Piogga di dividendi sui conti dell'Ifi

Piogga di dividendi sui conti dell'Ifi Entro luglio sarà definita l'intesa con General Motors. L'Iveco? «Sta bene da sola, ma qualcosa può sempre succedere» Piogga di dividendi sui conti dell'Ifi Giovanni Agnelli: la nostra strategia è l'eccellenza Marco Zallerin TORINO «Il nostro obiettivo è raggiunge�re sempre una posizione di leadership: se abbiamo aziende piccole, quando possibile ci alle�iamo con partner piii grandi; se abbiamo aziende in settori in cui riteniamo di essere già lea�der, cerchiamo di associarci ad altri in posizione egualmente di vertice». Si riassume in una frase la filosofia dcH'Ifi che il presidente Giovanni Agnelli ha spiegato all'assemblea degli azionisti svoltasi ieri a Torino. E' la linea di eccellenza nei mestieri del gruppo, quella stes�sa strategia da cui originano le ragioni che hanno portalo all'ac�cordo con l'Alstom per il 51 per cento della Ferroviaria, e ali in�gresso nella telefonia fissa a braccetto con Acea e Telefoni�ca. Il caso del Pendolino e esemplare: nonostante il poten�ziale; tecnologico, si è ritenuto che la società potesse avere maggiori pros )ettÌV0 di crescita sotto l'ombre lo francesi;; per�tanto il controllo ò sialo ceduto. A H'iardare i numeri, lutto questo risulta funzionare mollo beni;. Fra le cifre che emergono dai conti ''J9 della finanziaria di partecipazioni della famiglia Agnelli (in cassaforte c'è il 3()'«. abbondante della Fiat, il 54'^ dell'Ull. il 35"Zo di Exor, e la Juventus) spicca il boom dei dividendi, il cui volume è rad�doppiato in un anno salendo da 32,9 a 65,5 milioni di euro. Per «li azionisti ordinari (cioè per l'Accomandita Agnelli) questo vuol dire il pagamento di 1,14 euro ogni titolo, mentre por i valori privilegiati ci saranno l,0B33 curo (t 111 per conto). Non finisce qui. Ne 1999 l'Ili ha incassato 71 milioni di euro di dividendi, al netto dol contri�buto straordinario di Kxor. Per l'anno in corso, m.i.ìJo alla previsione deiramminlstratoro delegalo Gabriele Galateri, s�conta di arrivare a quota 90 milioni di euro. Il Duemila dell'Ili saWl segna�to dall'ingresso nella fuse opera tiva dell alleanza Gnv-Fiat, dai ritorno nelle telecomunicazioni e magari da qualche altro impor�tante annuncio strategico. Con «li americani, ha spiegato Gio�vanni Agnelli, «abbiamo due joint venture, una per gli acqui�sti e l'altra per ta meccanica e i motori: la prima avrà un presi�dente italiano e un amministratore delegato americano, la se�conda (con sede a Torino) un presidente americano ed un am�ministratore italiano. Entro lu�glio tutte; e due le società saran�no perfezionale, e sarà firmalo l'accordo con la Gm». Oliando si vedranno i primi risultali? «L'in�tesa acquisii darà frulli in bre�ve tempo; per l'altra ci vorran�no i due o tre anni necessari per arrivare alle piattaforme comu�ni». Delle telecomunicazioni par�la Galateri. Atlanet, assicura, è «un ottimo accordo con ottime prospettive. Avevamo detto che non saremmo stati velleitari ha precisato e che avremmo fatto operazioni nella misura in cui potevamo contare su attivi del gruppo che potevano fare da base. L'unione con un grosso operatore internazionale come Telefonica dà tranquillità, comU'tenze e capacità di sviluppo; 'accordo con un'azienda moricipalizzata dà vantaggi in termi�ni di infrastrutture e costruzio�ne di fibre ottiche». Aggiunge Umberto Agnelli, vicepresiden�te Ifi e numero uno Ifil: «La telefonia è un settore importan�te: come tutte le telecomunica�zioni, e come Internet che già oggi ò in grande crescita, comin�cia ad essere un settore mollo competitivo, e come tale darà anche servizi utili alla società nel suo insieme». Il mercato, sottolinea Umber�to Agnelli, si apre in tutte le sue parti, Pa anche l'esempio del�l'energia e ciò alimenta subito le domande su un possibile interesse del gruppo. «Non ci sono progetti e stata la rispo�sta ma non bisogna mai dire mai». Simile la linea sul fronte veicoli pesanti, anche questi oggetto di attenzione per un possibile sviluppo. «Qui siamo in una posizione ha dotto Giovanni Agnelli con volumi e dimensioni che ci permettono benissimo di vivere da soli. Naturalmente Volvo-Henau 11 rappresenta un gruppo concor�rente notevole, come del resto avviene da sempre per Merce�des. Se la Fiat avrà I opportuni�tà di legare l'iveuo con altri, lo farà, Non c'è nulla in cucina. Ma siamo fiduciosi elio un gior�no qualcosa potrebbe succede�re». Tutto questo movimento po�trebbe tonificare i corsidei titoli Ifi e Fiat che gli azionisti lamentano poco sostenuti, Gio vanni Agnelli non è d'accordo ed invita a fare il paragone con gli altri gruppi per vedere che il valóre «è superiore alla media: la Daimler-benz da quando hu fatto l'accordo con Chrysler ha perso il 50uzi.; la Volkswagen, nell'ultimo anno, ha lasciato sul campo circa un quinto. Pre�scindendo da Renault e Cilroen che sono le uniche due aziende che hanno fatto bene quest'un�no, quasi tulle le fabbriche di automobili, non sono cresciute come valore». Si termina con i conti. L'as�semblea degli azionisti dell'Iti che in sede straordinaria ha approvato la modifica dello sta�tuto per agevolare i lavori as�sembleari, e la fusione per incor�porazione della controllata Carfin ha, in sede ordinaria, approvato il bilancio '99 chiuso con un utile netto della capo�gruppo di 266,4 milioni di euro (71,4 milioni di euro nel '98). Per l'anno in corso il bilancio lascia ben sperare: «Si ritiene che il risultato 2000 potrà esse�re superiore a quello dell'eserci�zio 1999». Il dividendo potreb�be crescere di conseguenza. Quello approvato ieri, intanto, sarà incassabile dal 13 luglio. Umberto Agnelli punta sulle Tic «La telefonia è un settore chiave in grande crescita. Nell'insieme darà servìzi utili alla società» Galateri: «Atlanet ha ottime prospettive. L'abbiamo fatta perché c'erano le basi interne»

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