Riforme, Berlusconi mette d'accordo il Polo di Amedeo La Mattina

Riforme, Berlusconi mette d'accordo il Polo Riforme, Berlusconi mette d'accordo il Polo Due ipotesi in campo: vinta la resistenza della Lega Amedeo La Mattina «Caro Umberto, dobbiamo vedere il fondo di questa trattativa sulla logge elettorale. Proporromo un forte premio di maggioranza e la palla ritomurà sulla loro metà campo. Se il centrosinistra ci ri�sponderà di no, allora i giochi saranno chiusi». Grosso modo Ber�lusconi ha fatto questo ragionamomo a Bossi, sbloccando l'impas�se cho si ora creato all'iniomo della "Casa delle libortà" sul pre�mio di maggioranza. Ma il segreta�rio della Lega rimane fortcmonlfi scettico sulla possibilità di portare in porto una riforma olottorale. Tuttavia, il capo dol Carroccio ha detto chiaro o tondo ai suoi cho non intende rompere il clima idilnon intende rompere il clima idil�liaco instaurato da Berlusconi con il presidente Ciampi. Le sue riser�ve le ha espresse alla riunione dei gruppi di Camera e Senato in C[iiesli termini: «Vedrete, con la litigiosità che c'è, dubito che si faccia uualcosa. E se poi la maggio�ranza dovesse accettare le propo�sto del Polo, allora noi non potre�mo sfilarci. Anche perche, quando toccherà a noi governare, ci sarà bisogno di una vasta baso parla�mentare. Guardate cosa sta acca�dendo in questa legislatura...... Intanto, Maroni continua a di�ro cho si andrà a votare con il "Maltarellum* e il capogruppo del Sonalo, Roberto Castelli, sottoli�nea che la priorità doi leghisti è quella di «mandare a casa il gover�nn Amalo». «Aspettiamo di conono Amalo». «Aspelliamo di cono�scere gli emendamenti del Polo aggiungo Castelli anche perchè spero che sulla riforma elettorale, nspetlo all'amnistia, ci sia una maggioro unità di intenti nel cen�trodestra: sarebbe strano se forze che intendono presentarsi alleale allo elezioni, poi fossero divise sulla legge eleltoralo. Comunque, sia chiaro che non ci stracceremo cerio le vesti se non ci facesse lo riforma». In attesa che Fini rientri dal mare. Ieri si sono incontrati Berlu�sconi e Casini por discutere soprat�tutto di amnistia e indulto. Oggi Cavaliere farà il punto con La loggia, Pisanu e Scajola sugli emendamenti che saranno presen�tali la prossima settimana. La Loggia ha preparato due ipotesi di Loggia ha preparato due ipotesi di premio di maggioranza: GOt dei seggi se la coalizione vincente raggiunge il 450Zodei voti; oppure il 55% se ottiene il 40% dei consensi. A Palazzo Madama, intanto, si è conclusa la discussione generale sulla proposta del centrosinistra. E' intervenuto il ministro Maccanico il quale è rimasto mollo abbottonato sulla richiesta di in�trodurre il premio di maggioran�za. «E' un'ipotesi da valutare. Bisogna vedere ha spiegalo Maccanico quali sono i termini della proposta: in che circostanze far scattare il premio, in quali misuro applicarlo. Comunque, resta fer�mo il tosto della maggioranza. Gli obiettivi della rifonna (stabilità, bipolarismo e scelta preventiva della coalizione di governo! ha della coalizione di governo) ha osservato Maccanico siamo co�stretti a raggiungerli senza abban�donare il sistema misto, perchè tutti tentativi di uscirne sono falli�ti». Di segno opposto le affermazio�ni del presidente della Commissio�ne Altari Costituzionali. L'espo�nente dei Ds Massimo Villone ha infatti ribadito per l'ennesima vol�ta che il premio di maggioranza non è applicabile alla proposta presentata dal centrosinistra: «Tecnicamente, invece, sarebbe possibile inlrodurre il premio sul�la proposta Urbani-Tremonti, che si avvicina molto al modello tede�sco». Villone ha auspicato che si possa avere un confronto «sistema�tico e non una battaglia navale sugli emnndan; sugli emendamenti». Un rischio vero, viste le intenzioni con cui il centrodestra si presenterà al con�fronto la prossima settimana. E' Urbani che preannuncia un clima da "battaglia navale": «Il testo che la maggioranza ha messo a punto è inaccettabile, perchè aumenta l'instabilità. Tanto vale allora te�nerci il "Maltarellum". Perciò sarà possibile un accordo solo se saran�no accolti i nostri emendamenti. Tra l'altro, a noi non conviene continuare a parlare a lungo con loro, pèrche cosi perdiamo voti». A queste parole gelide fanno riscon�tro quelle del segretario del Pdci Diliberlo: «Il Polo non mi sembra entusiasta di collaborare con noi. Penso che la maggioranza dovrà fare da sola la legge elettorale». Le possibilità per arrivare ai 55 o 60 per cento Bossi ai suoi «Non possiamo sfilarci, quando saremo al governo ci servirà una maggioranza ampia»

Luoghi citati: La Loggia, La Loggia