Un giorno appesi sulla Torre di Pisa

Un giorno appesi sulla Torre di Pisa Un giorno appesi sulla Torre di Pisa Apertura simbolica dopo 10 anni, madrina Carla Fracci Poi si deciderà sul destino del monumento Il minislro Merio Mesi: «Non è detto che ci si debba salire» reportage Vincenzo Tessandori mviiiui a l'ISA ECCOLA, la Torre che ci svola i suoi misteri. V. sono le 19 quando arrivo alla cella cam�panaria accolto da un suono chi.' rintrona Carla l'racci, fragili! o leggera nel suo vestito stile Impe�ro, bianco traforato, coito con le mani che le coprono i timpani. Non c'era mai salila, quassù, e l'occasiono era troppo ghiotta, apertura per privilegiati, e lei so�spira, prima di affrontare lo anti�chi' scale; «Fa un po' panni». Poi, lasso, dico che, si, danzorobbo attorno alle campane e questo luogo incantalo le ricorda Debus�sy e Mendelssohn, Ma si, scherza orinai rinfrancata, «danzare qui attorno facendo deng sulle campa�no e allenti a non volare, alt rimon�ti si la bang». La «madrina)) e rapita, Bumbra una lata che abbia rollo un sortilegio lungo IO anni e la gonio la chiama e l'applaudi!, i ify.i tocca a 70 studonti privilegia�li, salini, dia soltanto (Ino al secon�do anello. C'è la tv, ci fu anche quando la Torre venni! chiusa; .sembra elio qualcuno lo abbia scritto che il suo (li.'Slino passa attraverso la televisione. Quel 7 gonnaio 1990, una domenica di freddo cane, Raflaella Cetra disse di chiuderò il portono verde. K lo obbedirono. Lo cronache ili quel giorno, tutto sommato tristo, ci raccontano cho Bianca Prandelli, parrucchiora di Broscia, fu l'ulti�ma (li 173!) visitatori. Ma arrivo a telocamoro spento e, come si dice, non lece notizia. Ow.i, invoce, 6 lutto uno sgoinltarsl per farsi riprondoro. Anche Nerio Nosi, ministro dei Lavori Pubblici, salo, ma da forfait al secondo anello, «però è un'emo�zione straordinaria, Sono queste cose che ci dicono che siamo nella civiltà». Si vedono p.ia i letti rossi dell'ospedale e delle case di via Santa Maria; lo ha raccontato an�che Antonio Tabucchi, questo in�canto, nell'iiAiiuelo nero»; «Sono terribili le scale di questa torre, ripide e inclinate, a chiocciola, coinè mi budello, e ogni nini vedi dai finoslroni la città sempre più in basso». Ma tornerà la gente a salire, ira un anno, quando il monumento verni riaperto? Nesi ha dello che «la Torre va vista dal basso, non credo sia necessario salire. Il pro�blema fondamentale iier il Paese e per il mondo è la stabilita detta Torre. Insomma, non è necessario cho ci vadano sopra lo persone». Non è una sentenza ma un parere e por Pier Francesco l'acini, opera�io-presidente dell'Opera della Frimaziale e un colpo basso: lui hu f;ia fatto i conti, tanto di perdita con la chiusura, e con la riapertu�ra, tanto di guadagno per l'istillizione che cura i monumenti della Piazza del Miracoli, «Miliardi per�si», ripete e quasi s'indovina la lacrima in fondo ai suoi occhi scuri. L'ingegner Michele .lainiolkowski, presidente del comilatodei 13 sa^;i rimasti al caiiezzale del monumento per tutto que�sto tempo, prende tempo e precisa elio «la cosa non Ò stala ancora discussa, lo sani l'anno prossimo». l''ni un anno, dunque, si compie�ranno i destini. Fra un anno, ripe�tono quelli che hanno lavoralo al consotidainerilo, si riaprirà o, al�meno, il campanili! sarà dichiara�lo stabile. K si l'anno i conti. Mar�cello Arredi, direttore generale del ministero dei Lavori Pubblici, snocciola una serie di spese fatte e da completare: in tutto, 54 miliar�di. «Mezzo Vieri», commenta cini�co qualcuno. E il denaro è servito? La Torre è salva? .Jamiolkowski non ha dubbi; «Resterà immobile per secoli». Per il momento è stata ridotta la pendenza di 14,5 centi�metri, si dovrà arrivare a 42-43. E aggiunge che quando se ne andran�no, loro, i safjtfi, lasceranno una specie di testamento tecnico net (piale si raccomanderà di tenere sotto controllo il monumento, «per almeno 10 anni». Ma non c'è sempre stato questo vento di otti�mismo, son passati giorni, ha ricor�dalo, in cui il vento sembrava soffiare per il verso sbaglialo. li tei, ingegnerò, non ha mai pensato che avrebbe ixiluto esseri; non l'uomo che salvava la Torre ma {(nello che la buttava giù? «No, lino a questo punto, no». Il comitato dei tecnici rassicura: «Sarà immobile per secoli»