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Cade mistero sul terzo segreto di FatimaCade mistero sul terzo segreto di Fatima Oggi in diretta tv il testo della profezia sull'attentato al Papa Marco Tosali! CITTA DEL VATICANO Un messaggio mollo semplice, ben più semplice di quanto si pensi, in cui il nucleo centrale è costituito da immagini di marti�rio. C'è il vescovo vestilo di bianco che cade sotto i colpi degli aggressori, ma non ci sono scene di distruzione totale (quelle a cui avrebbe accennato il Pontefice in una controversa conversazio�ne con dei laici tedeschi a Fuldal, né tantomeno riferimenti, impli�citi o espliciti a divisioni far cattolici, conflitti dottrinali e teologici o addirittura al Concilio Vaticano II. Questa mattina in Valicano, in una straordinaria conferenza stampa trasmessa in diretta TV (e anche questo è un fatto eccezionale! verrà rivelala la terza parte del «segreto» di Fatima, quella manciata di righe scritte fra la fine dicembre del 1943 e i primi giorni di gennaio del 1944 da Suor Lucia, l'unica dei tre veggenti rimasta in vita. In realtà si dibatte fra specialisti per decidere se il messaggio di Fatima si può considerare real�mente una profezia, dal momen�to che tutto il messaggio, compre�sa la parte «secretata» fino ad oggi, condiziona le eventuali pe�ne e punizioni per il mondo alla quantità di devozione e preghie�re necessarie per scongiurarle. E di conseguenza non si potrebbe definire una «profezia», dal momeiito che è possibile influire sugli avvenimenti, e che questi potrebbero perciò non più verifi�carsi. Come crede, in effetti. Papa Wojtyla; che pensa di esse�re stato salvalo da un intervento miracoloso della Madonna, il 13 maggio 1981 («una mano mater�na ha guidalo la traiettoria della pallottola»!. E di conseguenza non si sarebbero verificate le conseguenze «piene» della visio�ne dei tre pastorelli, raccontata il 13 maggio scorso su incarico del Papa dal cardinale Sodano: «cam�minando faticosamente verso la croce tra i cadaveri dei martiriz�zati (vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e numerosi laici! cade a terra come morto, sotto i colpi di arma da fuoco». Gli amanti del sensazionale resteranno delusi, dalla rivelazio�ne del messaggio; e probabilmen�te ci si chiederà perchè non è stato rivelato molto prima, e si è lascialo cosi il campo libero a una marea di invenzioni, fanta�sie e strumentalizzazioni, più o meno interessale. La risposta è che fino all'aUentato dol 1981 rivelare la terza parte avrebbe potuto spingere qualche esaltalo a cercare di «realizzare» la profe�zia. Ma se, come sembra, le righe scritte da suor Lucia su ordine del suo vescovo venlisei anni dopo la visione non contengono niente di più terrificante di que�sto, bisogna dire che la realtà ancora una volta ha prevalso nel senso dell'orrore e della cru�deltà sulla visiono. Cos�come oggi verrà ricordato che queste «rivelazioni privale» non impe�gnano in nessun modo i credenti. Sarà una sottolineatura che il card. Joseph Ratzinger farà di sicuro, nelle trenta pagine di «commento» al segreto. Anche per non caricare di un'importan�za eccessiva qualcosa che non è centrale nella vita della Chiesa. E' già straordinario che la Con�gregazione della Fede pubblichi un documento del genere, dando�gli perciò un avallo ufficiale; e che lo faccia seguire da un com�mento storico-teologico; e infine che sia il Prefetto della Congrega�zione in persona a presentarlo al mondo A sgomberare il campo da ogni possibile sospetto di micco, già avanzalo dagli irridu�cibili del sensazionale, timorosi di una versione «ad usum delfi�ni», avremo anche la fotocopia dell'originale. E comunque suor Lucia, ancora viva e vegeta, non lascerebbe passare omissioni o distorsioni. Resta aperto il capi�tolo delle strumentalizzazioni; ma proprio quelli che fino a ieri giuravano senza aver letto il documento che la Madonna di Fatima aveva previsto le divisio�ni post-conciliari nella Chiesa e le lotte fra cardinali, oggi sorvola�no sull'argomento. Ieri intanto Giovanni Paolo II ha chiuso con una solenne cele�brazione in Piazza San Pietro il Congresso Eucaristico interna�zionale Il prossimo si terra nel 2004 a Guadalajara, in Messico. «Cristo e il solo redentore., ha ricordato il Pontefice, di fronte a decine di migliaia di fedeli. «Alla luce di questa verilà la Chiosa non disprezza quanto nelle diver�se espressioni religiose l'uomo compie per accostarsi a Dio e riceverne la purificazione ed an�zi favorisce un proficuo dialogo interreligioso. Al tempo stesso, però, non può non diro chiara�mente che Cristo e il solo redento�re, il figlio di Dio, clie per noi si e incarnato, è morto, 6 risorto».