Aprile d'oro per il lavoro L'lstat: trionfa l'«atipico» di Bruno Gianotti

Aprile d'oro per il lavoro L'lstat: trionfa l'«atipico» Rispetto a gennaio 133 mila nuovi contratti. Il ministro del Tesoro: in 10 anni la piena occupazione Aprile d'oro per il lavoro L'lstat: trionfa l'«atipico» Bruno Gianotti R0MA~ Aprile scongela l'occupazione, ma rallenta la produzione indu�striale. A Bruxelles, l'istilulo eu�ropeo di statistica registra un'im�pennata della prima voce tra gli 11 Paesi dell'Euro, che cresce dello CVK) in un mese e del 6,5 in un anno, mentre l'Italia scende dello O^1*) rispetto a marzo, pur restando al secondo posto, dietro la Danimarca, per la crescita annuale (+8,3%). Ma a far notizia è la crescila dei posti di lavoro, che il governo è deciso a sostenere con nuovi interventi già delineati nel docu�mento di programmazione econo�mica e fìnanziaria: il «boom» del terziario, con tanti nuovi impie�gati nel commercio e nei servizi, insieme con un'insperata ripresa del Centro-Sud, fanno segnare 133 mila nuovi contralti. E' un dato trimestrale, calcolalo dall'Istat rispetto a gennaio e signifi�ca un incremento degli occupali dello Ce1)*., un bel balzo, che porta il numero totale a 20 milio�ni 930 mila, 1' 1 .S1)*) più dell'aprile '99. A tirare la volata del lavoro, il terziario con un incremento dell'IP e le costruzioni (O^), il Mezzogiorno (-1^) e il Centro (-i-O.S'*)). Si tratta, in gran parte, di posti di lavoro atipici, spesso frutto dell'emersione dal «nero», che hanno però inciso decisamen�te sul mercato del lavoro: l'occu�pazione dipendente a termine e quella a tempo parziale hanno crealo ad aprile 202.000 posti in più rispetto allo stesso periodo '99 l + g^ e -f8,5,X. rispello al gennaio scorso). Molto più conte�nuto l'incremento deidìpendenli a tempo pieno: appena 50 mila persone, che rappresentano una percentuale dello O^"*.. In realtà, i contratti a termine hanno supe�rato il l O'Ki dei rapporti di lavoro: dal 9,8,K) dell'aprile '99 sono passali al 10, llt, coinvolgendo moltissimi giovani e interessan�do particolarmente il Nord-Est e il terziario. Mentre il part-time è salilo dM'8,2% di aprile '99 al 9,216, con i maggiori aumenti al Sud e ancora al Nord-Est: un tipo di contratto applicato in partico�lare a donne, lavoratori oltre i 35 anni, salariali agricoli, addotti a commercio e pubblici esercizi. Logica conseguenza, un netto calo dei disoccupali: in aprile erano ufficialmente 2 milioni 545, una cifra che significa il 3,6tHi meno che a gennaio e il e,?"!*) di differenza in un anno. Cifre che riportano al 1994 e indicano una cospicua discesa della disoccupazione femminile Il governo è deciso a insistere, a promuovere occupazione ed emersione dal «nero» con altri provvedimenti. Il Dpef delinea già le strategie: innanzitutto il prolungamento del «bonus» fisca�le che premia con un credito d'imposta le improse che assumo�no che avrebbe già creato 114 mila posti di lavoro al Sud, poi incentivi per far emergere il lavoro nero e sopraitutto sempli�ficazioni fiscali (con l'eventuale affiancamento di un consulente) e riduzioni per i giovani che avviano un'attività. L'obiettivo indicalo è chiaro: entro la fine del 2001 si punta a ridurre il tasso di disoccupazione sotto il 10V per la prima volta dopo 15 anni questo indicatore tornereb�be ad essere ad una sola cifra per scendere sotto IB'Ki nel 2004. Da Bruxelles, Ignazio Visco capoeconomista dell'Ocse, am�monisce però l'Italia a non eccedere nella prolezione dei lavora�tori: «Il problema è l'eccesson e ricorda che ha un bassissimo tasso, forse il più basso che al mondo, di occupati oltre i 55 anni; «Un quarto degli italiani sopra i 55 anni non lavora. E potrebbe farlo. Ciò dipende dal tatto che non lavorare conviene. K questo, evidentemente, è un problema ili incentivi». Pati lime e lavoro interinale, aggiunge, sono strumenti utili, importanti, perché danno flessibilità «ma non possono ossero i principali creatori di occupazione: lo diven�tano quando coloro che stanno nel mercato del lavoro non sono sollecitali ad avere un comperi a mento flessibile». I ministri italiani, intanto, si godono il risultato e la crescita nel Mezzogiorno. Il più interessa�to, Cesare Salvi (Lavoro), ne va fiero: «Abbiamo scrive in una nota una croscila dei contratti a tempo pieno e tra i lavori atipici cresce più di lutu quello su cui noi puntiamo iti special modo, il pan limo». Complessivamente, riassume il ministro, nei quattro anni di legislatura gli occupali sono aumentali di 830 mila uni�tà, una cifra mollo vicina al milioni'preventivalo. E Visto, ministro del Tesoro, va oltre: «Fra dieci anni, sempre dio non si facciano orrori, possia�mo arrivare alla piena occupazio�ne, cioè a un tasso di senza lavoro fisiologico, non inflativo, ovvero attorno al 4-5"^. Questo significa risolvere il problema del Sud». Cesare Salvi OCCUPAZIONE: AL SUD LA RIPRESA Ecco, secondo le rilevazioni triinesuali dell'lstat, la situazione delle forze lavoro nelle divene aree del Paese ad Aprile (In migliaia di unità): KfffflHHMI ANSA-CtMTIMETRl su Aprile'99 I su Gennaio 2000 Occupati tnctfcadiotcMpazIone Fona lavoro. l.t cerca di occupazione Forzalavoro Occupati In cara di occupazione Forza lavoro 10,802 mnl +129.000 -M120z4 -1^41.00 tO^S 556.000 11,368 mnl -69.000 ; -lO.S'X. -22.000 -3,8-^ +60.000 *0W -1-19.000 ♦0,2'«. 4,215 mnl. +87.000 407.000 -52.000 23.475 mnl +128.000 +2,1% +33.000 +0,4% 11,4% -23.000 -3,8% +0,5% +39.000 +0.2% 5,914 mnl 1.572 mnl r 7,486 mnl +96.000 *1^ +59.000 +1,0% -62.000 +33.000 -3^ +014% -49.000 * 10.000 -3^ *o,rA B D

Persone citate: Aprile, Cesare Salvi, Ignazio Visco, Pati

Luoghi citati: Bruxelles, Danimarca, Italia