L'Europa manda tre saggi per «controllare» l'Austria di Tito Sansa

L'Europa manda tre saggi per «controllare» l'Austria L'Europa manda tre saggi per «controllare» l'Austria Tito Sansa mm L'Austria sarà soliuposta a vigilan�za speciale. Ut ha comunicalo ieri il l'i'csidento dell'Unirne Kuropoa, il portoghese Antonio Gutorros. il cui mandato seraestrola lennina stase�ra, in pieiio accordp con gli altri tredici Paesi nicniljn; Sara una com�missione di tre isaggi», uomini inte�gerrimi e indipenoenti, a sorveglia�re il comportamento del governo di Vienne e ii riferire all'Unione La quale Unione, sulla base della rela�ziono dei saggi valuterà si; sia il caso di mantenere te sanzioni inflitte il :�i gennaio all'Austria contro la par�tecipazione del panilo della libertà di Jòcrg Haider IFpoo) al govèrno L'incarico d�designare la com�inissione di vigilanza dei tre saggi e staio affidato allo svizzero Luzius Wildhuhel, presidente della Corte Europea dei diritti umani di cui si è parlalo recentemente quando Intervunno contro la [iena di morte dopo il trasferiinenio del curdo Ocalan in Turchia II professore svizzero ha precisalo che i «controllori)) dell'Auslrìa non saranno giudici della sua corte dei diritti umani, che li sceglie�rà e ii nominerà quanto prima e chiederà loro di redigere al più presto 11 rapporto, Nel comunicato del presidente Antonio Guterres è precisato che su richiesta unanime dei quattordi�ci membri dell'Unione che hanno deciso lesair/ioni bilaterali con Vien�na la commissione di sorveglianza dovrà controllare si' le aitivilà del governo austriaco «corrispondono ai valori europei, in particolare i diritti delle minoranze, dei profughi e degli iminigrati». 1 tre saggi (lovrunno inoltro osservare «lo sviluppodella natura politica dello Fpoe». «Non sono d accordo» ha detto il cancelliere popolare Wolfgang Schiu,'sw;), (lurante una conferenza stampa improvvisata. K ha aggiunto «sono deluso, ma tuttavia disposto a cooperare», Alla domanda di un giornalista se, dopo la decisione d�sorvegliare l'Austria per vedere si; siii |)o.ssihile aprire uno spiraglio verso l'abolizione delle sanzioni, il governo austriaco rinuncerà al�l'idea di un referendum contro le sanzioni a favore dell'Europa, il ca])o del governo ha risposto in modo vago «I! programma d'azione rimane immutalo con tutti i suoi elementi». Non aveva finito d�parlare, con toni moderati die la vice cancelliera Susanne Iliess Passer, per anni bracdeMMdi Haider,* ha.delio.in un'inten/isia all'ageima austriaca APA che la proposta ilei Uuaiiordici e «jusiili ialine» e che* il governo di Vienna «non coopererà con la com�inissione dei irei/ Lo t'ara «soltanto se essa presenterà un programma concreto nei tempi». Ha ammesso tuttavia di non aver ancora parlalo con il Cancelliere e che se al momento ci sono discrepanze in seno al governo esse verranno certamente appianale in sede di coalizione marted�quattro luglio. In soccorso alla numero due del governo e venuto da Klagentunh l'ex capo del Partito della Libertà e oggi «semplice iscritto» Jòerg Hai�der con una delle sue solite bordate. «Non siamo il Ruanda, dove domina una dittatura militare e la gente viene macelUia ha dello il liberta�rio carinzianp -. Sarebte meglio se l'Unione liuropea si occupasse piut�tosto del rapporto del Consiglio Eu�ropeo sulle violazioni e il razzismo in diversi Paesi dell'Europa. Uopo aver aggiunto che «la pro|)osta di chiedere agli austriaci con un referendum la fine delle sanzioni prima delle ferie eslive del parla mento, l'immaginifico Haider ha usato una sorta di parabola biblica per l'Austria vitiiina. «Neanche Ge�sù ha detto ha potuto impedire l.i propria crocifissione con una visita di tre saggi».

Persone citate: Antonio Guterres, Antonio Gutorros, Haider, Ocalan, Susanne Iliess Passer, Vienne