Infinito Novecento: mai così si è trasformato il mondo

Infinito Novecento: mai cos�si è trasformato il mondo Infinito Novecento: mai cos�si è trasformato il mondo RECENSIONE Angelo Guglielmi I. annidi' Allumi' ilei Novicento di Vattimo, Salvador! e Gallino più cho un'interpre�tazione sul secolo clic si è appena chiuso, ne vuole essere una mappa in cui ciascuno di noi, indipondontemonto dui di�versi convincimenti e passioni, possa orientarsi. Perché i tre autori hanno scolto quosta im�postazione per cosi cllre aporta rinunciando a chiuderò il seco�lo in un giudizio definitivo? Inlanlo perché sono convinti cho il Novecento non ò ancora finito e nella stessa ìnconclusiva tensione di questi primi ccnio anni dovremmo continua�re ti vivere; poi porche il secolo non ha avuto una idea centrale cho no govomasso lo sviluppo e lo marcasse di un volto unita�rio. Scomposizione e frammenta�zione sono siale le ninlle più attivo con la conseguenza che a tavoliisi sviluppi settoriali han im fatto da pendant torrihili tragedie; iniine perché la prepa�razione culi mali doi Ire studio�si, affidata alla modalitò del pensiero crìtico, f','' impedisce di essere prescrii livamenle de�finitivi, In realtà i Ire stu�diosi, pur condivi�dendo la slessa cau�tela intellettuale, graduano diversa�mente il loro senti menio, segnalando ciascuno una posi�zione differenziata sulle prospettivo che il vecchio secolo consegna al fui uro. il Novecento è staio teatro di una trasformazione del mondo (piale nessun altro secolo ha pollilo vedere. Pur trascurando le innovazioni più note, basta pensare alla rivoluzione demo�grafica che, afferma Gallino, RECENAnGug appare nu import aule perfino di (pici a tecnologica o indù striale. Ci rendiamo conto che «ow.i vivono sulla Terra più persone di quante se ne possa�no sommate dall'avvento del�l'homo sapiens a tutto l'Otto�cento?». La slessa esplosione le salto i iliie i limiti) Vati imo ci instai a IONE lo elmi a proposito dell'in�formazione e più in genere dei mezzi di comunicaziiine di massa che, con lu loro ripetitività ten�dono a frantumare f;li eventi della sto�ria, da una parie allargandone lerrihilmenle la risonanza e dall'altra rendendo�li uniformi tanto da comunica: re un senso di (Icju vu. Né destino più facile tocca alla comunicazione letteraria e più in genere artistica che. abbandonato il soccorso di un plinto di vista centrale, tende a disiarsi in una t rama di doman�de che non aspettano risposte, Se l'enorme lìiin al catastrofi�co, so la tracimazione di ogni limile pensabile hn carattenz zato il secolo (esponendo il mondo a una sensazione di instabilità e di perìcolo) alloro il domestico Ottocento, fiducioso e ottimista, è davvero finito Cerio il Novecento, osserva Salvadori, ha visto la sconfina (a causa delle grandi tragedie palile) «del mito ottocentesco del progresso sicuro e garanti�to, ma ha anche messo in luce, come mai era accaduto prima, strabilianti progressi nel cam�po della scienza e della tecnolo�gia» (assicurando uno straordi�nario miglioramento della vita materiale e degli uomini). Ciò che preoccupa è che «questi indubbi progressi non possono essere ricondotti a una idea complessiva di sviluppo» e sfuggono alla garanzia di una idea alla di elicila. ()ii"sia perdita di centralità, d�governo dei fini, di direzione controllala non permeile a Sal�vadori d�guardare con ottimi�smo al futuro: preferisce la posizione del l eslimone che os�serva i fatti prima d�giudicarli. Ne atteggiamento più facil�mente fiducioso sembrano ave�re gli altri due studiosi, anche se Gallino non può trattenere lu sua ammirazione di fronte al grande potenziale di idee e di mezzi di cui il mondo Oggi sembra disporre e Vattimo, che continua a credere nel valore delle parole, fatica a pensare clic il mondo abbia rinuncialo al senso (a avere, a proporre un senso), VATTIMO, SALVADORI, GALLINO: TRE GUIDE PER UN SECOLO CHE NON SI E' ANCORA CONCLUSO, PRIVO DI UN'IDEA CENTRALE, TRA FAVOLOSI SVILUPPI E TERRIBILI TRAGEDIE Il sociologo indica in quella demografica Iri rivoluzione maggiore, per lo storico è finita la certezza nel progresso sicuro, il filosofo scommette sul «senso» L'esplosione demografica nel corso del Novecento è considerata dal sociologo Gallino un fattore di cambiamento più importante della stessa rivoluzione tecnologica i im mi io ( MiiiiiHi Màssimo I Salvddoh, Gianni Vattimo (a cura di) Atlante del Novecento. L/fer.pp 1186,1 600 000 SAGGISTICA