ì morto Okcìu, «signore» di Mediobancq di Francesco Manacorda

�morto Okcìu, «signore» di Mediobancq E' morto Ciccia, «signore» di Mediobanca Aveva 92 anni. Lannuncio ai banchieri. Ifunerali a Meina Francesco Manacorda MILANO Un infarlo, l'ultimo, quello fatale, alle quattro di ieri mattina. Muore così, a 92 anni, il presidente onorario di Me�diobanca Enrico Cuccia, dopo che nel�la notte tra mercoled�e giovedì, a casa, le sue condizioni erano peggiorale per un'altra crisi di cuore. Gioved�matti�na il suo medico curante lo visita nell'apparlamenlo al nono piano di via Mascagni 24 e ne consiglia il ricovero. Al pomeriggio Cuccia esce di casa accompagnalo da una figlia e viene ricoveralo al Centro cardiologico Monzino. Nella giornata le sue condizioni si aggravano ancora e nella notte ira gioved�e venerd�entra in «stalo letar�gico»; i familiari vengono avvertili. Poi l'ultima crisi respiratoria e al mattino la conferma ufficiosa che la salma non è più all'ospedale, dove il direttore sanitario Lorenzo Cammello dice solo die «l'indicazione è quella della massima riservatezza». I funera�li si terranno in forma privala a Meina, sul Lago Maggiore, dove c'è la villa di famiglia. Che Cuccia fosse malato, non era un mistero. Domenica 16 aprile si viene a sapere che è sialo ricoveralo all'Ospeda e Sacco, in terapia intensi�va, per un'insuSici'ìnza respiratoria. Dal Sacco esce dopo cinque giorni per entrare al Monzino, dove resterà fino al 16 maggio. Poi comincia la convale�scenza: u presidente onorario dice chi lo vede spesso, come l'amminislratore delegato di Mediobanca Vincenzo Maranghi si sta riprendendo, legge e lavora. In effelli negli ultimi tempi i suoi problemi di ossigenazione del sangue sembrano diminuiti: invece di sottoporsi a emodialisi ogni giorno, omini può farla solò quattro voi»; a settimana. Ma è un miglioramento fittizio. La notizia della morte si diffon�de per Milano nelle prime ore del mattino, spinta dal tam-tam del bion�do finanziario, ma dalla sede di Medio�banca per tutta la giornata non verrà alcuna comunicazione formale. E' a Roma che il decesso diventa ufficiale, quando all'assemblea dell'Associazio�ne bancaria italiana il presidente Mau�rizio Sella legge un' biglietto che gli hanno appena passalo. «Mi giunge notizia della scomparsa di Enrico Cuc�cia», dice di fronte al governatore Antonio Fazio, al ministro del Tesoro Vincenzo Visco e a una platea di banchieri che si alza per un minuto di silenzio alla memoria dell'illustre colle�gaA Milano, inlanlo, al numero 8 di via Filodrammatici si riuniscono i vertici di Mediobanca. Alle 11.50 scen�de da una Panda verde Francesco Cingano: scuro in volto, lo sguardo fisso davanti a sé, respinge in assoluto silenzio l'assalto dei cronisti. L'unico segno di tensione lo mostra quando scosta bruscamente un commesso di Mediobanca che lo ha preso per un braccio. Poi è la volta di Ariberto Mignoli, presidente del patto di sinda�cato della banca. «Si sperava che sareb�be tornalo», risponde con un filo di voce alle domande dei giornalisti. E a chi lo chiede, replica anche che il palio di sindacalo «è saldissimo», anche dopo la scomparsa dell'uomo-simbolo di Mediobanca. Attorno a via Filodrammatici poca curiosila: qualche passante che ha già sentito la notizia si ferma e guarda le finestre della banca dietro cui occhieggia qualche impiega�to. 1 commenti di Nico, dietro il banco del «Bar della Scala», e dell'edicolante dal quale il presidente onorario si fermava spesso a comprare «Le Mon�de» non fanno che confermare l'imma�gine di un Cuccia tetragono a qualsiasi conversazione occasionale. I giornali�sti del «Corriere della Sera» decidono di sospendere lo scioperogià proclama�lo per essere oggi in edicola. Niente corone di fiori nella sede di Medioban�ca; raenire a Milano si riuniscono gli uomini più vicini a Cuccia nella vita professionale, nella villa di Meina la famiglia si stringe attorno ai in? figli: Beniamino, Auretta Naomi e Silvia Lucia. Al mattino un'impresa di pom�pe funebri di Arona allestisce una camera ardente, mentre nel cimitero del paese dove è già sepolta la moglie di Cuccia la signora Idea Nuova Socialista Beneduce, scomparsa il 12 ottobre '96 si prepara il loculo che accoglierà la salma del banchiere. Po�co prima delle otto di sera arrivano nella villa anche Maranghi e il segreta�rio del Pri. Giorgio la Malfa, legatissi�mo a Cuccia' erano usciti due ore prima da via Filodrammalici su un'au�to guidata dallo stesso Maranghi. I funerali, in forma strettamente priva�ta si svolgeranno con ogni probabilità già questa mattina, ma ancora una volta, in mone come in vita, il massi�mo riserbo circonda Enrico Cuccia. Stroncato da un infarto alle quattro del mattino La notizia si era subito difiusaaMilano.il silenzio di \1a Filodrammatici

Luoghi citati: Arona, Bar Della Scala, Meina, Milano, Roma