Per l' indulto il pressing della Chiesa di Francesco Grignetti

Per l' indulto il pressing della Chiesa Per l' indulto il pressing della Chiesa Berlusconi incontra Fassino e riapre il dialogo Francesco Grignetti ROMA Non è detta l'ultima parola sull'indulto. Il giorno dopo la chiusura del Polo, il ministro della Giustìzia Piero Fassino incontra a quattr'occhi il lea�der dell'opposizione Silvio Berlusconi. Da parte di en�trambi c'è lo sforzo di non rompere il dialogo. L'incontro avviene al mattino, alla Came�ra, nello studio del capogrup�po forzitalista Beppe Pisanu. Fase inierloculoria, spiegano. Significa che non è finita qui. Tanto più che dal Vaticano si moltiplicano gli appelli. «Per chi sta in galera, e conta i giorni, anche sei mesi in meno sono un grande regalo», dice monsignor Giorgio Caniato, capo degli ispettorati dei Cap�pellani italiani. «La Chiesa chiede un gesto d�clemenza da parte degli Stati. Speriamo che anche l'Italia rientri in questo spirito giubilare», ag�giunge monsignor Crescenzio Sepe, segretario del Comitato vaticano per il Grande Giubi�leo. E il cardinal Roger Etchegaray, presidente del Comita�to, sostiene al Gr Rai: «L'uo�mo, anche quando è dietro le sbarre, deve essere rispettato nella sua dignità e deve poter ricominciare a un certo pun�to». La lettera del Papa, com�posta di circa 12 pagine, verrà divulgata oggi in diverse lin�gue. Si sa cbe il Pontefice si rivolgerà ai capi d�Stato del mondo chiedendo un atto di clemenza e anche di abbando�nare la pena eli morte. Giovan�ni Paolo II chiederà «una ridu�zione anche se modesta, dei tempi della pena, che sarebbe per i detenuti un segno chiaro di sensibilità per la loro condi�zione». L'incontro di ieri lo posso�no raccontare solo i diretti protagonisti. Spiega Piero Fas�sino: «Ho illustrato il pacchet�to d�interventi strutturali predisposti dal Governo per affrontare l'emergenza carce�ri e garantire la sicurezza dei cittadini. Un eventuale alto di clemenza non sarebbe isolalo e fine a se slesso, ma s�collocherebbe in ogni caso entro una strategia volta a rimuovere le ragioni di attua�le difficile situazione carcera�ria». «Naturalmente prosegue il Guardasigilli ho manifesta�to la disponibilità del governo a recepire ulteriori proposte che venissero dall'opposizio�ne. Ancora una volta ho sotto�lineato che un eventuale aito di clemenza del Parlamento, per la sua straordinarietà e delicatezza, non possa che discendere da una comune e solidale assunzione di respon�sabilità tra le forze politiche. E ho auspicato che ciò possa avvenire». Silvio Berlusconi conferma la contrarietà al solo indulto, non cita l'amnistia, che resta sullo sfondo, e lascia aperta la porta al confronto: «Con Fassi�no dice è stato un incontro serio. Quella della chiusura era solo un'impressione dei giornali, perchè leggendo be�ne la nostra posizione era già precìsa. Diciamo chiaro che l'indulto è inutile e anche dannoso, perchè si celebrereb�bero tanti processi al termino dei quali la pena sarebbe con�donala e si aggraverebbe cos�la situazione della giustizia». «Siccome l'indulto non ri�solve i problemi che incombo�no prosegue il Cavaliere abbiamo sollecitato al gover�no la presentazione di nuove proposte nelle sedi competen�ti». Avete presentato anche delle vostre proposte? «Noi siamo l'opposizione. Attendia�mo le proposte del governo e le valuteremo. Non posso ag�giungere di più. Dico solo che l'indulto non basta, che servo�no norme per garantire la sicurezza dei cittadini, che la situazione nelle carceri è gra�ve per l'insipienza del gover�no e della maggioranza». A favore di un indulto, e nettamente contro l'amnistia, si schiera un cartello d�asso�ciazioni ira cui le Adi, l'Agesci, l'Arci, la Legambiente, Cittadinanza Attiva-Movimento federativo democrati�co. Rifondazione comunista e i Verdi, invece, rilanciano la doppia proposta di amnistìa e indulto. Luigi Saraceni, Verdi, è furibondo contro il ministro dell'Interno: «Da quando Bianco ha fatto la sua compar�sa nella compagine d�Gover�no, la maggioranza è stata costretta a tamponare i guasti delle irrefrenabili esternazio�ni del ministro, caratterizzate da superficialità, incompeten�za, propagandistica gestione della propria immagine». Gli fa eco Giovanni Russo Spena, Rifondazione: «Il ministro Bianco alimenta le manovre elettoralistiche del Polo». Contrarissimo resta Anto�nio Di Pietro; «Su indulto e amnistia, governo e maggio�ranza sono riusciti a fare una bella frittala. Ma vi pare possi�bile che si possa tirare fuori un argomento cosi incande�scente per le carceri quando neppure i ministri Bianco e Fassino sono d'accordo fra di ìoro? La maggioranza si è cacciata in una situazione ridi�cola ed insostenibile». Oggi il Papa chiederà nella sua lettera ai carcerati un gesto di clemenza da parte degli Stati: una riduzione dei tempi di detenzione o l'abolizione della condanna a morte

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