Addio Catella, una vita tra aerei, sport e politica
Addio Catella, una vita tra aerei, sport e politica Addio Catella, una vita tra aerei, sport e politica E' morto a 90 anni Vexpresidente dellajuventus Giuseppe Sangiorgjo TORINO È morto a 90 anni Vittore Catella, dopo aver vìssuto tra aerei, sport e politica. Li aveva compiuti due giorni fa. «Eravamo riusciti a festeggiare il compleanno rac�contala figlia Cetina anche se da mi mese papà non stava bene. Ma la sua mente era lucida ed era felice in mezzo a tutti noi». Da alcuni giorni, l'ex presidente del�la Juventus (lo fu dal 1962 al 1971) era ricoverato in ospedale, dove le sue condizioni s�sono aggravate la scorsa notte. I fune�rali si svolgeranno marted�nella chiesa torinese della Crocetta. Nato aTrivero Biellese il 15 giugno del 1910, frequentò il d'Azeglio, dove nel 1926 fondò il gruppo sportivo dell'Istituto, di�mostrando doti organizzative che divennero il leit-motiv della sua esistenza. Ingegnere areonautìco, con laurea al Politecnico d�Torino, dal 1933, pilota e collau�datore di aerei per l'esercito (con�segu�il grado di alto ufficiale), la Piaggio e l'Aeronautica d'ItaliaFiat, per la quale, «provò» il pri�mo aereo a reazione italiano, pro�gettato dall'ingegner Gabrielli. Grande appassionato di sport, oltre a ricoprire la carica di presi�dente della Juventus, fu presiden�te del Coni piemontese e dirigen�te del Comitato a Uvello naziona�le. Ma, al di là del calcio, si distinse in altre discipline: nell'at�letica, nell'hockey su ghiaccio, nel rugby, nel bob a due (fece parte della nazionale del 1933) oltre che, naturobnente, nel volo in generale compreso quello a vela. Il suo cuore, tuttavia, «batteva bianco-nero». Finché ha potato ricordano i famigliari non si è perso una partita della Juventus, ma da tre anni, dopo una frattu�ra, non andava più allo stadio. Oltre alla figlia Cetina aveva un figlio, Giancarlo, morto 12 anni fa, pure lui consigliere della Ju�ventus negli Anni Settanta. Parlamentare del partito liberale è stato presidente del Coni piemontese Decorato con ire medaglie d'ar�gento, due d�bronzo e sei croci al valor militare nelle campagne d'Africa, del Mediterraneo e nella seconda guerra mondiale, militò pure nella formazione partigiana di «Giustizia e libertà». Attiialmente era al vertice dell'associa�zione dei decorati al valor milita�re, «Nasini Azzurro». In questa veste avrebbe dovuto incontrare il 27 giugno il Presidente della Repubblica Ciampi. E stava orga�nizzando un convegno che do�vrebbe svolgersi in autunno a Torino. Vittore Catella, persona polie�drica, era stalo, come ricordano gli amici di tante battaglie (da Zanone ad Altissimo, dall'assesso�re Paolo Peveraro all'ex vicesindaco Giorgio Re) un pilastro del partito liberale». Consigliere co�munale ed assessore alla Viabili�tà e ai Trasponi, fra il '60 e il '63, diede un forte impulso alla sema�forizzazione del capoluogo pie�montese, battendosi per la crea�zione di parcheggi e di sovrappassi, con una visione dei problemi viari della città valida ancor oggi. In quel periodo, sindaco di Tonno era il «mitico» Peyron, che lui, alle celebrazioni per Italia '61, affiancò in rappresentanza della onunicipalità». Eletto deputato, sempre per il pli (di cui fu segretario per tutti gli Anni 60 e per pane dei Settan�ta), restò a Montecitorio per tre legislature e dal 1971 al '74 fu presidente della comraisioneTra�sporti della Camera. Da esporto di volo (consegui il brevetto di pilota nel 1931, poi collaudò 300 prototipi di aereo in olire 5 mila ore di volo) e di t raspolli fu uno degli artefici della realizzazione dell'Aeroporto civile di Caselle. Ma tali e tante sono state le sue attività che diventa dilììcile ricordarle unte. Tra aerei, calcio e impegni vari, Catella trovò il tempo e lo spazio per occuparsi dei giovanissimi nella veste di presidente del Comitato patroci�natore degli scouts laici
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