«Non voglio quartieri a luci rosse» di Daniela Daniele
«Non voglio quartieri a luci rosse» LA RESPONSABILE DELLA SOLiDARIETA'SOCIALE «Non voglio quartieri a luci rosse» La ministra: è il racket il vero pericolo intervista Daniela Daniele ROMA Hi a passato il pomeriggio al telefono, inseguita dalla stessa domanda: mini¬ stra, ma è vero che vuole riaprire le case chiuse? Livia Turco a tutti ha dato la stessa risposta: «Ma scherziamo?» Però sta pensando a una modifica della legge Mer¬ lin? «Sì. Ma sia ben chiaro: chiude¬ re le case fu atto di grande civiltà, sia per le donne sia per lo Stato. Le donne furono libe¬ rate dalle catene dello Stato e questo fu liberato da una ver¬ gogna, quella di essere il gesto¬ re del commercio. E poi, fran¬ camente, riaprire le case sareb¬ be inefficace per il tipo di prostituzione che c'è oggi». Perché? «Le prostitute sono, all'BO per cpnto, né più né meno che schiave. Straniere che arriva¬ no in Italia convinte che trove¬ ranno un lavoro onesto e un marito e che vengono gettate in uno stato di totale abiezio¬ ne». No alle case, dunque. Pe¬ rò, a quanto sembra, lei sarebbe favorevole a un'al¬ tra forma di prostituzione protetta. Sta per caso ipo¬ tizzando quartieri a luci rosse nelle nostre città? «No, per niente. Sono contra¬ ria a torme di esibizione di una realtà tanto evidenti. Penso che la prostituzione sia e deb¬ ba rimanere un fatto privato, non perseguibile penalmente. Ma oggi non è così, basta guardare che cosa sono le no¬ stre strade, i nostri parchi. Por questo dico che in certe parti la legge Merlin è datata: a quel tempo, tra l'altro, era possibile fare le cose con maggiore di¬ screzione, oggi è del tutto im¬ possibile». Che cosa propone? «Immagino una prostituzione che si svolga all'interno di appartamenti, con prostitute che si possano organizzare in cooperazioni. In questo modo si raggiungerebbero diversi obiettivi: prima di tutto, si toglierebbero dalle strade mol¬ te donne, restituendo loro un po' di dignità, in secondo luogo si darebbe un brutto colpo a sfruttatori e criminalità. Inol¬ tre, si garantirebbe più sicurez¬ za alla cittadinanza». E' d'accordo con il presi¬ dente Amato quando dice che i clienti vanno puniti? «Sono d'accordo, ma soltanto per quanto riguarda chi cerca prostitute minorenni. D'altra parte, esiste già una legge, che viene considerata tra lo miglio¬ ri al mondo, contro lo sfrutta- mento sessuale dei minori, che prevede pene severe per chi abusa di questi soggetti più deboli». Qualcuno potrebbe pensa¬ re che lei sia favorevole alla prostituzione... «Per carità. Io sono contro la prostituzione. E sono ben con¬ vinta che sia un problema di uomini, non tanto di donne deboli. Per questa ragione, a settembre, partirà una campa¬ gna a base di spot diretta proprio ai clienti. Verrà indiriz¬ zato loro, più o meno, questo massaggio: la maggior parte delle prostitute è in condizio¬ ne di totale schiavitù, volete rendervi complici di questa vergogna.'». Ce in ballo anche un'ini¬ ziativa a favore delle «luc¬ ciole», non è vero? «Sì, d'intesa con il ministero delle Pari Opportunità, a fine luglio attiveremo un numero verde per le donne che voglio¬ no uscire dal giro e non sanno come fare». Che possibilità hanno di farcela? «Molte possibilità. La legge sull'immigrazione ha sancito il fermo contrasto all'ini migra¬ zione clandestina, soprattutto se ha per scopo la prostituzio¬ ne; l'articolo 18 della stessa legge prevede che la donna possa, denunciando il suo sta¬ to e chi l'ha costretta sulla strada, usufruire del permesso di soggiorno per un anno nel nostro Paese ed entrare in un circuito proletto per il reinseri¬ mento sociale. Inoltre, dispo¬ niamo di un finanziamento di 10 miliardi aU'aivno per proget¬ ti presenUiti da enti locali, associazioni di volontariato e no profit a favore del recupero sociale di queste nuove schia¬ ve». Morale della favola: se prostituzione dev'essere, lu sia almeno in un modo più dignitoso? «Mi hanno spiegato che quello è il mestiere più antico del mondo. E' sicuramente un ar- ;omenlo mollo complesso nel- a storia dell'umanità. Io, co¬ munque, accetto che ci siano anche donne cho la pensano diversamente dn me sul rap¬ porto tra i due sessi». «E'un problema di uomini, non tanto di donne. A settembre taremo uno spot diretto ai clienti» •A sinistrala ministra della Solidarietà sociale. Livia Turco
Persone citate: Livia Turco, Merlin
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