Le barricate del centrosinistra: Dino non si tocca

Le barricate del centrosinistra: Dino non si tocca Le barricate del centrosinistra: Dino non si tocca Ma Mauro rivela : «Fu lottizzato da WalterVeltroni» Maria Teresa Meli liOMA A metà pomeriggio, mentre di¬ vampa la polemica. Massimo Mauro, nella doppia vesto di deputato Ds ed ex calciatore della Juventus, prova a dare una spiegazione dell'cstomazio- no berlusconiann che ha provo¬ cato le dimissioni del Ct della Nazionale. «Zoff - racconta il parlamentare della Quercia - lo abbiamo messo noi... Veltroni, Rivera o io. Infatti, quando se ne andò Maldini, Nizzola, che è una persona seria, ci chiose un consiglio e noi gli facemmo il nomo di Zoff. Defrosto funziona sempre in questo modo: un pre¬ sidente di federazioni sportivo chiede sempre suggerimenti a chi governa». E l'ex juventino continua così: «Dietro le dichia¬ razioni del Cavaliere potrebbe esserci una motivazione legata alla politica nello sport. Berlu¬ sconi potrebbe voler togliere Zoff perché non vuole fargli rinnovare il contratto. Altrimen¬ ti sarebbe lui il Ct Ohe porta la nazionale ai mondiali». Una spiegazione non troppo di parte, visto che qualche minu¬ to prima, il deputato forzista Massimo Berruti, che l'altro ieri ora con il leader del Polo a Milanello, confermava: «Proba¬ bilmente Berlusconi non vuole che Zoff guidi gli azzurri ai mondiali». Ma la ricostruzione di Mauro non finisce qui. Il deputato della Quercia accompagna i giornali¬ sti nei meandri di un retroscena politico-calcistico:,«A t'un anno - spiega - si dovrebbe olog^bru il nuovo presidente della Federcal- cio, però l'elezione potrebbe an¬ che slittare alla fine del prossi¬ mo campionato, cioè quasi in contemporanea con le elezioni politiche. Ora, se Berlusconi vin¬ cesse potrebbe fare in modo che venga nominato un presidente di federazione a lui gradito. Ma anche quel presidente, se Zoff venisse riconfermato adesso, non potrebbe cambiarlo in vista dei Mondiali». A questo punto viene la curiosità di sapere chi sia mai il Ct nelle grazie del Cavaliere. Berruti fa finta di niente e non risponde. Trapatto- ni? No. Su questo è d'accordo anche Mauro: «Trapattoni - dice l'ex calciatore - è di sinistra, piuttosto il Cavaliere pensa a Sacchi». E a Zoff chi ci pensa? Il centrosinistra intero, che si stringe a coorte. La parola d'ordi¬ ne è difesa a oltranza. La pronun¬ cia Veltroni, la ripete Mastella, a cui non dispiacerebbe candidare il Ct «azzurro» alia premiership della coalizione, la grida Cossut- ta che manifesta «un totale di¬ sprezzo politico per Berlusco¬ ni», la urlano quelli, Oliviero Diliberto in testa, che invitano il Cavaliere a chiedere scusa al Ct. E persino Prodi da Strasburgo dice la sua («Zoff è una persona seria»). Ma non tutti nella mag¬ gioranza sembrano versare fiu¬ mi di lacrime per il Ct dimissio¬ nario. «Zoff - è di nuovo Massi- mo Mauro che parla - alla Lazio guadagnerebbe il triplo di quan¬ to guadagna alla Nazionale». E Giacomo Mancini, sindaco di Cosenza, eletto dal centrosini¬ stra, ha addirittura inviato un telegramma a Berlusconi, per esprimergli il proprio «pieno consenso» sul giudizio dato a proposito del Ct azzurro. Mali¬ ziosamente, invece, l'ex sindaco di Torino Diego Novelli insinua che Zoff si sia dimesso «per farsi riconferrnan; a furor di popolo con la scusa delle dichiarazioni di Berlusconi». Mentre lo stesso capogruppo del Ppi Antonello Soro, pur «sdegnato» con il Cava- liera e «pienamente solidale con Zoff», poi si lascia andare a una considerazione psicologica sul Ct dimissionario: «Ha una strut¬ tura psichica strana - dice -, non ride mai, non parla...». Indubbiamente, però, non so¬ no stati né la faccia seria di Zoff né l'atteggiamento taciturno a scatenare Berlusconi. Mauro for¬ nisce la sua versione di quell'at¬ tacco. Nelle file di Forza Italia ne circolano altre. Si dice, per esempio, che il Cavaliere sia arrabbiato con il Ct perché lo considera uno juventino che ha salvaguardato gli interessi di quella squadra facendo giocare Del Piero. E si racconta che l'altro giorno, a Milanello, dove andrebbe sempre meno volentie¬ ri, il Cavaliere fosse infastidito anche con Zaccheroni. Perché Weah è stato venduto e lui lo ha saputo solo all'ultimo momento. Perché Serginho «viene spremu¬ to sulla fascia mentre dovrebbe fare la mezzapunta». Al leader del Polo viene addirittura attri¬ buito questo sfogo: «Se non fossi in politica. Zaccheroni lo avrei già sostituito da tempo». Insom¬ ma, alla conferenza stampa di presentazione del Milan, Berlu¬ sconi avrebbe esternato tutta la propria amarezza sugli allenato¬ ri in genere, colpendo Zoff, ma pensando anche a Zaccheroni. D'altra parte, lui è fatto cosi, è un tifoso, lo giustificano gli ami¬ ci e i colleghi di partito, che raccorttàMdt «E"'ri5toà6to',àUéno che, quando èra'giovane, all'Edi- Inord aveva organizzato una squadrt', ai: ' càlcio/"df'cfóff'^ra giocatore e allenatore». L'ACCUSA DI SILVIO BERLUSCONI 'SlfMjtet'a vincere e bisognava vincere. J problemi riguardano la conduzione della squadra: non si può lasciare la fonie del gioco, y.idane, sempre libero. Non era possibile che un alletmtore professionista non vedesse una cosa del genere. Non so, ma è una cosa indegna! Cid soltanto il fatto che uno o ha acutezza e intelligenza, o non ce l'ha, tutto qui; iUU*.i.^,.^i».^..WWT.»WJWfJ LA REPLICA DI DINO ZOFF 'Non prendo lezioni di dignità dal signor Berlusconi. Sono slato denigralo dal signor Berlusconi e quindi come uomo mi sento ferito neirorgogtio. Non voglio aisohaamente polemizzare con il signor Berlusconi per quanto riguarda la politica. Non sono un politico, ma un uomo di sport. Ed è fuomo di sport che è stato colpito nel proprio orgoglio. Questa notte non ho dormito benissimo. Kit) ho matiWdtó Id déCisfoVtè ' e quindi ritengo sia la cosa piùgiusta: uuyuumoj uw llll.l. li liMlllillii II HUIIlllli.lllHJIIillHHlf fllwiter d«l Pélo della Libertà, « prwkJonM dot Mllan, Silvio Beriui&jff-86

Luoghi citati: Cosenza, Lazio, Mali, Strasburgo, Torino