L'insostenibile magia del Palio

L'insostenibile magia del Palio JOSPIN. BLAIR, «FERGIE LA ROSSA» E STING TRA LE PERSONALITÀ CHE ASSISTERANNO ALLO SPETTACOLO DAI BALCONI SU PIAZZA DEL CAMPO L'insostenibile magia del Palio Scommesse e trepidazione, comeognianno, alla vigilia della corsa di Siena, dove la festa si prepara tutto l'anno e si consuma in pochi minuti Vincenzo Tessandorl invialo a SIENA Forse è più semplice dire che cosa «non» sia il Palio. Per esempio, non è una onesta corsa di cavalli. Perché fino a un attimo prima della «mossa», della partenza, è possibile ogni accordo, slealtà, perfìdia, pugnalata alla schiena. «Nel Palio, dice il proverbio, ci sta sempre tutto». Anche il tradimen�to. Scandaloso? Né più né meno di quanto lo sia la vita. I personag�gi di questa commedia molto italiana, i fantini, hanno il volto dell'eroe o quello del reprobo: dipende da come interpretano la corsa. Nomi celebri o sconosciu�ti: Massimino, il Fesse, Cianchino. Aceto che è considerato il più bravo di tutti. Loro sono capaci di stringere all'ultimo istante un patto col nemico peggiore, anche col diavolo, e non soltanto per vincere o perdere, ma per denaro. Assoldato a suon di milioni, se arriva primo riceve un premio cospicuo ogni volta raccolto fra i contradaioU per quel loro sogno infinito. Dunque, conteso a colpi di «lire pesanti», corteggiato e blandito, una volta ingaggiato, il fantino viene accolto in contrada e non significa niente se in passa�to ha combinato qualche tiro mancino. Su di lui, grandi speran�ze, ma scarsa fiducia. Così, nei giorni della vigilia, dorme in casa del capitano: non per una forma di cortesia, ma per impedire con�tatti con possibili corruttori. D'accordo, arrivare primi si�gnifica il trionfo, ma ultimi non sempre è la vergogna perché quando sei in fondo al gruppo nessuno ti segue più. Eppoi, gli alibi per un msuccesso sono infi�niti: la sorte contraria che ti ha costretto a una partenza infelice, o una sbandata improvvisa alla curva del Casato o a quella di San Martino. Oppure ti ha affibbiato una «brenna», un maledetto ron�zino. E una volta assegnato, 96 ore prima della carriera, con il rito della «tratta», il cavallo non sarà più cambiato. Coccolato, amato, servito. Nella stalla in contrada dove aspetta il momen�to di scendere in piazza per le prove eppoi per quello «della verità» non viene mai lasciato solo, neppure la notte perché non si sa mai che a qualcuno, di contrada nemica venga in mente un tiracelo. Certo, importante è vincere, ma essenziale è far perde�re la contrada nemica, e qui ognuno ha almeno un «nemico» che conta assai di più dell'alleato. Stravagente? Forse. Ma sentite che cosa pensa Indro Montanelli, uno che non si sorprende davanti a nulla: «Non ho mai 'risto in nessun'altra città tante energie esclusivamente impiegate nel pa�ralizzare quelle altrui, in omag�gio all'assurda convinzione che la disfatta altrui sia la vittoria propria». Dunque, che cosa «non» è il Palio? «Non è una rievocazione, non lo è mai stato», precisa Piero Magi nel suo «Il Palio dentro e fuori». Perl'antropologo Alessan�dro Palassi, contradaiolo del�l'Istrice, autore di «Per forza e per amore» e, con Alan Dundes, di «La terra in piazza», «non è una nonnaie corsa di cavalli». E, allo�ra, che cos'è? Sembra impossibile definire con una formula la car�riera più forsennata del mondo, e molti contradaioli rinunciano al�le spiegazioni, convinti dell'inuti�lità. Ma davanti a un bicchiere di Brunello, con pazienza. Palassi spiega che «e la festa di una città ma anche il rito di una civiltà che due volte l'anno mette in scena il ricordo dei secoli d'oro e lo spetta�colo della sua concezione del mondo». E' anche altro, natural�mente. L'avvocato Raffaello Mo�ri Pometti. per anni Priore e Capitano della Pantera, precisa che «è una ricorrente verifica cittadina di passioni, prestigio e abilità (scaltrezza), nella riaffermazione storica della fierezza, sempre attuale, di civiltà e demo�crazia concretamente e simboli�camente vissute». Per altri è «una sconunessa a fondo perduto». In�somma, è una liturgia presa con assoluta serietà non una cosa per turisti, anche se a ogni edizione si accalcano insieme con le migliaia di senesi nella piazza del Campo, da dove seguire la corsa non costa niente, e nei palchi, sui balconi e alle finestre, in (mi il prezzo varia fra le 250 e le 385 mila lire. Nomi illustri, si affaccia�no a quelle finestre: politici della prima e della seconda repubblica, eppoi gli stranieri. Lìunel Jospin e Tony Blair fra gli ultimi. E, come sempre, anche stavolta pa�re che non mancheranno Sanili Ferguson, «Feigie la rossa», e il cantante Sting, che è di casa. Quanta gente vive questa car�riera forsennata che dura si e no un minuto e mezzo, durante il quale il mondo sembra fennarsi attorno alla grande conchiglia e le contrade bruciano le speranze di un anno intero? Ouaranta, forse 50 mila persone a trepidare, incitare, insultare, minacciare. Le contrade sono 17, piccole «po�lis» autonome che costituiscono il tessuto forte della citta. Solo dieci, ogni volta, hanno il privile�gio di scendere in piazza per contendersi il drappo simbolo del�la vittoria. Quest'anno si corre tre volte. Domani (o domenica) si corre per la Madonna di Provenzano, il 16 agosto per l'Assunta e, il 9 settembre, edizione straordi�naria per il Giubileo. La rivincita, a ogni buon conto, avverrà soltan�to 1 anno dopo: luglio con luglio e agosto con agosto. Se poi è vero che il Palio ò un rito privatissimo di questa città unica, altrettanto lo è che rappresenta un grande business. Sulla pista in tufo, nella piazza forse più suggestiva del mondo, scendono Bruco, Civetta, Giraflà, Istrice, Oca. Onda, Pante�ra, Tartuca, Tom; e Valdimontone, dunque, sono assenti Aquila, Chiocciola, Drago, Leocomo, Lu�pa, Nicchio e Selva. E fuori, ma per sempre perche morte chissà quando. Gallo, Leone, Orso, Quer�cia, Spadaforto e Vipera: ma poi�ché la forza della tradizione è il ricordo, i loro cavalieri, il volto nascosto dalla celata, chiudono il corteo storico. Un attimo dopo, la «mossa», i cavalli sono dietro al canapo, non c'è più tempo iter sperare o maledire... Un immagine del Palio di Siena Sotto. Sarah Ferguson che quest'anno assisterà alla gara

Luoghi citati: Aquila, Brunello, Siena