«Quell'niivocare la morte è una richiesta di aiuto»

«Quell'niivocare la morte è una richiesta di aiuto» L'arcivescovo celebra messa alle Molinette «Quell'invocare la morte è una richiesta di aiuto» Monsignor Poletto a medici e volontan «Fatevi carico del dolore dei pazienti» Marco Accossalo «Un malato cho chiede a un medico di farlo morire sta lan�ciando in realtà un grido di aiuto per vivere. Chiede solida�rietà, assistenza...». Monsignor Severino Poletto, arcivescovo di Torino, parla ai ricoverati delle Molinette con il pensiero fisso all'approvazione, marted�scorso in Consiglio comunale, dell'ordine del giorno sull'euta�nasia. Alla vigilia della grande festa di San Giovanni in pro�gramma oggi, durante la gior�nata dell'Azienda ospedaliera di corso Bramante, ogni parola, ogni carezza regalala a un maialo è un messaggio forte di speranza che 1 arcivescovo vuole lanciare in questi giorni di polemica. Tori�no è spaccala, e la Chiesa s'ag�grappa alle pro�prie radici. «Con�divisione». L'ar�civescovo, nella cappella gremita delle Molinelte, non pronuncia mai ia parola «dolce morte», perché, spiega, «per il cristiano esiste la solidarietà, il farsi carico della sofferenza altrui, l'essere vicini a chi sta male. Ma non por fare un'iniezione letale». Monsignor Poletto l'aveva annuncialo, dopo la bagarre sul voto in Consiglio: «Sabato, durante la messa in onore del Santo Patrono, risponderò di fronte a tutti i cittadini a chi chiede al Parlamento di depena�lizzare l'assistenza al suici�dio». Ma appena arrivalo in ospedale, ieri, il toccante incon�tro con un maialo («Soffro di una gravo depressione, preghi per me eminenza») diventa l'oc�casione per anticipare l'essen�za di quel discorso: «Oliando ci troviamo di fronte a persone che soffrono dovremo avere l'umiltà di fermarci in silenzio di fronte al mistero del dolore». Monsignor Poletto si rivolgi; innanzitutto ai medici. Lo ripe�te; «Fatevi carico del doloro dei vostri pazienti. Siale loro viciL'arcivescovo P oletto ni. Aiutateli a sopportare il poso». Parla ai volontari ospe�dalieri, «risorsa cosi preziosa», parla ai familiari di chi soffre perché cerchino nella fedo la forza per donare speranza. Si può uccidere por amori1'.' E' lecito slaccare una macchi�na o iniettare un veleno per interrompere un calvario? «Cer�to, darei tutta l'assistenza ne�cessaria», ribadisco Silvio Via�le, medico al Sant'Anna e consi�gliere Verde che ha promosso a mozione sulla «dolce morte» passala a strotta maggioranza con 13 voti favorevoli, 12 con�trari e 7 astonuti. L'arcivesco�vo non ribalte. Sommai, pone un problema di merito: «Non compete a un Consiglio comu�nale affrontare corto questioni*. Dello stosso pare�re, fin da subito, anche il sindaco Valentino Castel�lani, cho per que�sta ragiono mar�ted�ha volalo contro la mozio�ne Viale. Por monsi�gnor Poletto quella di ieri è stata la prima messa celebrala alle Molinette, ma non il primo incontro con i ricoverati del principali.ospedale piemonte�se. Cosi, al termine della mes�sa, ha voluto di nuovo tratte�nersi qualche minuto con i degenti che lo aspettavano in corridoio, in cerca di una paro�la di conforto, di una beni-dizio�ne speciale. «Ho una preghiera particolare per i ricoverali». Poi, prima di tornare in arcive�scovado, ha chiesto di essere accompagnato nel reparto di Neurochirurgia dove alcuni giorni fa l'equipe del professor Palestra ha sottoposto a un delicato intervento alla ti'st.i don Pierino Manoscritto, ox parroco a Trofarello. Oggi la polemica sull'eutana�sia esce dalla Sala Rossa, in Municipio, per varcare la porta del duomo e raggiungere i! pulpito. «Quello che è accaduto marted�in Consiglio è fatto grave, soprattutto por il segna�le che dà ai cittadini». L'arcivescovo Poletto