UN' AVVENTURA COMINCIATA NELL' AGOSTO '44

UN' AVVENTURA COMINCIATA NELL' AGOSTO '44 UN' AVVENTURA COMINCIATA NELL' AGOSTO '44 Enrico Cuccia L'IDEA di Mediobanca ha una data di nascila o, forse, sarebbe meglio dire, di concepimento: qualche giorno dopo il Ferragosto del 1944, nell'ufficio di rappresen�tanza della Comil a Roma, in piazza Santi Apostoli, Mattioli ed io parlam�mo per la prima volta della nuova creatura. Il nome che Mattioli suggeri fu «Unionbanca» in quanto sin dal primo momento l'iniziativa non fu vista da lui come un affare controlla�to dalla sola Comil, ma come un'im�presa cui avrebbero dovuto parteci�pare le tre Banche di Interesse Nazio�nale, cinque Banche di dirillo pubbli�co, la Banca d'America e d'Italia, il Banco di Santo Spirilo, le Assicura�zioni Generali, la Ras, l'Ina e, infine, la Baslogi: quattordici soci, che avrebbero dovuto sottoscrivere lutti insieme un capitale di 1250 milioni, con due quote di 250 milioni ciascu�na, sotioscrilte dalla Comil e dal Credito ed una di 150 milioni dal Banco di Roma, in modo da assicura�re complessivamente alle Banche di interesse nazionale Ile Bin) la maggio�ranza nel capitale del nuovo Ente. 1...) A questo punto dovremmo softermarci sulla «ratio» della impresa in un mercato sconvolto dalla guerra e carico dei gravi problemi finanziari legati alla «ricostruzione». Mi limite�rò a ricordare il convincimento di Mattioli che la «ricostruzione» avreb�be consentilo alle imprese, messe più speditamente in grado di ripren�dere la produzione, di generare un «cash-flow» sufficiente ad ammortiz�zare in tempi relativamenio rapidi i nuovi investimenti; ne sarebbe con�seguito come di fatto poi avvenne che la struttura dei fìnanziamenii a medio termine sarebbe risultala assi�milabile, anche dal punto di vista deiristnittoria e delle garanzie, piut�tosto alle operazioni a breve termine che non a quelle ipotecarie a lungo termine. Mattioli ritornò sull'argomento con una lettera a Einaudi dell'S settembre 1945. Segui un incontro presso lu Banca alialia e il 15 settembre Comil inoltrò una doman�da ufficiale alla Banca d'Italia per la costituzione della «Unionbanca». I...) Ma di fronte agli ostacoli che il progetto continuava a incontrare, specialmente presso la Banca Centra�le (il Commissario dell'Ili Piccardi era favorevole all'inizialiva), Mattio�li pensò che la partecipazione di un gruppo finanziario estero alla «Unionbanca» avrebbe potuto rap�presentare un importante incentivo a concedere le necessarie autorizza�zioni. (...1 Messe a posto tulle le formalità burocratiche, l'affare avrebbe dovu�to essere varalo con il nuovo nome di «Mediobanca», scello qualche gior�no prima della sua costituzione, fissala per il 28 o 29 marzo 1946. Ma all'ultimo momento si ebbe un'im�provvisa opposizione del ministro Corbino, che richiedeva «ulteriori modificazioni». Menichella, convin�to che l'operazione avrebbe finito con l'essere varata, sconsigliò di dare ugualmente corso alla costitu�zione tenendo in non cale il velo del ministro, come Mattioli avrebbe vo�luto fare; difalti l'opposizione si risolse in pochi giorni e la costituzio�ne ebbe luogo il 10 aprile 1946, con due quoto del 35 per cento assunte da Comit e da Credit e una del 30 per cento sottoscritta dal Banco di Ro�ma. Adolfo Tino scrisse le parole che, nella relazione di Mediobanca del 1973, commemoravano la scompar�sa di Raffaele Mattioli e disse, tra l'altro, che «Mediobanca, dopo la "Sua" Comil. fu la creatura che egli predilesse». E' verissimo; ma era l'affetto verso una creatura il cui sviluppo aveva dimostrato quanto fosse lungimirante la determinazio ne di Mattioli nel vincere gli ostacoli e le diffidenze che si erano opposti perdidannove mesi alla sua nasata. Testo rrofto da un intervento del dicembre 1386 in rirordo di Raffaele Mattioli

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