L'Italia cerca un ct: Trapattoni è favorito di Piero Bianco
L'Italia cerca un ct: Trapattoni è favorito L'Italia cerca un ct: Trapattoni è favorito Tardellt l'unica alternativa. Oggi Nizzola incontra Zoff Piero Bianco E adesso? L'Italia del calcio inter¬ pella gli oracoli per risolvere tre rebus di scottante attualità: chi siederà sulla panchina azzurra il 3 settembre, nel match con l'Unghe¬ ria (prima di qualificazione per i Mondiali 2002 in Giappone e Co¬ rea!? Esistono margini concreti di un ripensamento da parte di Zoff? Dove può riciclarsi il dimissionario et, sospinto da un'ondata popolare di consensi senza precedenti? Le risposte presunte sono, nell'ordi¬ ne: 1) Trapattoni (al 55%)o Tardel¬ li (45"^; 2) scarsissimi; 3) Lazio. Vediamo perchè, componendo i tasselli di un complesso puzzle. Chi conosce lo smisurato orgo¬ glio che, da sempre, Dino Zoff si porta dentro come patrimonio ge¬ netico, concede pochissime chan- ces al successo di una mediazione, peraltro tardiva. Lui avrebbe gradi¬ to, anzi preteso, un attestato di immediata solidarietà dal presiden¬ te federale: subito dopo la sparata berlusconiana. Luciano Nizzola, che ieri era a Torino e soltanto stamane alle 12 incontrerà il tecni¬ co in Federcalcio, si è fatto spiazza¬ re dagli eventi: «Prima di pronun¬ ciarmi voglio parlare a fondo con Dino, capire i motivi del suo gesto, valutare se davvero le dimissioni rappresentano una via senza ritor¬ no». Il colloquio «risolutivo» non sarà piacevole. ZofT gli consegnerà la lettera di dimissioni e Nizzola dovrà prenderne atto. . Sergio Cragnotti ha già pronta l'offerta per l uomo del gran rifiu¬ to. «La poltrona di presidente della Lazio è sempre sua - dice -. Zoff è rimasto uno di noi, un artefice del nostro progetto vincente. Sarem¬ mo felici di riaccoglierlo. Ha dimo¬ strato di saper fare con intelligen¬ za sia l'allenatore sia il dirigente: posso soltanto auguraigli cUsvolge- re in futuro il ruolo che più lui desidera». Non il tecnico, ovvia¬ mente, tra i campioni d'Italia. «Se tornerà come presidente - aggiun- gè Eriksson - lo aspettiamo come si aspetta un grande amico». E l'Italia? Giovanni Trapattoni è in pole position. Coronerebbe il sogno della sua vita, pur sapendo che la panchina azzurra, oggi, scot¬ ta. A Talamone, dove è in vacanza con la moglie Paola, aspetta una chiamata. Dopo aver rinunciato a offerte importanti (Marsiglia e Ga- latasaray), dopo essersi trovato in lizza tra i candidati et della disa¬ strata Germania, sarebbe un «usa¬ to sicuro» in pronta consegna. libe¬ ro e felice: lui per Berlusconi non si dimetterebbe mai, lo ha sempre considerato (all'Inter e poi alla Juve) come un nemico da battere sul campo. Non si sbilancia, ma la voce è squillante: «Non mi va di passare per quello che gufava, aspettando l'occasione - premette -, tuttavia ripeto ciò che dissi anche ai tedeschi: allenare la Na- rionale è un onore per tutti, me compreso. Sarei onoralo, se arri¬ vasse la chiamata. Però sono 10 anni che il mio nome viene accosta¬ to all'Italia, e non è mai successo nulla. Qualsiasi discorso concreto oggi sarebbe solo fumo». Trapalto¬ ni aggiunge di essere «sinceramen¬ te sorpreso e dispiaciuto per le improvvise dimissioni di ZofT, a cui sono legato da rapporti di lavoro e di amicizia.TE' stato bravo, raggiurf^endo risultati impensabi¬ li. Non conosco i motivi, e non voglio entrare nel mérféS* delle critiche ricevute: Dino è una perso¬ na responsabile, avrà le sue ragio¬ ni. Non credo spetti a noi chieder¬ gli di tornare indietro». Marco Tardelli rappresentereb¬ be la soluzione più comoda. Il tecnico titolare della Under suben¬ trò direttamente, in passato, a molli et: così accadde a Bearzot, Vicini, Maldini. Dopo aver brillan¬ temente pilotato gli azzurrini al titolo europeo, Tardelli sta già pre¬ parando la spedizione dell'Under 21 a Sydney, dove il 13 settembre partirà il torneo olimpico di calcio. La sua promozione creerebbe un vuoto difficile da colmare. Inoltre molti non gli riconoscono ancora l'esperienza e la dultililà di scaltro navigatore che animano Tintra- inonlabilèTrap.'«Ió'non mi cancU- do, non voglio nemmeno pensarci, in questo momento - dice Tardelli - Séno triste, è ingiusta una fine così per l'avventura di ZofT, anche se non mi permetto di discutere la sua scella. Comunque il mio amico Dino esce da gran vincitore, come quando giocava. Lo conosco bene, non cambia mai le decisioni prese. Non credo nemmeno che dipenda dalle frasi di Berlusconi: sono di¬ missioni ponderaleu. agazuzmnEiz Giovanni Trapanoni. 61 anni, ha guidato per due stagioni la Fiorentina Mareo Tardelli. 46 anni, ha pilotato l'Under 21 al titolo europeo
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