L'Europo assolve l'ossobuco finito l'effetto «mucca pazza»

L'Europo assolve l'ossobuco finito l'effetto «mucca pazza»L'Europo assolve l'ossobuco finito l'effetto «mucca pazza» BRUXELLES L'ossobuco è salvo. Dopo anni di discussioni e tensio¬ ni, il Consiglio dei ministri dell'Unione Europea ha la¬ sciato alla Commissione l'ul¬ tima parola, e ieri Bruxelles ha preso la decisione forma¬ le che sarà effettiva dal prossimo ottobre: l'effetto "mucca pazza' è stato argi¬ nato e non c'è rischio di contaminazione per il mi¬ dollo osseo. Si potrà continuare a gu¬ stare, oltre l'ossobuco, il bollito all'italiana con la testina di vitello o il classi¬ co risotto al midollo, a con¬ dizione però di utilizzare animali giovani e di età non superiore ai dodici mesi. Via libera anche al panino alla milza di bovino tipico di Palermo, considerato un alimento fuori pericolo. Per i bovini adulti invece, Bru¬ xelles impone di eliminare al momento della macella¬ zione cranio, cervello, oc¬ chi, midollo spinale e inte¬ stino tenue. Stesso obbligo per ovini e caprini, anche in questo caso di età superiore a un anno. Niente da fare purtroppo per i "vasteddi" a base di milza di ovicaprini: questa dovrà infatti essere eliminata dagli animali di tutte le età. I divieti europei, che si estendono a tutti gli stati membri, sono più rigorosi per la Gran Bretagna e il Portogallo, dove il rischio di contaminazione degli ani¬ mali resta più elevato. Le decisioni di Bruxelles sono state accolte con favore dal¬ le associazioni di consuma¬ tori di tutta Europa, che .da tempo si battevano per ave¬ re risposte chiare sul desti¬ no di quegli alimenti coin¬ volti noli «affaire» mucca pazza. Pur non avendo mai avu¬ to casi di encefalopatia spongiforme bovina (Bse) entro il proprio territorio, l'Italia ha sostenuto la Com¬ missione nelle decisioni pre¬ se: «Anche se non abbiamo avuto problemi - aveva pre¬ annunciato ai partner euro¬ pei il ministro delle politi¬ che agricole Alfonso Pecora¬ ro Scanio - abbiamo deciso di accogliere la tesi di elimi¬ nare a livello nazionale i sottoprodotti pericolosi per andare incontro alla tutela dei consumatori e per evita¬ re discriminazioni rispetto agli allevamenti italiani». Di fronte ai rischi di oneri aggiuntivi per i produttori e ad aumenti del prezzo delle carni, l'Italia ha chiesto a Bruxelles di «vigilare sui sistemi dei Paesi Uè e di valutare il loro impatto eco¬ nomico per eventuali inter¬ venti correttivi europei». Bruxelles riconosce che un impegno supplementare e modifiche alle strutture dei macelli saranno necessa¬ rie per adeguarsi ai nuovi vincoli. In effetti i sottopro¬ dotti a rischio, una volta tolti, dovranno essere rico¬ perti con una tintura e completamente distrutti: in¬ ceneriti e sotterrati in disca¬ riche autorizzate. Quanto ai Paesi terzi, a partire dal primo aprile 2001 sono tenuti ad ade¬ guarsi ai nuovi divieti sulle carni inviate nell'Unione, e ogni Paese europeo potrà imporre loro di rispettare le misure in vigore nel territo¬ rio. Ir. cri.) Soddisfiazione dei Verdi: a tutela del consumatore rimangono divieti per Inghilterra e Portogallo e limitazioni sull'età degli animali da macello La decisione di Bruxelles ha riabilitato i piatti a base di midollo osseo, dall'ossobuco, alle testine, al classico bollito

Persone citate: Alfonso Pecora, Scanio