Doppio delitto a Parigi: in metrò con Nerval, sulle tracce dell'assassino di Gabriella Bosco

Doppio delitto a Parigi: in metrò con Nerval, sulle tracce dell'assassino Doppio delitto a Parigi: in metrò con Nerval, sulle tracce dell'assassino RECENSIONE Gabriella Bosco L/IMPIANTO è quello del poli�ziesco classico. Due donne sono state strangolate e irafìlle a colpi di for�bice a Parigi, e per lo analogie dei due casi si pensa a un serial kil er. A indagare, oltre alla poli�zia, è un tedesco IVancesizzato ex funzionario del ministero degli Interni ora ritiratosi, che vive con un rospo di nome ilufo e traduce la vita di Bismarck. Niente l'avrebbe riportato al crimine, se a tirarlo in mezzo non ci avesse pensalo la vecchia Martin-, che adesso fa la bouquiniste sulle rive della Senna, ma un tempo è stata la regina di Place Maubert. la più bella e rispettata delle prostitute. Tulli gli indizi convergono su una specie di figlioccio della vecchia Marthe, un giovanotto che suona la fisarmonica in strada ed è leggermente ritardato. Lei è sicu�ra che, nonostante le apparenze, non può essere stato Clément a uccidere le due donne, e chiede all'amico di sempre, il tedesco, di aiutarla a trovare il vero colpevo�le. Durante le ricerche, Clément RECENGabBo IONE ella o va nascosto. 11 tede�sco ricorre a certi ami�ci suoi, tre storici e un ex poliziotto, che vivono insieme dalle parli della Bastiglia in una topaia, da quando il disastro economico per la mancanza di lavoro li ha costretti all'emergenza. Fred Vargas, l'autrice, è parigi�na, ha 42 anni, di mestiere è archeologa e medievista, Fred sta per Frédérique, Vargas in onore di Ava Ganiner nella Contessa scalza è lo pseudonimo con cui ha scello di firmare i suoi gialli. Hu già un buon numero di titoli alle spalle, con cui ha vinto svaria�li premi riservati al genere, come il Cognac o il Prix Mystèrc de la crilique, e ha conquistalo il pub�blico francese poco alla volta, senza rumore, diventando oggi richiestissima, già cult. La sua peculiarità, oltre all'estrema di�screzione con cui porge i suoi libri tanto che in pochi sanno che faccia abbia, è la proposta di un pobziesco in cui non c'è nulla di pulp ne di trash, non c'è squallore desolalo, né incanagliniento esa�gerato di personaggi e situazioni, e invece un'atmosfera che fa pen�sare a Simenon, ma un Simenon che scrivesse adesso. Curiosamen�te, la Parigi di Fred Vai^as, ad esempio la Parigi di questo libro, il primo che venga tradotto in iialiano, non evoca immadiatamente la sirena attualità. È diffi�cile farla corrispondere senza esi�tazioni alla città che conosciamo, si prova la sirena sensazione di avere a che fare con una Parigi non esallaxncnte odierna, di cui però non sappiamo individuare il tempo. Le vie, i luoghi, e anche i personaggi ci danno un'immedia�ta impressione di familiarità che poi però si stempera, ed è come se la città si sottraesse all'identifica�zione, ci mescolasse le carte in tavola, per poi di colpo far riemer�gere piccoli elementi di riconoscihIii i, che sta a noi mettere insie�me, per ritrovare l'immagino con�temporanea. La vicenda poliziesca è costrui�ta allo stesso modo Fred Vai^as, in quanto archeologa, dà molta importanza alle stratificazioni temporali. In Io sono il tenebroso ce n è una metafora molto palese, che è la topaia in cui abitano i ire storici con l'ex poliziotto. Il piano terreno è in comune Udestinato a casino primordiale»!, al primo abita lo studioso della preistoria, al secondo il medievista e al terzo lo storico della Grande Guerra. Nel sotlotelto, l'ex poliziollo che rappresenta la decadenza. Una «scala cronologica» molto precisa (necessità vitale, dice il tedesco. per uomini senza prospettive pro�fessionali e in mancanza di una qualche siniltura sociale), di fron�te alla quale pero i riferimenti tempora i vanno ricomposii co�me tessere di un puzzle, cosi come i caratteri dei personaggi, che all'inizio danno l'illusione di essere perfellatnenle individuabi�li e poi invece si confondono, si intorbidano. Lo strano linguaggio che parla il proietto della vecchia Marthe (iradollo mollo bene, e non era facile) crea confusione anche nel lettore, sembra che la struttura anomala del suo ragionamento scompigli anche i dilli della vicenda Che trova poi, co�me si e dello, un riordinamento corrispondente all'aspetlativa del lettore, ma lo ritrova in manie�ra e per vie inaspollaie. Un altro esempio è la poesia di Nerval, il cui primo verso è stalo scelto per il titolo italiano del libro (in francese ò Sons feu ni lieu), B Desdidìado, fondamenta�le per lo snodarsi della vicenda «Pippe da intellettuali», la defini�sce il tedesco a più riprese, e per buon tratto si è tentati di dargli ragione. Poi invece quella poesia trova il suo posto esatto, che è nella metropoìitana, in una Parigi che viene cosi a identificarsi cro�nologicamente in modo molto pre�ciso, e i dati si capovolgono. Come vedrà chi leggerà. «lo sono il Tenebroso», un poliziesco di Fred Vargas, pseudonimo di una medievista e archivista che ricorda il miglior Simenon Fred Vargai lo sooo U Tenebroso traduzione di Maurizia Balmelli, Einaudi, pp 254, L 26 000 ROMANZO

Persone citate: Bismarck, Einaudi, Fred Vargas, Maurizia Balmelli, Simenon, Simenon Fred Vargai, Tulli, Vargas

Luoghi citati: Parigi