Il sorriso della Cucinotta apre il Guy Pride di Aldo Cazzullo

Il sorriso della Cucinotta apre il Guy Pride Il sorriso della Cucinotta apre il Guy Pride Riparte la trattativa: la sfilata sfiorerà il Colosseo? Aldo Cazzullo ROMA Poliziotti perplessi di fronte allo striscione che annuncia l'apertu¬ ra del World Pride «di gay, lesbi- .che, trans e transgender» («e 'ndo sta 'a differenza?»): la ma¬ drina Maria Grazia Cucinotta imbarazzata che sì torce le mani mentre dichiara alla Cnn che anche gli omosessuali sono «hu man beings», esseri umani, e taglia due volte il nastro color arcobaleno (la prima per il Tgl, la seconda per ì fotografil; l'orga¬ nizzatrice Immacolata «Imma» Battaglia che ha ormai una certa consuetudine con gli alti prelati (martedì ha incontrato per caso il cardinal Ruini all'aeroporto di Catania, «eminenza volevo tran¬ quillizzarla», «guardi che io sono già tranquillo») e davanti alle telecamere commenta favorn voi - mente le parole di comprensione del cardinal Tonini; il direttore artistico Vladimir Luxuria che sorride da sotto la sobria parruc¬ ca tipo Re Sole (dì solito ne preferisce una di plastica aran clone) e toga iridata. Il Gay Pride è partito cosi, ieri sera, senza scandali e in diretta tv, nei giardi- ni della Filarmonica, sul a vìa Flaminia. Il chiosco vende salsìcce e pasta e fagioli a ottomila lire, ardono (invano) le candele antì- zanzara, ì ragazzi del servizio d'ordine redarguiscono chi calpe¬ sta il prato, i concertisti provano Brahms: potrebbe essere un festi¬ val di partito o una festa parroc¬ chiale, se non fosse per ì santini della mostra fotografica «Ecce Homo», che riduce jjli apostoli dell'Ultima Cena a chitamsti dei Vìllage People, e per le «magliet¬ te di riconoscimento» con la scrit¬ ta «l'm gay, etera, lesbica, bisex, trans, transgender» e l'avverten¬ za «potete sbarrare più di una casella» (per lo sgomento delle forzfi dell'ordine). Sabato prossi¬ mo sfileranno in 250 mila, e dovrebbero riuscire a lambire il Colosseo: organizzatori e questu¬ ra sono vicini a un compromes¬ so, il corteo finirà al circo Massi¬ mo, dovrà evitare ì Fori imperiali ma potrà passare per via San Gregorio al Celio, da dove sì vedono le arcale deiranfileatro. Stasera, però, sì vede solo una rislietta avanguardia. I primi sono arrivali dal Suda- merica e da New York: crani rasati, pettorali da body-builder acentuati da canottiere aderen¬ ti e pìercing che si suppongono dolorosissimi, anelli alle dita dei piedi. Ma i gay anglosassoni, provocatori ed eccentrici, stase¬ ra sono molti meno dei ragazzi del Sud imbarazzati da scoperte recenti, dei milanesi allegri ospi¬ ti per una settimana della zìa che abita a Roma, dei militanti del circolo «Mario Mieli», che al ta¬ glio del nastro esultano alzando le braccia e agitando le mani con una movenza che, verrebbe da scrivere, ricorda quella dì Totò, ma è invece mollo seria perché inventata dagli omosessuali sor¬ domuti del gruppo «Triangolo silenzioso» e divenuta codice dì riconoscimento e gesto dì riven¬ dicazione. I più ammirati sono ì gorilla della Cucinotta, inseguita dai fo¬ tografi e sfuggita dai gay («il mìo fidanzato - ride Alex, di Bologna - si ingelosisce se mi v^de con lei»). Gonna rilucente fino ai pie¬ di, borsetta, maglietta grigia che lascia scoperte le spalline del reggiseno, la madrina del Gay Pnde abbraccia il suo agente. Angelo Perrone, firma autografi sulla copertina di «Aul», la rivi¬ sta del «Mario Mieli», dice che alle telecamere è abituata, «ma stasera è diverso, sono emoziona¬ ta perché quel che sta succeden¬ do è mollo importante per ì mìei amici. Sa, quasi tulli quelli che mi vogliono bene sono omoses¬ suali. Gente di cinema, gente dì genio: i gay sono dappertutto, anche nei posti dì potere, ma molti non hanno il coraggio dì uscire allo scoperto. Non devono cambiare, devono essere se sles¬ si. E' per loro che sono qui, perché sono convinta che lutti meritino rispetto. Sono credente e felicemente sposata, ma senti¬ vo di dover fare qualcosa». Fran¬ co Grillini contende un cocktail (analcolico) a un travestito con ventaglio e veletta, Domenico Morello, scheletrico negoziatore al tavolo di Rutelli e del questo¬ re, sì rifocilla con un piattino (dì plastica) di prosciutto e fichi, due ragazze abbracciale seguono pre¬ occupale alla tv le immagini del corteo dì Forza Nuova con lo slriscione «i gay al Colosseo, ma con ì leoni dentro», un giornali¬ sta straniero allunga ruliima do¬ manda alla Cucìnotla: «Ma lei non era cattolica?». «Sono sposa¬ la e sono cattolica - è la risposta -, ma anche ì gay vanno u mes¬ sa». Oggi pomeriggio, alla chiesa valdese dì piazza Cavour, ne celebreranno una per loro. Maria Grazia Cucinotta brinda con Wladimir Luxuria e Imma Battaglia alla cerimonia d'apertura del Gay Pride di Roma

Luoghi citati: Bologna, Catania, New York, Roma