E il Polo fa «autocritica» di Gigi Padovani

E il Polo fa «autocritica» IL LEADER DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI: «ABBIAMO RAGGIUNTO TUTTI GLI OBIETTIVI» E il Polo fa «autocritica» Ghigo: chiacchierefinite, ora si lavora intervista Gigi Padovani inviato a ROMA SONO quasi le sette di sera, quando Enzo Ghigo, il presi�dente del Piemonte da pochi giorni alla guida dei presidenti eletti con il voto popolare, esce su Largo Chigi. Si accende una siga�retta ed esclama: «Che giornata». Un gioved�incominciato dodici ore prima. E poi una riunione dopo l'altra, per realizzare una sorta d�«miracolo diplomatico»: mettere d'accordo Nordisti e Su�disti, centrosinistra e Polo, archi�viando queste scomposte prove tecniche di federalismo successi�ve al vertice d�Genova della scorsa settimana. Ma ottenere anche la massima attenzione polì�tica dal governo. Presidente Ghigo, si aspetta�va questo risultato? «Sinceramente avevo qualche ti�more, alla vigilia. Ma ora mi sento bene, ho raggiunto tutti gli obiettivi che mi ero posto». L'atmosfera tra i presidenti non era proprio serena. Co�me è stata questa giornata? «La discussione è incominciata alle nove nel comitato di presi�denza, con Vasco Errani dell'Emi�lia, che è il mio vice, e poi Antonione del Friuli, Bubbico della Basilicata, Storace del Lazio e Dellai, presidente della provin�cia autonoma d�Trento. Una volta trovata con loro una lìnea comune su federalismo, sicurez�za e immigrati, ci siamo potuti presentare uniti alla riunione ple�naria convocata per le ore 13. Anche in quella sede s�è trovala una linea comune, che poi alle 16 abbiamo portato a Palazzo Chigi per l'incontro con il governo. Ora le chiacchiere stanno a zero e abbiamo cominciato a lavorare in modo produttivo, dopo queste scosse di assestamento». Ci sono state autocritiche? «Biasotti ha riconosciuto che si è data una interpretazione sbaglia�ta di quella famosa riunione di Genova. Va detto comunque che comunque Frattini, di Forza Ita�lia, e Gasparrì, di An, non erano presenti al momento del patto di solidarietà per ottenere il via libera sul fondi europei, ma sol�tanto al momento della conferen�za stampa. Questa polemica è chiusa definitivamente». Dunque è tornata al centro di tutto la Conferenza delle Regioni, che BassoUno vole�va abbandonare... «Quando ho sentito l'intervento del presidente della Campania, che ha dichiaralo d�volervi rima�nere legato, ho capito che il rischio di spaccatura era cessato. E' emerso da tutti che la Confe�renza è vero il momento d�discus�sione. Però la mia soddisfazione maggiore è un'altra». Quale? «A mezzogiorno c'è stato un verti�ce con Amato, Visco e Loiero, sui , fondi strutturali europei relativi^ all'obiettivo 2, quelli che riguar* dano soltanto le 14 Regioni dei Centro-Nord: ed è stata accolta la nostra posizione. Abbiamo sbloc�cato 4500 miliardi di lire nel periodo 2000-2006, che arrive�ranno da Bruxelles e attiveranno altri 10 mila miliardi di fondi statali e privati per finanziare investimenti in aree di declino industriale. Questo vale anche per �fondi statali legati all'artico�lo 87, punto 3c, del Trattato di Roma, quello sui principi della concorrenza. In sostanza, Pie�monte e Lombardia hanno cedu�to quote di abitanti di loro compe�tenza in favore di Liguria, Friuli e Valle d'Aosta. A vantaggio d�tutti». Ma è vero che la Liguria aveva chiesto questa solida�rietà, quando era al governo Mori, del centrosinistra, e non aveva avuto ascolto? «L'assonanza politica ha facilita�to, certo, ma il ministero del Tesoro ha maturato nel fratlemìo la richiesta di chiudere. L'ab}iamo fatto dopo le elezioni, Biasotti ha il merito di aver annusato bene l'aria». Amato ha riconosciuto che i conti sullo sforamento della spesa nei primi mesi del 2000 erano sbagliati. «Anche questo è importante, fare�mo approfondimenti sul piano tecnico, E ci sarà anche un semi�nario sulla sanità, perché i soldi del piano nazionale non basta�no». Che effetto le fa essere stato accanto ad Amato, attornia�to da telecamere o giornali�sti, quasi una dimostrazione nei fatti dell'importanza del�le Regioni? «Mi responsabilizza molto, sono tematiche che fanno tremare i polsi». A Palazzo Chigi ci sono state però anche sbavature al vo�stro intemo. Formigoni ha insistito con la uduvolution» della sanità... «Me lo aspettavo, sta nell'ordine delle cose, ma non mi disturba più di tanto, devo dire». Sulla sicurezza, superati i problemi? «Nessuno ha parlato d�polizìa regionale. E invece dal ministro dell'Interno, Enzo Bianco, abbiamo avuto una risposta positiva alle nostre proposte, ora si tratta di metterle in pratica con i provvedimenti tecnici necessari». Da sinistra: Vasco Errani. Enzo Ghigo (vicepresidente e presidente della conferenza delle Regioni). Giuliano Amato, il ministro Agazio Loiero e il presidente della Campania Antonio Sassolino