«Perdonateci le bombe su Dubrovnik»

«Perdonateci le bombe su Dubrovnik» Le scuse alla Croazia. E Podgorica chiede all'Onu di non essere più rappreseniata da Belgrado «Perdonateci le bombe su Dubrovnik» L'ultimo schiaffo del Montenegro aMilosevic Ingrid Badurina ZAGABRIA «Vorrei cogliere questa occasio�ne per esprimere a nome mio e a nome dei cittadini del Montene�gro, soprattutto di quelli che condividono le mie convinzioni morali epoliliche, le scuso since�re a tutti i cittadini della Repub�blica croata, e in particolare agli abitanti di Konavle, Dubrovnik e della regione della Neretva, per il dolore, le sofferenze e le perdi�te materiali che sono state loro inflitte da un qualsiasi rappre�sentante del Montenegro arruo�lalo nell'esercito federale jugo�slavo durante quei tragici even�ti». A nove anni di distanza dall'inizio del sanguinoso conflit�to serbo-croato, il presidente montenegrino Milo Djukanovic ha chiesto ieri perdono al presi�dente croato Stipe Mesic, duran�te il loro primo incontro ufficiale a Cavtat, località marittima a Sud di Dubrovnik, a pochi chilo�metri dal confine montenegrino. Poche parole, ma di un valore profondo, che aprono una nuova fase storica nei rapporti tra i duo Paesi che hanno già ristabilito i contatti commerciali. Forte oppositore di Milosevic, il giovane capo dello Stato di Podgorica ha fallo inoltre un nuovo passo sul piano intema�zionale per distanziarsi dal regi�me di Belgrado, chiedendo di non essere più rappresentato dalla Jugoslavia in sede Onu. E' stato il ministro degli Esteri montenegrino Branko Lukovac a presentare la richiesta durante un dibattito del Consiglio di sicurezza sulla crisi dei Balcani. «Un atto vergognoso teso a fran�tumare la Jugoslavia», ha com�mentato Predrag Bulatovic, esponente del partito socialista popolare montenegrino fedele a Milosevic Il dibattito all'Onu ha scatena�to una violenta polemica tra Stati Uniti e Russia. L'ambascia�tore Usa presso l'Onu. Richard Holbrooke, ha lanciato un'inizia�tiva per estromettere dalla di�scussione e dalle Nazioni Unite la Jugoslavia nella persona del suo ambasciatore, Vladislav Jovonovic, in quanto rappresenta il regime di Milosevic. Ma que�sta prosa di posiziono ha provo�cato le ire doU'rappresentante diplomatico russo, ciie in segno di protesta ha abbandonato il Consiglio di sicurezza. Poco do�po è slato seguito dal viccambascialore cinese, uscito dalla sala mentre parlava Javier Sotana, ex segretario generale della Na�to e attuale responsabile della politica estera e della sicurezza dell'Unione Europea. Il ministe�ro degli Esteri russo ha diffuso un comunicato in cui afferma che discutere della crisi dei Bal�cani in assenza della Jugoslavia è non solo «una totale assurdi�tà», ma «un pericoloso preceden�te per quanto riguarda l'univer�salità dell'Unu».

Persone citate: Branko Lukovac, Javier Sotana, Milo Djukanovic, Milosevic, Predrag Bulatovic, Richard Holbrooke, Stipe Mesic, Vladislav Jo