Attesa per l'Opec, il petrolio scende

Attesa per l'Opec, il petrolio scende Il greggio sotto i 31 dollari a New York, domani il vertice dei Paesi produttori. Agip e gestori tornano al dialogo Attesa per l'Opec, il petrolio scende La super è ai massimi da 15 anni: 2260 lire ROMA Il prezzo della benzina segna un nuovo record, però sui mer�cati internazionali si diffonde l'aspettativa che il greggio cale�rà. Ieri nei distributori Api si sono toccate lo 2200 lire al litro per la super, 2175 per la verde. Al livello più baso restano inve(i! Agip-Ip e Tamoil, con 2245. In termini reali, ossia di potere d'acquisto della lira, siamo al livello del 1985, prima del gran�de crollo dei prezzi del greggio nel 1986. Se ci si vuole consola�re, dal '74 ad allora l'avevamo pagata d�più. Da mesi gli esporti predicono che cosi non durerà, eppure i ribassi non arrivano. Né ó servito molto fin e ni il recupero dell'euro sul i ollaro. Qualcosa di più sul luturo lo si saprà dalla riunione dell'Opec, l'associazione di quasi tutti i grandi Paesi produttori, domani a Vienna; si prospetta un aumento della troduzione, ma non è coito e i (pianto e soprattutto non è chiaro quan�to inciderà sui mercati, domina�ti da l'orzo speculative. Non i; coito un problema solo italiano quello della benzina cara; an�che negli Stali Militi ci si prooc�cupa, oenché in alcune aree il prezzo alla pompa sia la metà di quelli correnti in Europa; il record toccato in questi giorni ó di circa 1300 lire al litro (2,5 dollari al gallono) nello Monta�gne Roccioso. Nell'attesa della riunione di Vienna, sui mercati il greggio è andato ieri al ribasso: lino a 31 dollari a barili.por la (piatita "Wti" al Nymex di New York, -45 centesimi per il "Bront* che à sceso a 27,00 dollari. Gli analisti sembrano convinti che l'Opec deciderà di aumentare la produzione 0 che un olTelot sui prezzi ci sarà. Secondo �dati del segretariato Opec, la settimana scorsa un barile ora costato in media 29,52 dollari, rispetto a 28,23 dollari della settimana procedente. Lo me�dia mensile i1; stata invece a maggio di 2(i,94 dollari, ad aprile di 22,93 dollari o a marzo di 26,71 dollari. ('ili undici inombri (Ioli' Opec, cho controllano il 3596 ( olla produzione mondiale (ma a cui si allineano in questa fase diver�si altri importanti Paesi), si riuniranno domani nella capita�le austriaca per una conferenza straordinaria incaricata di esa�minare lo conseguenze dell' incromento della produzione di 1,65 milioni di barili al giorno, deciso il 28 marzo scorso. Allo�ra i produttori si erano proposti di non far oscillare 1 prezzi sopra i 28 dollari, por non creare troppe tensioni 0 opr non stimolare eccesivamente l'apertura di nuovi giacimenti. I.a maggior parto dogli anali�sti e dogli operatori si dicono certi che l'Opec deciderà di aumentare la sua produzione almeno di 500 mila barili al giorno. Troppo pochi per incide�re, sostiene 1 amministratore delegato dlel'Kni Vittorio Min calo; parecchi esporti stimano che solo un milione di barili al giorno potrebbe porre fine allo impennate del prezzo. L'attua�lo presidente dell' Opec, il ve�nezuelano Ali Hodriguez, ha dichiaralo cho «se sarà necessa�rio la produzione sarà incre�mentala»; ma por lui i rialzi dello ultimo settimane sono «un problema di speculazione più che di produzione». E' fiducioso il vicepresiden�te della Confindustria Nicola Tognana: «visto che il dollaro sta già flettendo e il petrolio dovrebbe flettere nell'arco dei prossimi mesi, la bolla specula�tiva dell'inflazione dovrebbe chiudersi in estale». Riprende intanto il dialogo tra ( stori. compagnie petrolifere e geiri. Ieri 1 rappresentanti dei benzinai sono infatti tornali a sedersi intorno ad un tavolo di confronto con l'Agip Petroli, l'unica compagnia che si è resa finora disponibile alla trattati�va dopo la sentenza Antitrust; si è trattato di un incontro «interlocutorio». La compagnia avrebbe espresso l'esigenza di rispettare le decisioni ueirAntitrust e avviare una metodolo�gia di confronto che superi il modello delle intese sottoscrit�te negli anni scorsi e riveda gli accordi sottoscritti dal 1996 alla fine del 1999. I benzinai invece respingono queste modi�fiche, specie riguardo ai loro margini di guadagno. Ir.rl \ PREZZI FERMI IN EUROLANDIA umento annuale più forte in Irlanda (5,1 «fc), Spagna azife) e Lussemburao 0.,SPh). ello più basso in Gran Bretagna (O.S")!»), Svezia (1 ^l e Germania (1 .Sii). maggio 2000/1999 maggio/aprile 2000 P2.4 O Belgio Germania » Spagna U Francia i Irlanda li 9 Lussemburgo C. ^ Olanda S Austria 3 Portogallo Jt Finlandia uj Danimarca è Grecia S Gran Bretagnat3 0,5 'à Svezia LZU 1,3 ^ Euro 11 j " P 1,9 f Uè 15 i "H 1.7

Persone citate: Nicola Tognana