Atene celebra ingresso nell'euro

Atene celebra ingresso nell'euro Atene celebra ingresso nell'euro Il primo ministro Simitis lo annuncia in tv Minas Minassian ATENE Giornata festosa quella di ien per il mondo politico greco, soprattut�to per chi ha governato il Paese negli ultimi quattro anni e mezzo. Al vertice europeo convocato a Santa Maria di Feira, in Portogal�lo, è stato solennemente sancito il raggiungimento di un traguardo che il pnmo ministro Costas Simi�tis aveva ripetutamente descritto quale obiettivo strategico princi�pale della Grecia: l'ammissione anale dodicesimo membro in quel1 Unione Monetaria di cui si presu�me, almeno ad Atene, che debba costituire il «nucleo decisionale» il cui parere avrà peso proponde�rante nella futura evoluzione del�la Comunità. Il felice epilogo era già noto da tempo. Fin da questa primavera, infatti, i conti greci erano passali al vagUo delle varie istituzioni europee. La Banca centrale dap�prima e poi, man mano, la Com�missione di Bruxelles ed infine l'Ecofin, il convegno periodico dei ministri dell'economia e della fi�nanza, avevano dato il via libera all'adesione. Ma qualche scettici�smo dell'ultima ora, coltivato in qualche ambiente dell'opposizio�ne, ha spinto Simitis ad apparire compiaciuto sui teleschermi della sera per confermare il successo dell'operazione a lungo covata. Un successo pagato con parecchi sacrifici, soprattutto da parte delle classi meno agiate, sul cui tenore di vita ha inciso di più la riduzione della spesa statale. Per comprendere la portala dello sfor�zo compiuto in questo quadrien�nio basta considerare che il defi�cit di bilancio è sceso dall' 11^ di fine '95 all' 1 .S1*, dell'anno scorso, ampiamente al di sotto dei para�metri di Maastricht. Nel medesi�mo periodo il debito pubblico veniva portato dal 11 r-;. del pil al lOS1*, mentre anche l'inflazione, che era stata una specie di cavallo di battaglia delle allegre ammini�strazioni del periodo successivo ai colonnelli, veniva finalmente domata. Dal !-v ... ereditalo agli inizi del 1996, alla fine del '99 s�registrava finalmente un 2,4"^, accettabile dalla Comunità, an�che se di recente risalita al 2,7'*) sotto la spinta congiunta del carodollaro e del caro-petrolio. «Stale attenti, l'entrata nel�l'Unione Monetaria non è una panacea ha avvertito il Capo del governo greco -, ma solo un recin�to sicuro entro il quale dobbiamo portare a termine tutte le necessa�rie riforme strutturali per rende�re la nostra economia competiti�va intemazionalmente». Per rifor�me si intende naturalmente lo snellimento di una burocrazia gonfiata dai ripetuti interventi polìtici del passato, nonché il risanamento attraverso privatiz�zazioni e cessioni di pacchetti azionari d�alcune decine di car�rozzoni statali che, nell'ultimo quarto di secolo, sono stali all'ori�gine di feroci interessi corporativi con relativo strascico di ineffi�cienza e di spreco di denaro pubblico. Il male comune, insom�ma, di lutti i socialismi demagogicamente inlerpretati. «Ma d'ora in poi ci sarà un nuovo sforzo espansivo del pro�dotto lordo» ha aggiunto il mini�stro dell'Economia, Jannos Papantoniou. Un'espansione che do�vrebbe essere incoraggiata anche dal progressivo adeguamento dei tassi bancari alla media europea. Già si preannuncia per questa settimana un calo di almeno cin�que punti percentuali. La Grecia sa per abbandonare le dracme

Persone citate: Costas Simi, Feira, Minas Minassian, Simitis

Luoghi citati: Atene, Bruxelles, Grecia