Centoventi baccalà per il vescovo che ha fatto naufragio di Angela Bianchini

Centoventi baccalà per il vescovo che ha fatto naufragio Centoventi baccalà per il vescovo che ha fatto naufragio RECENSIONE Angela Bianchini PER una volta, una nota perso�nale: al mercato delle Ramblas, a Barcellona, vero e pro�prio crocevia di cibi, gusti e odori da tulle lo pani del mondo, noi banconi del pesce, processioni di baccalà passano da una vasca di acoua corrente a un'altra, non me�no limpida, in un giro lento e mae�stoso, che sembra non aver fine. Fu Manuel Vàzquez Montalbàn che al mercato mi aveva condotta, a spieganni come in Spagna, x!r la vici�nanza del Portogallo, il laccala sia cibo goduto a iraliato secondo tutta una varietà di ricette elio richiedo�no una maggiore o minore dissala�zione del prodotto. Insomma, nien�te a che fare con l'immagine del toccala irrigidito, una sorta di «mummia» che troviamo ancora oggi nei negozi di alimentari Eppu�re, sono proprio queste mummie, anzi centoventi mummie di «bacca�là adulto», a emergere dal man;, come unica risorsa per un naufrago del tutto improvvido approdato in un'isola deserta. E' il protagonista di Kiflessioni di Robinson davontia (vntoventi baccalà, scritto nel 1995, ma appena uscito in Italia Il naufrago è un caso a se un vescovo ausiliare in esubero. Gran riciclatore di denaro per il Valicano, il vescovo, più che in pratiche reli�giose, trascorreva gran tempo a concludere affari sporchi con iraflìcanli, accumulando conoscenze fi�nanziarie e gastronomiche». Dopo l'esubero e nella fasi" del riorienta�mento spirituale, la situazione si erauuerionnentecomplicata: infat�ti, andando inconiro al peccato «di�feso soltanto dall'alibi di agire in nome di Dio», aveva fatto la cono�scenza di una navigatrice solitaria, Muriel, e, p^zie a lei, ai piaceri della gola aveva aggiunto quelli della carne II tutto, durante le navigazioni a vela a cui lei lo aveva introdotto, finite, pero, fatabnenti un giorno di bruito tempo e di liiigi a Port-of-Spain Duranti' una triste festa di fine anno, Muriel, forse offesa perché lui le aveva suggerito di depilarsi lo gambe, se n'era aiui.i la. lasciandolo a far naufragio da solo. Al vescovo, che si ritrova indife�so sull'isola desi-ria. torna tutto in monte: la visione di Muriel umida, seduta sull'orlo (it-l lettino, intenta a guardarmi il sesso in s'.-ito di riposo, lei e io umidi, mentre mi chiedeva 'Ma intendi proprio affo�gare? Ma non lotti [x-r la tua vita gli uomini, le itonne, la ixililica. Ma, più di tutto, i piatti rallinatissimi di baccalà che ha gustati qua e là nei migliori ristoranti del inondo In questo esercizio letterario pi�rotecnico, in bilica tra gastronomia e sesso, infarcito dalie celebri e sempre nuove ricette del repertorio culinario di Vézquez Montalbàn, troviamo la natura (quelle bai che quei frulli di man' a cui è ridotto il povero vescovo, sprovvisto di fiammiferi e incapace di sfregare insie�me due pietre) mescolala alla pra senza muta dei baccalà stecchiti Rappresentano forse la consolazio�ne, ma anche il giudizio, la (Inalisi ma, l'altra faceta della vita trascor�sa cosi allegramente Tutt'altro che superficiale, [jeró, questa che, forse, non e soltanto una favola di Robinson vi risuona�no gli echi di un'antica inquietudi�ne, ben nota alla letteratura spagno�la. A chi scrive viene addirittura in mento il poema del lamosii Arcive�scovo de Una si chiamava M Ubai debut'u umor, fu composto intomo al 1350. e, apparentemente dedica to all'amore divino, esaltava, inve ce, i piaceri del mondo, del denaro 8 della donna. Anzi, della mujer chi ca, che. secondo l'Arcivescovo, era, per le suo stesse dimensioni, la più desiderabile. «Le riflessioni di Robinson» di Manuel Vàzquez Montalbàn: i piaceri della gola e della carne, ma anche il giudizio, la Quaresima, gli echi di un'antica inquietudine Manuel Vàzquez Montalbàn Riflessioni di Robinson frad. di Modo Lyna, Frassinelli, pp 98. L 16 000 ROMANZO

Persone citate: Frassinelli, Port, Robinson

Luoghi citati: Barcellona, Italia, Portogallo, Spagna