Alla scoperta di un documentario inedito

Alla scoperta di un documentario inedito Alla scoperta di un documentario inedito ITALIA '61 è stato sicuramente uno dei grandi eventi vissuti dalla città di Torino, in grado di modìilcare addirit�tura l'aspetto urbanistico (nasce in quel�l'occasione il quartiere cos�denominato ancora oggi, esempio di architettura effi�mera che, dopo 1 evento, ha avuto seri problemi di riutilizzo). All'epoca, la Rai commissionò a Roberto Rossellini (il più grande regista italiano di tutti i tempi) un documentario che fu realizzato in una durata standard intorno ai 45 minuti. Si intitolava «Torino nei cent'anni», e in tale formato sembrerebbe essere stato tra�smesso dalla televisione una sola volta, diventando cos�uno dei pochi oggetti misteriosi della filmografìa rossellinianà. Al film hanno collaborato a vario titolo due nomi illustri del giornalismo e della cultura torinese, Vittorio Gorresio e Carlo Casalegno, e anche questo elemento ren�de la riscoperta del film un momento importante per riscoprire il recente passa�to culturale torinese, soprattutto in un periodo come questo in cui il cinema si occupa nuovamente della nostra città e l'ambientazione torinese è diventata una costante per il nuovo cinema italiano. Il progetto di restaurare il film è di Carlo Lizzani, che coordina il comitato scientifi�co del Museo del Cinema e che ha iniziato la sua gloriosa carriera cinematografica proprio con Rossellini (era sul set del capolavoro «Germania anno zen»); il restauro parte da una copia positiva nuova di zecca. Questa operazione inau�gura la collaborazione tra il Museo del Cinema e Rai Cinema, la nuova società presieduta da Giuliano Montaldo che si occupa di produzione e distribuzione di nuovi film e della valorizzazione dell'ar�chivio Rai. Sarà un bel tuffo indietro nel tempo, visto che il film ricostruisce il ruolo di Torino nella storia italiana sul piano della politica ma anche della cultu�ra e della società: e lo spettatore più attento riuscirà a cogliere lo spunto del tempo. Il 1961 è infatti un anno chiave per la storia sociale italiana, visto che il processo di industriahzzazione e di urba�nizzazione dell'Italia era in quel momen�to in una fase decisiva: «Torino nei cent'anni» è decisamente imbevuto delle attese di cambiamento e di modernizza�zione che contrassegnavano questa fase importante della vita italiana. E Torino, con questa nuova operazione, si confer�ma la città più attenta alla preservazione del patrimonio rosselliniano: non bisogna dimenticare che, dopo la monumentale biografia di Rossellini scritta da Gianni Rondolino per la Utet, è stato sempre in città che sono stati trovati due cortome�traggi girati negli Anni Trenta dallo stesso Rossellini, poi dati per persi ma salvati dall'attività di un'a tra cineteca, quella dell'Archivio Nazionale cinemato�grafico della Resistenza. Quasi un culto insomma; il che non fa che accrescere il rimpianto per quel settimo episodio di «Paisà», progettato ma non realizzato, che avrebbe dovuto essere girato in Val di Susa. Stefano Della Casa I L Piccolo Regio ospita la sera di marted�4 luglio la proie�zione di «Torino nei Cent'an�ni», film inedito di Roberto Rossellini. Appuntamento alle 21 nella sala di piazza Castello 215. Intervengono il presidente del Museo Nazionale del Cine�ma Mario Ricciardi, il direttore de «La Stampa» Marcello Sorgi, il presidente di Rai Cinema Giuliano Montaldo, il coordina�tore scientifico del Museo Na�zionale del Cinema Carlo Lizza�ni e lo storico del cinema Gianni Rondolino. Organizzano la sera�ta il Museo Nazionale del Cine�ma, La Stampa, il Teatro Regio, Rai Cinema e 0 Ministero dei Beni Culturali Dipartimento dello Spettacolo con il contribu�to de L'Oreal Paris. L'ingresso è a inviti: duecento biglietti ven�gono distribuiti ai lettori de «La Stampa» la mattina di luned�3 luglio a partire dalle ore 10. Informazioni: 011/812.28.14. Datalo 1961, «Torino nei Cen�t'anni» è un film documentario girato da Roberto Rossellini per ù centenario dell'unità d'Italia. Alla realizzazione del lavoro hanno collaborato due giornali�sti de «La Stampa»: Vittorio Gorresio per i testi e Carlo Casalegno per la consulenza storica. Al Piccolo Regio viene proiettata la copia restaurata da Rai e Museo Nazionale del Cinema. (d.ca.l