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LA RIVINCITA DI ZOFF LA RIVINCITA DI ZOFF Roberto Beccantlni SARA' dunque l'Olanda giovedì, nella sua reggia di Amsterdam a sfidare l'Italia in semifinale. L'Olan�da straripante di ieri, 6-1 alla Jugoslavia e buona notte ai suonato�ri, con quattro gol di Patrick Klui�vert, l'attaccante che il Milan non aveva capito e, per questo, frettolosa�mente sacrificato. Due stili, due scuole. Loro, spericolati e tambureggianti; noi, concreti e letali, non necessariamente «belli». Eppure sia�mo li, capaci di tutto, quattro partite quattro vittorie, proprio come le (ex?) cicale di Rijkaard, che giocano in casa e dovranno portare sulle spalle lo zaino del pronostico. Affronteremo una Nazionale che, negli Anni Settanta, ha riscrìtto la storia del calcio, piegandola all'eresia del gioco totale. «Olandese» diventò, ed è rimasto, sinonimo di eclettico, di versatile e talvolta, per la modestia degli imitatori, di generi�co. Marco Tardelli fu la nostra risposta: e che risposta. Si scordino, gli olandesi, gli ag�loro concessi dal pachidermico Mihajlovìc. Gli azzurri di Dino Zoff dispongono di un'orga�nizzazione difensiva fuori del comu�ne e, in attacco, di armi non meno risolutive: da Totti a Inzaghi, da Del Piero a Montella. L'Olanda ha con�servato e alimentato il fascino delle ali (Overmars, Zendcn). L'Italia con�cede spesso la prima mossa, salvo garantirsi il diritto alla seconda. «Cinico» è un termine che Zoff non ha gradito: tradotto in calcese, non significa non avere cuore; al contra�rio, significa avere un cuore col pugnale. L'Olanda, per Dino, è uno scarabocchio sulla carriera. Mondiali 1978, la bordata di Brandts, il chilometrico gol di Haan. Stavamo vincendo 1-0, perdemmo 2-1. In onore di un evento cos�singolare e, auindi, sensazionale «La Gazzetta elio Sport» lanciò una speciale classìfica riservata, appunto, ai tiri da lontano. Ventidue anni dopo, Zoff può firendersi la rivincita. Non sarà acilc. Ci proverà. A testa alta: con il suo coro e i suoi tenori, con il suo calcio che non incanta ma aiuta a costruire uomini e sogni. Come viene naturale scriverlo adesso...