Il Papa non modifica il programma della visita di Marco Tosatti

Il Papa non modifica il programma della visita Il Papa non modifica il programma della visita I cappellani ai detenuti: evitate le violenze e abbiate pazienza Marco Tosatti CinA'DEL VATICANO Il Papa sarà a Regina Coeli domenica 9 luglio, per celebra¬ re il Giubileo dei detenuti: gli incidenti di queste ore non mo¬ dificano il programma, ma oltre Tevere si spera che nel frattem¬ po dal mondo politico italiano possa giungere un segnale psoi- tivo per il mondo delle carceri. Il Vaticano ha confermato la volontà del Pontefice di mante¬ nere l'impegno preso, e di recar¬ si nella «storica» prigione roma¬ na, in origine un convento di suore, ma allo stesso tempo è stata chiesat qualche rassicura¬ zione su un rafforzamento delle misure di sicurezza per la matti¬ na di domenica prossima. Nel programma della visita, la prima che Giovanni Paolo II compie a un carcere della capi¬ tale, se si esclude quella del dicembre 1983 a Rebbia, per recare personalmente il suo per¬ dono ad Ali Agca, più di trecen- lo detenuti assisteranno da una losizione «riawicinata» alla ce- ebrazione della messa presie¬ duta dal Papa. Il Pontefice sarà accolto da un folto gruppo di autorità civili, guidate dal mini¬ stro della Giustizia Piero Fassi¬ no e dal direttore del Diparti¬ mento dell'Amministrazione pe - nitenziaria, Giancarlo Caselli. E proprio per questo motivo si teme l'appuntamento possa es¬ sere sfruttato per dare vita a un'altra mauifestazione di pro¬ testa. In questo clima potrebbe non avvenire la vìsita ad alcune celle che il Pontefice compireb¬ be accompagnato dal direttore del carcere e da monsignor Giorgio Coniato, capo dell'ispet¬ torato dei cappellani carcerari italiani. Ma l'ondata di proteste ri¬ schia di rendere tutto più diffìci¬ le. E per questo motivo mons. Caniato ha rivolto un appello ai detenuti: «Cari fratelli prigionie¬ ri, evitate le violenze, abbiate pazienza, altrimenti rovinerete tutto, compresa la festa del Papa in carcere». Il sacerdote sì augura che gli incidenti avvenu¬ ti a Regina Coeli «si rivelino come l'ultimo caso di una prole¬ sta che deve cessare subito, per non pregiudicare qualche buo¬ na notizia». Che potrebbe esse¬ re un provvedimento di clemen¬ za di qualche genere. «Da parte nostra non si può che richiama¬ re tutti alla calma, in primo luogo i detenuti. - dice mons. Caniato - Allo stesso tempo ci deve essere però un qualche cosa da parte del Parlamento e del governo per alleviare le sofferenze dei carcerati, che indubbiamente sono provati an¬ che dalle contingenti situazioni di sovraffollamento delle celle». L'appello alla serenità e alla pazienza è esteso a tutto il paese, e mons. Caniato ha reso noto che tutti ì cappellani delle carceri italiano sono impegnati «in questi giorni dì speranzosa attesa» nel richiamare i detenu¬ ti «alla calma, ad avere pazien¬ za ancora un pò, a non oltrepas¬ sare i limiti». «Questa pazienza è fondamentale soprattutto ora - ha aggiunto -, altrimenti ì carcerati rischiano, non solo di non avere niente, ma addirittu¬ ra dì vedere la loro condizione ulteriormente aggravala, appe¬ santita». «Ma il Parlamento e il governo devono intervenire per alleviare le sofferenze dei detenuti» Il Papa, nonostante la rivolta a Regina Coeli, ha confermato la visita ai detenuti domenica prossima

Persone citate: Ali Agca, Caniato, Giancarlo Caselli, Giorgio Coniato, Giovanni Paolo Ii, Piero Fassi