Fresco e Cantarella: «Gm? E' tutto ok, nessun taglio» di Francesco Manacorda

Fresco e Cantarella: «Gm? E' tutto ok, nessun taglio» Fresco e Cantarella: «Gm? E' tutto ok, nessun taglio» Francesco Manacorda Inviato a BRESCIA L'alleanza Fiat-General Mo�tors? «E' un nuovo paradigma che può segnare la strada anche per altri», dice l'amministratore delegato dol gruppo Fiat Paolo Cantarella. Sul Lago di Garda, al seminario organizzato dalla Gm, si incontrano i vertici del gruppo italiano e di quello ame�ricano per sviscerare davanti a giornalisti ed analisti finanziari l'intesa Torino-Detroit. Saluti e battute tra il presidente di Gm Jack Smith e quello di Fiat Paolo Fresco, che commenta; «Tra di noi è ancora una luna di miele, ogni giorno che passa è meglio dell'altro e ogni giorno troviamo opportunità nuove, le proiezioni sui risparmi sono maggiori di quanto pensassimo all'inizio». Dall'ulto del suo nietro e novanta anche Ride Wbgoner, il numero uno di Detroit parla di «stima sempre maggio�re per i vertici della Fiat». L'intesa, del resto, è a un passo dalla partenza: a metà del mese prossimo verranno conclu�se le due joint-ventures pariteti�che che lavoreranno per i due gruppi in Europa e America Latina, restano solo da annun�ciare i nomi di chi le guiderà. «Quella relativa a motori e tra�smissioni avrà sede a Torino spiega Cantarella mentre quel�la porgli acquisti sarà in Germa�nia, a Russolshoim», ma i due centri decisionali non significhe�ranno cambi di stabilimenti né esodi di dipendenti da un Paese all'allro,Proprio ieri la Gm, che sta avendo discreti problemi con i sindacati tedeschi, ha an�nunciato la creazione di un forum con i dipendenti Opel per assicurarne una «passaggio sen�za problemi» alle due società comuni. Il «nuovo paradigma» di cui parlano Fresco e Cantarella è appunto l'alleanza per tagliare i costi tra due gruppi che pur vincolati da uno scambio aziona�rio resteranno concorrenti su molti mercati, l'Europa prima di tutto. Una situazione che consente spiega Fresco «di avere VWVa dei vantaggi di una fusione senza i problemi di una fusione, cioè il rischio di coloniz�zazione e il tempo e la difficoltà solitamente necessari per inte�grare due società che si fondo�no». «L'alleanza spiega Cantarel�la coprirà appunto VWVo dei costi di produzione, ma questo non carabierà la concorrenza tra di noi». E Wagoner smorza i toni di un potenziale conflitto rivolgendosi a un nemico comu�ne: «Su mercati come quello brasiliano la concorrenza forte viene dai giapponesi, il taglio dei costi aiuterà entrambi i nostri gruppi». Che l'alleanza non abbia rischi di «cannibalizzazione» tra prodotti Fiat e Gm come invece ipotizza qualche analista lo spiega anche il iresìdentc e amministratore deegato di Fiat Auto Roberto Testore: «Mettendo insieme le atti�vità nostre e di Gm oggi produ�ciamo circa 5 milioni di motori e 5 milioni di cambi l'anno. Con le joint-ventures questa cifra non Gambiera, anzi spero che aumen�ti». Una previsione che esclude anche tagli all'occupazione. «Non ci saranno tagli dice Testore ma probabilmente nei prossimi anni dovremo focaliz�zarci su come distribuire il lavo�ro nelle diverse fabbriche». Per ora, dunque, si lavora sui tagli ai costi, «Il futuro è assoluta�mente stabile dice Testore tutto quello che accadrà sarà in più», sia dal punto di vista dell'estensione geografica del�l'alleanza, sia su eventuali piat�taforme comuni per lo sviluppo di nuovi modelli. Anche le stime Gm, del resto, sembrano esclu�dere i rischi di una concorrenza che dissangui i due alleati: a Detroit vedono il mercato mon�diale crescere del 20'H) circa nel prossimo decennio e la Gm assie�me alla sua «rete» di alleati oltre a Fiat ci sono Isuzu, Suzuki e Fuji conta di passare su questo mercato dal 2494 al 2894. Paolo Fresca e Paolo Cantarella. Sopra, Giovanni e Umberto Agnelli

Luoghi citati: America Latina, Brescia, Detroit, Europa, Torino