I gay cattolici contro il Vaticano

I gay cattolici contro il Vaticano I gay cattolici contro il Vaticano «Basta discriminazioni. Dio ci ha fatto così» fluido Tlberga «Signore, tu ami tutte le tue creature. Nulla disperdi di quanto hai crea¬ to...», Giovanni Felice Mapelli, diret¬ tore dol Centro Teologico dì Milano, cita i salmi, ma non nasconde la sua rabbia per il «no» con cui il Vaticano ha bocciato la partecipazione dì Jac¬ ques Gaillot, il vescovo senza diocesi, a un convegno organizzato nell'ambi¬ to del Gay Pride romano. «Adesso - insisto il teologo lombardo - non ai accontentano più di perseguitare pli omosessuali. Ora vogliono colpire anche coloro che li aiutano: i vescovi che la pensano come Gaillot sono molti. Se ucciono, è soltanto perché hanno paura. Paura di un Papa tut¬ t'altro che aperto su queste questio¬ ni, o di un segretario di Stato come Angelo Sodano, uno che quando sla¬ va in Cile era amico di Pinochet e che vorrebbe riportare l'Italia al bigotti¬ smo fanatico degli Anni Cinquan¬ ta,.,». A quattro giorni dalla parata di sabato, il fronte dei crcdcnli sombra incrinarsi. Il voto a Gaillot, in ambien¬ ti informali dol Valicano, viene spie¬ gato come un semplice «suggerimen¬ to», addirittura come «un alto di carità nei confronti degli omosessua¬ li»; un'iniziativa presa «per rispetto dei gay». Gli organizzatori dol conve¬ gno - spiegano le stesse fonti - «vole¬ vano un vescovo dio parlasse a nome della Chiesa. E siccomo monsignor Gaillot non esprimo il pensiero della Chiesa, gli ò stato suggerito di non parlare..,». Una decisione che appar¬ tiene soltanto al Vaticano, lascia capi¬ re la Coi, che ieri ha cUITuso una nota per spiegare di essere «dal tutto estranea» all'ostracismo contro Gail¬ lot. Nel giorno in cui alcune associa¬ zioni omosessuali hanno finnato una carta per chiedore alla Chiosa di «non ussero discriminate» - mentre anche l'iOsiiorvatoro» scende in campo, in¬ vitando gli omosessuali a una castità •(lifficilc ma non impossibile» e mon¬ signor Fisichella si presenta al Tgl per ribadire che l'omosessualità prati¬ cata «ò un peccato come l'adulterio» - il caso Gaillot fa ancora discutere. SuU'opportunità di lacere, non ha dubbi monsignor Sandro Maggiolini: «Uno riesca a lacero solo se ha qualco¬ sa da dire», commenta duro il vesco¬ vo di Como. 11 fronte ecclesiastico che si schiera con il niet del Vaticano è vasto o trasversale; Gianni Baget BOZZO) Ersilio Tonini, Antonio Ribol- di. Tutti d'accordo a ribadire che «un vescovo non può contraddire la posi¬ ziono della Chiosa» e che «sull'omosou- sualìtà Gaillot è una nota stonata». 11 vescovo francese obbedisco a modo suo. Al convegno su «religione u omoHussualità», dio si concluderà con l'appruvazinno di una «carta contro lo discriminazioni sessuali», Goiliot non intcrviunu dal palco. Ma il suo non è certo quel silenzio che il gli aveva «suggerito» il Vaticano: «E' grazie al Papa se voi siete tutti uui - dico dalla platea, rivolto ai giomulistì -, Lui mi mi chiesto di non parlare in mbblico e io infatti sto parlando con a stampa...». La posiziono del vesco¬ vo «ribello» non o mutata: «Gli omo¬ sessuali soffrono perché sono oggetto dì discriminazione - dico - . Noi dobbiamo aiutarli, ricoaoscoro la lo¬ ro dignità corno farcbburo i genitori che scoprono improvvisamento di avere un figlio gav e gli nttribuiscono comunque una uignità di persona. L'omosessualità esisto anche nella Chiesa, come in qualsiasi altro posto; e i gay non devono essere cittadini di seconda classo, ma considerati come tutti gli altri». Una posiziono appoggiata da mol¬ ti «preti da strado», vicini alla frangia più emarginata dell'omosessualità. «La posizione della gerarchia dà l'im¬ magine di una Chiosa refrattaria al dialogo - dice don Domenico Pozzini, da vent'anni pastore tra ì gay della Lombardia -. La posizione del Vatica¬ no sul Gay Pride non la capisco, ma non ho il dono dello Spirito Santo per entrare in quelle teste...». Don Franco Barbero, un parroco di Pìnerolo, va ancora più in là: «Omosessuali e lesbiche dovrebbero vivere la loro condizione con gioia - dice - ringra¬ ziando Dio che R ha fatti così. I gay oggi stanno compiendo il grande e bonedotto cammino dì Abramo.,.». Sulla stessa lìnea il teologo Mapel¬ li, gay dichiarato: «Sono stato uno stiroctissiroo insognante di religione per dodici anni - racconta •. Poi, stanco di vivere nell'ipocrisia, ho confessato la mia omosessualità al cardinale Martini. Mi hanno licenzia¬ to in tronco, dimenticando che, se Dìo mi ha voluto cosi, avrà avuto le sue ragioni...». Ma il direttore del Centro Teologico milanese non si accontenta, cerca una spiegazione nella politica. Il documento che ha fatto diffondm; ieri mattina è durissi¬ mo. Nel mirino, il segretario di Stato vaticano Angelo Sodano: «Sono ami¬ co di monsignor Kabongo, l'ex segre¬ tario personale di papa Wojtyla - racconta ■, un africano che dice le cose come stanno. E' stato luì a definire la segreteria di Stato come "opera del demonio". Sodano è un uomo di destra: era nunzio apostoli¬ co in Cile ai tempi di Pinochet, è stato luì a definire la repressione fascista come "frutto della propaganda dei comunisti"... Ora miesta posizione assurda sul Gay Priae: vogliono met¬ tere i piedi sullo Stato italiano, Soda¬ no rimpiange quel Cile, e vorrebbe che Roma diventasse come Santia¬ go». Il Centro Teologico di Milano contro Sodano «E' lui l'intollerante: era amico di Pinochet Vuole che l'Italia diventi come quel Cile» Il centro di accoglienza del Gay Pride di Roma. A destra II vescovo francese Jacques Gaillot