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Donne in cerca di guai, «più che alla Rai» Sul set dell'ultima fiction Mediaset: ragazze di ogni età che si fronteggiano, litigano, si amano Donne in cerca di guai, «più che alla Rai» Stefania Sandrelli: «Certi temi la tv di Stato non li avrebbe trattati» Simonetta Robiony ROMA Stefani Sandrelli è una vedova con figli alla quale il marito ha lascialo solo guai finanziari e sentinientali: |M;r uscirne decide di aprire un salone di bellezza che |Missa garantirle una esisten�za tranquilla. Giuliana De Sic è l'avversaria, proprietaria del negozio concorrente, una perfida figura femminile por lu (piale ironia solo il dio denaro e il sesso che se no può ricavare. Eva Gri�maldi e una ragazza dal passalo oscuro o misterioso dal quale, a fatica, riuscirà a uscire. Nicole Griinaudo ò una adolescente che fa In manicure: innamorata di un coetaneo patisce i dilemmi della sua età. Lunetta Savino, In Colli�na di oDn modico in famiglia», ò la moglie tradita di un mucollnio che ha fatto un sacco di soldi nonché la madre sbeffeggiuta di duo figli che la ilisprozzano: si libererà entrando in società nel negozio della Sandrelli, Nancy Hnlli, ex mantenuta del macella�io marito di Lunetta Savino, tro�va il capitale necessario por av�viare l'impresa ricattando ramante abbandonalo. Virno lisi ò una contessa che fu il bollo e il cattivo tempo nella piccola comunità cho ruota intorno a lei. Antonella Ponziani è la commer�cialista cho aiuta la Sandrelli ad avviare l'impresa: sognatrico o romanticn tontorà, senza riuscir�ci, di metter su famiglia con un amico gay. Toroza Zmickova, quella di «Vesnn va veloce», è una straniera rimasta incinta senza volerlo. Caterina Vèrteva, sposala con un assessore comu�nale, e una persona raggelata nei sentimenti: troverà lo sua strada grazio all'amore improvviso per una radazza più giovano. Si gira «Il bollo delle donne», 12 episodi da 100 minuti prodotti da Alberto Tarallo por Mediatrade, in onda l'anno che viene, in primavera o in autunno: mille storio al femminile scritte da un gruppo di sceneggiatori capeggia�ti da Teo Losito e dirette da Maurizio Ponzi, con la collabora�zione di Giovanni Soldati o Luigi Parisi. Estorni ad Orvieto, intorni alla Do Paoliis dove è stalo rico�struita la piazza di un paese con In chiesa, una pnsticcena-bar, un fioraio, una bancarella di cerami�che, più il mitico salone di bellez�za che sfoggia l'insegna «Il bello dolio donne». Se non e «Commes�so», successo della passala stagio�no cho la Rai intendo replicare, è «Commessissime» perché qua le donne sono ancora più numerose e sfaccettate. Maurizio Costanzo, gran capo di Mcdiatrade, non ci sta al so�spetto d'aver copiato la concor�renza. «E Padre Pio?», repUca, «La Rai non no sta girando un altro con Placido dopo il nostro con CasteUitto? La fiction questo ò; copiare la vita. E la vita è fatta anche di donno cho lavorami noi negozi, oltre cho di poliziotti, medici e avvocati». Si citano nobi�li ascendenze. Almodóvar di «Donne sull'orlo di una crisi di nervi», Cukor di «Donne», Monicelli di «Speriamo che sia femmi�na». Di certo, dicono in coro lutto, compresa la Brilli e la Vcrtova protagoniste a suo tempo di «Commesse», la sceneggia�tura ò ottima e offre personaggi a tutto tondo cho il cinema raramonto, oggi più ancora che ieri, può dare. A differenza di «Com�mosso», però, qua si osa di più: c'è mono buonismo, meno accon�discendenza, meno miele. Stefania Sandrelli sostiene che la Rai una storia come que�sta, con tante donno che tradisco�no e sono tradite, s'arrabbattano por trovare soldi o raccomanda�zioni, faticano a mettere insieme il lavoro e la casa, non l'avrebbe mai fatta. Come in «Commesse», anche qui uno dei protagonisti è gay, ma, sfidando le regole non scritto della morale comune, qui viene raccontata perfino una pas�sione lesbica, tema finora non toccato dalla fiction nostrana. «E' perché l'abbiamo ambientato in provincia spiega sornione Costanzo e dopo il bellissimo film di Germi "Signore e signori' noi italiani pensiamo che la pro�vincia sia più peccaminosa». Tutte vanno dal parrucchiere: Nancy Brilli è un'ex mantenuta, Virna Lisi una dittatrice