Emergenia alghe, aiuti dal governo

Emergenia alghe, aiuti dal governo Emergenza alghe, aiuti dal governo «Problemi per la pesca, ma non per il turismo» Michele Meloni UDINE Per fan; fronte all' emergenza imicillagine, che sui coriiproinetlendo la |)esai in lutto l'Adriatico, verni anticipa�to il fermo pesca. «Li decisione delmiliva verrà pn».i duranu; il Comitato U;cnico della pfSfa, convocaUi [)er mercoliKii ha dello il ministro delle Politiche agricolo. Alfonso Pecoraro Scanio, a margine dell' assemblea di Pedercoopesca ma l'indicazione e (juella di attuare un formo tecnico, Kesia pero l'esigenza di un' attenzio�ne cosUinle sul problema. Non si imo (jarlare di mucillagini solo nei jx.'nixli esiivi. L'Adriatico è un mare troppo delicato peressere abbandonalo». Il fenomeno che e riapparso in tutta la sua complessità nel mare Adriatico, dalle coste d�Trieste lino a quello di Bari, ha indotto li; marinerie pugliirsi a chiedere il riconoscimento (lolla sUiU) di calamità naturale. A rassicurare, da un lato, gli operatori turistici, dall'altro a sollecitare provvedimenti economici di sostegno ai pescatori e interventi per limitare i (liiniii prodotti dalle iil(;lio, ha provve�duto ieri anche il sottosegretario al�l'Industria o al Turismo Maura Fabris, Fabris, da Udine, ha insistito nel sottolineare che, per quanto riguarda la balneabilità delle coste italiane «non siamo assolutamente all'emergenzaa, Percoraro Scanicinoltre ha cletU) che il governo ha l'intenzione di provvedere a risarcire i danni già subiti «disincagliando la légge Oli.') che stanzia quaranta miliardi per qiusto liixi di emergenze», Lu condizione doi mari, per.quanto riguarda la pesca, o dolicata, per il rìpresontarsi, In profondità, di ban chi di Miticillagini vischiosie soflbcanti, lo testimoniano lo tante richie�ste di intervontodunte dalle principa�li località dot ulorale adriatico. A Triosto, l'assessore regionale Sergio Drossi ha riunito i rappresentanti delle vario imprese di pesca o ha già prafi^ureto risanamenti jxt i (Ianni '.ubiti, a sumxnto di quelli cho potran�no venire dal Governo (La pesca è fermadagioroi hanno sottouneatoi rappresentanti di categoria . Le mu�cillagini spezzano lo ioti» Anche la Kogiono Molise ha valutatol'opportunìta di Qnanziara un primo sostegno ,ii pescatori im.t lo conseguenze subite in (iiiost'uliìma settimana soprattut�to dalle piccolo imbarcazioni, La scia dolio olgne gelatinosa ha lambito an�che In costa da Gobicco od Ancona Ma la situaziono più dUTiciie si o registrata in Puglia, lemarineriehanno dùosto lo stato di calamità natura�lo o l'attivazione dello logge a lavine dolio iihpresc di pesca. Lo mucillagini non comprometto�no la bolnoabuità, si formano in pro�fondità, pei oiTotto del rialzo di tempe�ratura o dolio mancanza di ioni ma�reggiato, i»'! cui l'acqua ristagna o le golaUno vischiose proliferano, l'n fe�nomeno naturalo, nolo dalia metà del settecento, non direttamente causato dall'inquinamento industriale (anche se c'è chi ritiene cho il corso del Po trascini a maro sostanze che favori�scono la crescita dolio gelatine) e soprattutto non dannoso jx.t l'uomo, lori il Wwf ha istituito un osserva�torio permanente per l'Adriatico men�tre lo quindici navi del Istituto di ricorca del mare (Icram) hanno inten�sificalo i pattugliamenti alle coste nella fascia dei primi cinquanta chilo�metri, dovo il fenomeno dello alghe è più evidente. Arriva anche l'aiuto degli scionziali italiani 0 croati. Si riuniranno infal�li jxir un super-vertice lunedi gli esporti (li nian; doli Icram, 1 istituto [)or la ricerca sul man,del ministero dell' ambiente e gli os()erii croati che stanno collaborando ad un progoUo triennale di ricerca sulle mucillagini. Italia e Croazia hanno infatti tre «corridoi» in Adriatico, da costa a costa, dedicali allo studio e al monito�raggio delle mucillagini con 12 stazio�ni che coinvolge anche 20 unità nava�li sia italiane che croate. «Le ultimo erodere da noi l'alte noi giorni scorsi -dice Attilio Rinaldi, direttore dell' Icramevidenziano una presenza di�screta di gelatina, non ci sono masse consistenti ma filamenii e neve. Ri�schi per la balneazione non ce ne sono. Chi e a rischio invece è la pesca». In Puglia i pescatori hanno addirittura chiesto la slato di calamila. Ma è certo che nell' Adriatico dal Nord fino all' Abruzzo sono ricompar�se per la quinta volta in 20 anni. «Per il momento perfortuna spiega Rinal�di-, sono a mezz' acqua e non affiora�no. Non creiamo allarmismi e non facciamoci male da soli. Il problema in Adriatico è reale, ma in ciuesli dieci anni si e fallo molto, non e un caso che il fenomeno si sia ripresentato solo oggi». Fabbrìs ha ricordalo che il 2000 si profila come «un anno straor�dinario jier il turismo», con una cresci�ta slimala dell'8%, «I lurisii stranieri devono sapere che le nostre coste e il nostro mare sono sempre gli slessi. Non abbiamo previsioni calaslrofiche sappiamo che tutto e legato alle condizioni climatiche, ma il fenome�no è sotto osservazione». Luned�vertice di esperti italo-croati per salvare le acque dell' Adriatico: «Non drammatizziamo» Un'imniagin« di repertorio della mucillagme a Jcsolo. undici anni fa

Persone citate: Alfonso Pecoraro Scanio, Attilio Rinaldi, Fabris, Ianni, Michele Meloni, Sergio Drossi