Russia, trionfa la Chiesa sbiadisce la fede

Russia, trionfa la Chiesa sbiadisce la fede Tornano gii ori e la solennità nei templi ortodossi: ma il culto è confuso, smarrito, superstizioso Russia, trionfa la Chiesa sbiadisce la fede AnnaZafesova MOSCA «Mi NOGAJA leu», lunghi anni ad Alexij II. I canti del coro si intrecciano sotto le volte fresche di pittura della cattedrale del Cristo Redentore. Mil�le anni dopo che il principe russo Vladimiro ha scelto il rito bizantino come particolarmente scenografico, la liturgia rimane arcaica e abba�gliante: le vesti per il patriarca, le mi�tre, i candelabri, le lampade, le icone, tutto riluce d'oro, vero o finto che sia. Il patriarca Alexij II lui appena festeggiato i 10 an�ni della sua intro�nizzazione, cele�brandolo per la pri�ma volta nell'appena ultimata catte�drale del Redento�re, regalo del pote�re secolare. Una sor�ta di consacrazio�ne, l'apice di 10 an�ni di regno, in cui il numero delle chie�se ortodosse si è quintuplicalo e la più imponente e sontuosa è il Redentore, con la sua cupola a cipolla d'oro rosso e le enormi lapidi di marmo che elenca�no tra i donatori tutte le società e le banche d�qualche rilievo. Ma anche un'occasione per riac�cendere le polemiche, dopo la timi�da apertura al Vaticano e d mancato invito al Papa a visitare la Russia. Contemporaneamente alle celebra�zioni del patriarca, a cento metri, sotto il Cremlino, si svolgeva un corteo di protestanti. Un altro inedi�to: finora le autorità non hanno mai consentito agli «eretici» di sfilare nel centro. Il gesto ecumenico però non ha avuto molto successo: «Chi sono quelli che cantano e ridono? Preti? Ma dai!», commentavano i passanti ortodossi abituati alla stati�ca serietà del loro clero. 1 In 10 anni l'Urss dell'ateismo di Stato è diventata la Russia dove criticare la Chiesa è di cattivo gusto e dichiarare di non credere in Dio nuoce alla reputazione più che'ammettere tendenze omicide. Tutti si proclamano credenti, Putin e boss mafiosi, comunisti e giovani con l'America in testa. In 10 anni Alexij li ha costruito una Chiesa imponen�te, di cui la cattedrale del Redentore è il simbolo più visibile e significati�vo. Eretta a tempi record tra polemi�che architettoniche e sospetti di truffe milionarie sugli appalti, la nuova cattedrale di Mosca è stata consacrata appena qualche mese fa. Spaziosa e lumino�sa, è un incrocio tra l'estetica barocca della metropolita�na staliniana e il «lusso» dei nouveau riches degli An�ni '90: fregi, colon�ne, marmi e pitture dorate, tutto lucido e nuovo di zecca. L'idea iniziale di re�staurare tale e qua�le la cattedrale ab�battuta con la dina�mite nel 1930, sa�nando una ferita storica, è stata ab�bandonata. Invece dei mosaici di Urinilov sulle pareti tronnRggiano ora affre�schi piatti e didatti�ci che fanno pensa�re a un Vangelo per bambini. Doveva diventare il monumento alla rinascita religiosa della santa Russia. Ma perfino la domenica attira più turisti giapponesi che fedeli. Alla messa del mattino nella chiesa inferiore i credenti sono una cinquantina: quasi tutte donne di mezz'età, tutte con il foulard in testa che le fa sembrare umili conta�dine, golfini e sandali d'annata, a farsi il segno della croce in ordine sparso. Secondo i sociologa, sono questi i fedeli tipici della Chiesa di Mosca: due terzi sono donne di città di 50-60 anni, istruzione media o lau�rea, impiegale all'epoca sovietica e ridotte quasi alla miseria dal capita�lismo. Sono le vittime della r^irma, che vengono in chiesa a cKdere consolazione e protezione ''Come Liudmila Ivanovna, cuoca di 64 anni, che si fa strada verso le icone con una candela in pugno, esita un attimo i canoni sui santi da pregare per i diversi casi della vita sono compheati e poi con decisione la ]iazza davanti alla madonna: «Con ei non si sbaglia, pregherà per i miei figliaBattezzata da piccola, clandesti�namente, Liudmila Ivanovna è ritor�nata alla fede quando Gorbaciov ha smesso di perseguitarla. Non le pia�ce il patriarca «Si è costruito un tunnel tutto per lui per arrivare alla sua dacia a Peredelkino, con noi altri tutti inchiodati negli ingorghi» e diffida dei pope, «ladri e ubriaco�ni». Ma venera la Chiesa come istitu�zióne, e si inalbera a sentire parlare dei cattolici e «di tutte queste sette» che per lei comprendono protestan�ti e vecchi credenti. Una fede confusa, smarrita e superstiziosa, come per la maggio�ranza dei neoconvertiti. Come per Putin, che a Natale è entrato in chiesa a passo di marcia e" solo dopo si è accorto che c'era qualcosa che non andava, è tomaio alla porta e lentamente, cautamente si è fatto il segno della croce. Oggi, dopo un corso accelerato dai creatori di im�magine, bacia disinvoltamente ico�ne e viene presentalo come pio e ftÉniÉ Ma a'1 patriarcato temono di Bla posizione di religione di m mWmtùn ha cnncellaieitpaafa*gio sul primato dell'ortodossia dal tf sto delfc dottrina sulla sicurezza dolio Stw, non ha voluto essere bonedettmlB Alexij 11 durante la sua investitura ed è mancato alla messa per la «sottomissione della Cecenia» officiata dal patriarca. Per Putin, con il suo background sovietico, lo scetticismo nei confron�ti del clero è nel Dna, come per Liudmila Ivanovna. Che segue i riti, ma fa strappi al digiuno prepasqua�le: «Non puoi campare di sole verdu�re, non è mangiare vero, ogni tanto un pezzo di carne ci vuole», dice come una che ha passato la vita a cucinare, e comincia a snocciolare ricette. A Pasqua insieme a milioni di russi Va al cimitero e la^ciji sulla tomba del marito uova tinte in buccia di cipolla e vodka: un festino per il defunto, i passeri del campo�santo e i mendicanti che verranno a raccogliere tutto. Un rito vagamen�te pagano, che la Chiesa cerca di rimuovere. Ma non c'v^ente da fare: milioni di sovietici erano abi�tuati a festeggiare in questa manie�ra clandestina la Pasqua, e la tradi�zione e ormai più radicata delle regole del Patriarcato. Questo è il fedele postsovietico, il più difficile da cristianizzare secondo Jakov Krotov. storico e teologo ecumenista (sito internet www.members.xoom. com/krotovl, convinto che la «rina�scita religiosa» è finita subito dopo essere cominciata: «La metà della popolazione si identifica nell'orto�dossia in quanto si identificano co�me russi, ma solo il 3 per cento sono autentici vozerkovlionnye, gente che vive con e dentro la Chiesa». Si assiste anzi, a una riduzione del gregge: a Mosca, la città più devota, la liturgia pasquale ha attira�to solo 130 mila fedeli, l'i . della popolazione, quasi 70 mila in meno ji precedenti. Un rituale ade ùi paleoslavo e gli L attorno al pa�io generato un minisdbrvatori scelgono chiese ortodosse alternative, il clero libera�le si allontana e molti laici preferi�scono la semplicità dei pastori prole stanti, il misticismo orientale o le sette. La barca guidata da Alexij II ondeggia tra spinte rifomialrici e oscurantismo, e cerca di far quadra�re il bilancio: metà delle finanze della chiesa vengono dallo Slato e metà da fondazioni cattoliche almerane. Ciò non impedisce al pairiarcalo una crociata contro il «proseliti�smo», soprallullo dei cattolici. Gli ortodossi reclamano il loro «diritlo» sulle anime di lutti i russi. Una Chiesa nazionalista, xenofoba e mili�tarista, di cui l'astro nascente e Dimitrij Medvedev, sacerdote alla Madonna di Kazan, la chiesa del ministero dell'Interno, inaugurala 5 giorni fa dal presidente. Padre Dimi�trij, ex magistrato, e compagno d'università di Putin e considera la sua presidenza come «grazia divi�na»: «E' pericoloso giocare alla de�mocrazia in Russia». U parroco della «Madonna dei poliziotti», come è già stata soprannominata, difende la guerra in Cecenia e prega per Putin: «Ha lavoralo nel Kgb, già questo mostra che è l'uomo giusto» Un'as�soluzione totale per una Chiesa do�ve metà dei vescovi ha collaboralo con la polizia polidca comunista. Krotov sorride: «La Chiesa attira i malati, è nonnaie. E' lo specchio della noitra società, ancora incerta se scegliere la libertà o la sicurezza. Un giorno guariranno». za(esovafi)orc..'u Da Putin ai mafiosi, alle donne in miseria-. tutti ormai si dichiarano credenti Il patriarca è sempre più potente e rispettato, il clero pecca di xenofobia e nazionalismo ■1 m Il 75 per cento dei credenti si è convertito dopò il 1988, anno in cui Gorbaciov libera! izio le Chiesa. Prima deir88 i credenti erano I milione (tu 260 milioni di abitanti dell'ex Urss); oggi 1 battezzati sono almeno 40 milioni su 1.40 milioni di russi della Federazione. Prima dell'dd le chiese erano 5000 (Ucraina esclusa); oggi sono 25 mila; i monasteri erano 10; oggi. 264. Il TO4^ dei russi dichiara di avere fiducia nelle istituzioni della Chiesa; l'eserciio è ci 50,Ki; il governo, appena al 20,Ki. Il fedele medio è la donna di città. 50-6? anni, licenza media o laurea, ex impiegata, oggi in povertà. A! secondo posto ci sono i giovani di 20-30 anni, in prevalenza maschi di buon livello culturale Una cerimonia a Mosca: il patriarca Alexij II ha festeggiato dieci anni «di regno», duroni. U quale le chiese ortodosse sono quintuplicate