«Ci mancava questa», i clienti protestano

«Ci mancava questa», i clienti protestano «Ci mancava questa», i clienti protestano Ipiccoli esercenti esultano: per noi è la salvezza Marco Sartoralli TORINO Il single Antonio Fracasso, in�fermiere ventiseienne, si muo�ve senza incertezze nel super�mercato torinese della perife�ria Sud, quasi in riva al Po, con il cestello vuoto sottobraccio. «Ho appena cominciato il giro tra gh scaffali. Prima cerco le cose di cui ho bisogno, confron�to i prezzi, scelgo. Poi guardo se ci sono offerte speciali, prezzi particolarmente vantag�giosi. Sa com'è, se si può risparmiare qualche cosa,,.». Certo che sappiamo Così, quando l'infermiere single An�tonio Fracasso viene a sapere che prossimamente risparraierà soltanto qualche giro alla ricerca di proaotti «occasionissima da nun perdere» messi in vendita a «prezzi vantaggiosis�simi», posa il cestello e si vede che ci resta male. «Ignoro il motivo del blocco alle offerte particolari dei supermercati, ma mi sembra che alla fine. gira e rigira, ci perdono sem�pre i cittadini. Io non sono di quelli che riempiono la casa di qualsiasi cosa abbia un cartelli�no che dico "comprami, costo poco". Ma certo ne approfitto se ho bisogno di un prodotto e lo trovo decisamente conve�niente». L'annuncio della prossima fine dei supersconti non piace neppure a Letizia e Giorgio Costa, marito e moglie impe�gnati a spingere il carrello nel «consueto rito bi o addirittura trisettimanale della visita ai supermercati». Identico il giu�dizio: «Fine delle superoccasioni? Ma nessuno pensa a chi ha una famiglia? Noi abbiamo due figli. Tare la spesa costa: quando troviamo offerte vera�mente convenienti di prodotti che ci servono ne approfittia�mo. Quelli l�non potevano pensare ad altri problemi?». Non manca comunque chi sdrammatizza, come Giovan�na Strumia, sessantenne che esce dal supermercato reggen�do due sacchetti di plastica dilatati all'inverosimile: tMacchè sconti e offerte prendi questo e quello e paghi l'al�tro... La verità è che una donna di casa come si deve, di quelle di una volta, non si fa fregare da nessuna offerta. Servono anni di esperienza, buon oc�chio, ma alla fine la casalinga capisce se dietro il supersconto si nasconde una fregatura, se si tratta di prodotti di qualità inferiore o se vogliono solo farti comperare una cosa che magari non ti serve neppu�re». La notizia che non va giù agli aficionados dell'ipermerca�to fa un altro effetto a trecento metri di distanza, in zona traf�ficata e decisamente abitata. Dodici anni fa Tersilla Graverò ha rilevato un piccolo negozio di alimentari: «E' uno scherzo? Davvero? Finalmente, era ora, sono felicissima», esulta dietro il bancone. «Allora qualcuno pensa anche a noi, che siamo i più piccoli e rischiamo di fini�re stritolati. Quando ho comin�ciato a lavorare qui, quel gigan�te c'era già. Sono sopravvissu�ta perché i miei clienti preferi�scono fare due chiacchiero con me, parlare del più e del meno, comperare il latte e sapere che se hanno dimenticato il porta�foglio possono passare il gior�no dopo. Noi offriamo questi servizi, non super ribassi». Fio�rella Tedesco, cliente fedele con sacchettino del pane in mano, annuisce: «Io cerco sem�pre le offerte nei supermerca�ti. Ne approfitto quando trovo prodotti che mi servono e sono di una buona marca. Peccato. Comunque il pane lo compero solo qui». Indifferente a tutto Debora Lucerna, che affetta prosciutto nel negozio di ali�mentari poco più in là e com�menta: «Sconti o non sconti, non cambia nulla. Il cliente lo tieni se sei bravo. E poi, nessu�no ha mai impedito a noi piccoli di fare grandi riduzioni e offerte speciali per catturare i clienti. Non lo sa nessuno?».

Persone citate: Antonio Fracasso, Giorgio Costa, Strumia

Luoghi citati: Torino