Andre-otti. Segue Nino Di Mat¬ teo, pm nel processo pr la strage Borsellino, e poi Fran¬ cesco Ingargiola, ex presiden¬ te della quinta sezione del tribunale. Secondo i 192 giudi¬ ci con il rito abbreviato si cancella di fatto l'ergastolo. «La pena applicabile - si legge nel documento - si ridurrà a 24 anni e nessuno, né pm né lo stesso giudice, possono re¬ spingere la richiesta dell'im¬ putato. Oltre ad offrire dun¬ que la prospettiva di tornare liberi e reinserìrsì attivamen¬ te in una organizzazione cri¬ minale con enormi disponibi¬ lità economiche, è probabile che il rito abbreviato produca l'effetto di scoraggiare nuove collaborazioni con la giusti¬ zia». I magistrati propongono l'istituzione di un doppio bina¬ rio processuale per i reati di mafia, strutturando gli uffici in modo da garantire la tratta¬ zione di processi con detenuti e restringere l'area di applica¬ zione; del diritto al silenzio per gli imputati di reato con¬ nesso e riformare la discipli¬ na sull'assunzione della pro¬ va sempre garantendo il con¬ traddittorio delle parti. E' d'accordo il ministro della Giustizia Piero Fassino il quale dice: «Nel pacchetto giustizia che stiamo predispo¬ nendo al ministero per affron¬ tare la situazione carceraria, saranno previste specifiche norme che limitano l'accesso al giudizio abbreviato per rea¬ ti punibili con la pena dell'er¬ gastolo». Condivide i timori dei magi¬ strati siciliani il presidente della Commissione Antima¬ fia, Giuseppe Lumia che ieri mattina proprio su questo argomento ha incontrato Amato. «Conosco i problemi sollevati dai magistrati impe¬ gnati sul fronte antimafia - ha affermato Lumia - , da giorni ho sollevato questo pro¬ blema perchè ritengo che il rito abbreviato sia un ottimo istituto ma non adatto ai reati di mafia». «I boss - ha aggiun¬ to - si avvarranno di questo istituto per tirarsi fuori dal terrore dell'ergastolo». La de¬ nuncia dei magistrati sicilia¬ ni non è condivisa da Magi¬ stratura democratica, la cor¬ rente di sinistra dell'Anm, la quale dissente apertamente dal documento sia per il meto¬ do scelto sia per il contenuto. I componenti del Csm, inve¬ ce, si dividono su questo argo¬ mento. Mentre Gioacchino Natoli, ex pm a Palermo e ora consigliere a Palazzo dei Ma¬ rescialli ed il collega Santi Consolo annunciano che il Csm potrebbe accogliere l'al¬ larme, il consigliere Nello Rossi, componente togato, e già pm alla procura di Roma, è contrario Ed doppio binario. «Le collaborazioni - dice Nato¬ li - sono del tutto cessate perchè mentre sinora i boss potevano evitare l'ergastolo solo collaborando, ora posso¬ no salvarsi dal carcere a vita attraverso un sistema più fa¬ cilmente praticabile e molto meno pericoloso». Da Allean¬ za nazionale arriva 1' annun¬ cio di una proposta di legge depositata alla Camera per escludere l'applicabilità del rito abbreviato ai condannati all'ergastolo. Protesta il presi¬ dente delle Camere penali, Giuseppe Frigo, che boccia senza mezzi termini l'iniziati¬ va dei magistrati.

Luoghi citati: Agrigento, Caltanissetta, Marsala, Palermo, Roma, Sciacca, Termini Imerese, Trapani