Arafat: proclamerò lo Stato palestinese

Arafat: proclamerò lo Stato palestinese Arafat: proclamerò lo Stato palestinese «Presto l'annuncio, non temo le minacce israeliane Aldo Baquls TEL AVIV La proclamazione dello stato pale�stinese è questione di settimane e recenti minacce israeliane non fanno, ai palestinesi, alcun effet�to: questo il messaggio inoltralo ieri ai militanti d�al Fatah dal presidente palestinese Yasser Arafat, alla vigilia di una crìtica missione mediorientale del segre�tario di Stato Madeleine Albrìght. Davanti a un pubblico plaudente, Arafat ha detto che l'intifada la insurrezione popolare palestinese potrebbe presto riprendere se i negoziati con Israele arrivassero ad un punto morto. Le minacce del capo d�stato maggiore israeliano generale Shaul Mofaz secondo cui in caso di scontri a fuoco nei Territori Israele ricorrerebbe a carri armati e ad elicotteri da combaltimento non impressionano Arafat. "Ricor�datevi di Karame" ha esclamato evocando la battaglia del marzo 1968 (pochi mesi dopo la folgoran�te Guerra dei sei gìornil quando centinaia di feddayn bloccarono per una giornata intera a nord del mar Morto le colonne blindale israeliane, provocando la morte di 28 soldati ebrei. Negli scontri a fuoco rimasero 'iccisi anche 150 guerriglieri palestinesi e 60 legio�nari giordani. "Ricordatevi di Beirut", ha pro�seguito il leader palestinese allu�dendo alla invasione israeliana del 1982 e ai disperati scontri nei campi profughi. ' Ricordatevi i set�te anni dell'intifada" nei Territo�ri, fra il 1987 e il 1993 quando, con una stretta di mano a Yìtzhak Rabin, Arafat impresse un nuovo corso ai rapporti con Israele. «Vi�viamo settimane di importanza critica» ha proseguito il rais. «La proclamazione dello stato palesti�nese e questione ormai di poche settimane»: fra gli ascoltatori era netta la impressione che a metà settembre lo stato sarà proclama�lo comunque, anche senza il bene�placito d�Israele. Ieri, dall'Egitto, Hosni Mubarak ha confermato che il suo riconoscimento sarà immediato. A Gerusalemme, il premier Ehud Barak ha slimato ieri che ormai �tempi sono maturi per un vertice a tre, con Bill Clinton ed Arafat. Un vertice ad oltranza, ha precisalo, in cui s�trovi finalmen�te un'intesa di massima sui grandi temi delle trattative rimasti anco�ra aperti: il futuro di Gerusa�lemme, la sorte dei coloni ebrei, il diritto del ritomo dei profughi palestinesi. Arafat che ha appreso dalla stampa israeliana che il governo Barak ha probabilmente �mesi contati, dopo aver superato a stento una crisi nella coalizione non è intenzionato a fare conces�sioni agli israeliani. Nei giorni scorsi i negoziatori palestinesi so�no tornati ad esigere l'attuazione immediau d�un ritiro parziale israeliano in Cisgiordania (doveva avvenire il 23 giugnol e hanno chiarito che negli accordi definiti�vi Israele dovrà ritirarsi alle linee del 1967: cosi come ha scrupolosa�mente fatto, nelle settimane scor�se, lungo il confine con il Libano. Ma i ministri di Barak sono persuasi che, dietro le quinte, sia ancora possìbile ottenere l'assen�so dei palestinesi alla presenza di 'zone omogenee' di insediamento ebraico in Cisgiordania, dove risiederebbero 120 mila coloni. Lo stesso Barak si è detto ieri fiducioso di riprendere in tempi brevi i negoziati con la Siria. Messaggi distensivi di Bashar Assad li figlio del presidente defunto sono stali accolti con interesse a Gerusalemme, dove hanno riacceso la speranza che un accordo possa essere raggiunto entro mesi. Nel frattempo nei Territori c'è un clima di tensione. Nei dodici mesi del governo Barak il numero complessivo dei coloni è infatti aumentalo di 20 mila unità e centinria di nuove abitazioni sono in costruzione nell'insediamento di Efrat (Bellcmme). Nei giorni scorsi l'esercito israeliano ha inol�tre deciso di distribuire ai coloni gas lacrimogeni e proiettili rivesti�ti d�gomma, per aiutarli a fronteg�giare situazioni di emergenza: os�sia possibili attacchi ai loro inse�diamenti da parte di masse d�palestinesi. Ultimatum alla vigilia della delicata missione della Albright in Medio Oriente Manifestanti delia destra israeliana contrari alla creazione dello Stato palestinese esibiscono fotomontaggi satirici del segretario di stato amencano Albrigthedel leader palestinese Arafat