A sorpresa scende la spesa previdenziale di Roberto Giovannini

A sorpresa scende la spesa previdenziale A sorpresa scende la spesa previdenziale Nel 2004 il peso delle pensioni al 13,5 per cento del Pil Roberto Giovannini ROMA Si allenta l'emergenza pensioni. Secondo i dati ufficiali, l'effetto combinato della crescita del pro�dotto interno lordo attesa nei prossimi anni e della stretta eserci�tata dal 1992 sulle regole del sistema previdenziale produrrà, di qui al 2004, una riduzione della spesa pubblica per previdenza e assistenza. Sarà una «planata» mollo lenta e graduale, ma non per questo meno significativa: rispetto al 14,^ del Pil previsto per l'anno in corso, la spesa pen�sionistica scenderà di anno in anno di qualche decimale di punto fino a giungere ali 3,51 ì�del Pil nel 2004. Sono queste le attesissune e per certi versi impreviste conclu�sioni raggiunte dopo molti mesi dal Nucleo d�valutazione della spesa previdenziale costituito presso il ministero del Lavoro. Il Nucleo, istituito dalla riforma Dini nel 1995, è presieduto da Vin�cenzo Tomasone, ed è composto da esperti del ministero del Lavo�ro, del Tesoro, della presidenza del consiglio e della ragioneria generale dello Stalo. Le conclusio�ni verranno rese note ufficialmen�te soltanto mercoled�prossimo, ma in parte sono contenute (si tratta di tre paginette d�testo e grafici) anche ali interno del Docu�mento di programmazione econo�mica e finanziaria che verrà appro�vato stamattina dal consiglio dei ministri. Non sono certamente questi i dati preoccupanti (o peggio) che molti osservatori italiani e inter�nazionali si attendevano. Al con�trario, a questo punto è possibile che l'appuntamento della verifica della rifonna Dini previsto per il 2001 (che ruoterà proprio intorno ai dati elaborati dal Nucleo), veda allontanarsi lo scenario di un muro contro muro tra governo e sindacali confederali sulle mace�rie della rifonna del '95. All'intemo di una più generale analisi degli andamenti nei prossi�mi 50 anni, perciò, nel periodo 2000-2004 la quota d�spesa per pensioni e assistenza scenderà dal 14,1 al 13^ del Pil. Il «merito» d�questa graduale planala della spe�sa va attribuita in primo luogo al netto miglioramento della con�giuntura previsto nei prossimi anni: l'attesa fase d�sostenuta espansione del Pil dopo una lunga stagione di sostanziale sta�gnazione, anche per effetto delle massicce manovre d�finanza pub�blica alleggerirà dunque il peso delle pensioni in rapporto al reddi�to nazionale. Un effetto che in apparenza è cosmetico (in cifra assoluta la spesa previdenziale aumenterai ma che di fallo contri�buirà a rendere più sostenibile per il complesso dell'economia il siste�ma previdenziale cos�com'è oggi, rafforzando l'effeito delle misure di freno alla spesa pensionistica messo in atto dal 1992 in poi. Secondo gli esperti del Nucleo sono sopralluilo quattro le misu�re che riusciranno a «mordere» in modo più efficace i conti previden�ziali: la cancellazione dell'indiciz�zazione delle pensioni rispello ai salari, la stretta sull'età pensiona�bile e sulle pensioni di anzianità, l'unificazione delle regole tra lavo�ratori pubblici e privali, il giro di vile sulle pensioni di invalidità Inps. Pressoché irrilevante, come prevedibile, l'effetto del passaggio al sistema di calcolo contributivo deciso dalla «Dini», che invece dispiegherà i suoi rilevanti effetti nei decenni a venire. In ogni caso, avvertono gli esperti del Nucleo, sarebbe un grave errore considerare risolto una volta per sempre il problema previdenziale. L'effetto di invec�chiamento della popolazione, il modesto afflusso di lavoratori «nuovi» rispetto al massiccio eso�do verso il pensionamento di tanti italiani peserà in modo rilevante sui conti pensionistici. Il Nucleo ha scello di utilizzare nel modello di previene gli scenari demografi�ci più prudenziali. Questi scenari, elaborali ufficialmente dall'lstal, che li ha «girali» anche all'Ocse e all'Unione Europea, ipotizzano una moderala crescila della pro�duttività, un sostenuto invecchia�mento della popolazione e mode�sti flussi di immigrazione. Le previsioni elaborate dal Nucleo di valutazione alla base della verifica con i sindacati in programma Tanno prossimo A sinistra, Giuliano Amato a Vincenzo Visco. Sotto, Ottaviano Del Turco

Persone citate: Dini, Docu, Giuliano Amato, Ottaviano Del Turco, Tomasone, Vincenzo Visco

Luoghi citati: Roma