Decolla il SuperAirbus europeo

Decolla il SuperAirbus europeo Sfida al progetto d�un nuovo mega-jumbo della Boeing Decolla il SuperAirbus europeo Nel consorzio anche Finmeccanica Ugo Bellone MILANO La sfida europea al monopolio Usa nei superjumbo decollerà in settimana. Dopo tante discussio�ni e qualche falsa partenza, en�tro la settimana i partner di Airbus hanno finalmente trovato l'accordo sulla trasformazione del consorzio in società per azio�ni e, in parallelo, superato le difficoltà organizzative sul pro�getto A3XX, ovvero la produzio�ne di un gigante dei cieli a tre piani, capace di trasportare 555 passeggeri in condizioni di comfort da fantascienza, a giudi�care dalle prime anticipazioni (ci sarà pure la palestra...). Entro pochi giorni, ha rivelato Jean-Louis Gergorin, alto diri�gente del gruppo Lagardère (azio�nista di riferimento della france�se Aerospace), verrà dato il via alla «Airbus Integrated», all'SCM) controllata dai tre partners (la stessa Aerospace, la tedesca Dasa e gli spagnoli di Casa) che hanno fatto confluire le loro attività nella difesa nella holding Eads (i cui titoli saranno offerti in una gigantesca opv a livello europeo il prossimo 10 luglio) e al 20'Vó dalla britannica Bae Sy�stems. Presto, però, la quota del partner inglese si ridurrà mentre nel capitale farà il suo ingresso, ha confermato Gergorin, la Finmeccanica con una partecipa�zione del 5aZri. Oltre ai problemi societari, complicati dalla trattativa con il partner Bae, sembra�no inoltre in dirittura d'arrivo i complessi nodi industriali e com�merciali. Finora, infatti, il consorzio Airbus ha funzionato con l'assembleaggio di parti prodotte dai singoli partners nazionali. Ora, invece, s'impone un salto di qua�lità con la creazione di una singola spa, capace di esprimere un solo management sovranazionale a sua volta in grado di prendere decisioni industriali con l'obiettivo del profitto (Eads, quotata in Borsa, investirà 10,5 miliardi di dollari nel progetto) più che della ripartizione del lavoro tra i singoli Paesi coinvol�ti. Non stupiscono, in questa chiave, le difficoltà del progetto, a partire dalla scelta del a fabbri�ca principale. Sembra probabile che la spunti Tolone, centro del�l'aeronautica francese, dove do�vrebbe veder la luce, nel 2005, il primo esemplare dell'A3XX. Con questo gioiello da almeno 200 milioni di dollari ad esempla�re (più di 400 miliardi di lire) la Airbus Integrated intende sfida�re il monopolio del 747 dell'ame�ricana Boeing per la conquista di un mercato che. nei prossimi 20 anni, potrebbe assorbire 1.500 pozzi. In lutto, più di 600 mila miliardi di lire ai valori annali. Una sfida economica e tecnologi�ca che l'Europa, dopo il sorpasso ai danni di Boeing dell'Air 42, porta in un settore ove gli ameri�cani finora godevano di una posi�zione di monopolio. Com'era pre�vedibile, però, il gigante di Seatt�le (il primo esportatore dell'indu�stria Usa, anche ai tempi della new economy) ha già reagito. Per prima cosa Boeing, per anni scet�tica sulle prospettive di mercato per un nuovo superjumbo, ha annuncialo l'avvio di un proget�to per il 747-X (o 777), ovvero una versione allungata dell'at�tuale 747, capace di trasportare fino a 500 passeggeri. Si tratta, in realtà, di un semplice «reslyling» che comporterà investi�menti per poco più di 4 miliardi di dollari (meno della metà de! colosso europeo) ma cho potreb�be entrare in produzione prima del prototipo europeo e occupare preziosi spazi in un mercato che, secondo le previsioni americani, non assorbirà nei prossimi decen�ni più di 3-400 esemplari. La seconda mossa Usa è stata la missione francese, all'inizio di giugno, di Phil Condii, il numero uno di Boeing, che è venuto a spiegare in Europa alle compa�gnie aeree (prima fra ttulte Air Franco) i presunti problemi di sicurezza e di economicità dell'AS XX. Infine, si annuncia battaglia grossa sugli aiuti di Stalo che, a delta degli Usa, favorirebbero il piano europeo. Ma, assicurano gli americani, alla fine prevarrà la strategia della mano tesa; Boeing, dicono, dimostrerà di essere una vera azienda mondia�le che acquista tra il 30 il 500o dei suoi componenti in Europa. Ma anche Airbus vanta un analogo shopping in Usa.

Persone citate: Eads, Finmeccanica Ugo Bellone

Luoghi citati: Europa, Milano, Tolone, Usa