Pace fatta tra Amato e i governatori di Amedeo La Mattina

Pace fatta tra Amato e i governatori Pace fatta tra Amato e i governatori Rientra lo strappo del Nord, frenata sulla devolution Amedeo La Mattina ROMA Sono volate le colombe alla Confe�renza delle regioni. Ieri è preval�sa la linea morbida, anche tra �presidenti d�fede polista e ciò ha consentito di aprire un dialogo con il governo che s�è detto pronto a discutere tutte le propo�ste presentate dai governatori. Il falco Formigoni è rimasto isolato anche rispetto ai suoi stessi colle�glli del centrodestra che non in�tendono seguirlo fino in fondo in una linea filo leghista. Lui pro�mette che continuerà a «piccona�re», ma nei documenti presentati ieri al governo su sanità federali�smo, immigrazione e sicurezza non c'è traccia né di devolution né di polizìa regionale. Insomma, il tanto temuto as�salto a Palazzo Chigi del fronte nordista, non non c'è stato. Anzi, alla Conferenza delle regioni c'è stata una marcia indietro da par�te dei governatori polisti del Nord, e perfino un'autocritica rispetto ai proclami lanciati ve�nerd�scorso dal vertice. Un verti�ce che aveva provocato una dura reazione degli stessi presidenti meridionali del centrodestra. An�che il Capo dello Stato, lo scorso fine settimana, aveva chiesto lu�mi a Berlusconi. Il leader d�Fi ha rassicurato Ciampi e ha richiama�to all'ordine Formigoni attorno al quale è stato stretto un "cordone sanitario" che s�basa sull'intesa Ghìgo-Bassolino. «Le polemiche dei giorni scorsi ha detto Ghigo che presiede la Conferenza delle regioni sono state accantonate: forse sono sta�te il frutto d�una sorta d�assesta�mento istituzionale dopo la scos�sa delle elezioni del 16 aprile». Molto soddisfatto il presidente del Consiglio Amato, che s�è pure concesso d�scherzare sui "tavoli tematici" che saranno aperti tra governo e regioni: «In questo modo s; continua a dare nuovo lavoro ai falegnami». La riunione dei presidenti si era aperta con un aspro confron�to tra Bassolìno e Lorenzetti da una parte e Galan dall'altra. Il governatore del Veneto ha difeso ù significato dell'incontro d�Ge�nova in cui sono stati assegnati nuovi fondi alla Liguria. La Loren�zetti, che presiede l'Umbria, si è scagliata contro: «Era meglio che non aprivi questa tema, ma visto che lo hai fatto allora ti ricordo che questi stessi fondi li aveva chiesti Mori (l'ex presidente della Liguria), ma dato che era d�cen�trosinistra non glieli avete dati». E' intervenuto Biasoiti, attuale presidente ligure, che l'ha butta�ta sull'equivoco: «Non volevamo dare al nostro incontro il significalo di un Nord che lavora contro il Sud. Tra l'altro avevo invitato anche Fitto e Storace...... A que�sto punto Biasoiti ò stato interroito da Storace in maniera brusca. «Non sono venuto per non sottoli�neare i tuoi errori», ha ringhialo il presidente del I^azio. Anche il pugliese Fitto ha preso le distan�ze: «Non sono venuto perché non condivido per niente certe prese di posizioni antiniciridionali che sembrano quelle della Lega». Poi è stato il turno di Bassolìno che ha alzato letteralmente la voce: «Qui dobbiamo chiarire se questa sede é il luogo dove discutere i problemi delle nostre regioni op�pure il campo di battaglia politica tra Polo e centrosinistra. Se do�vesse prevalere quest'ultima ipo�tesi, io me ne vado». Fitto si è schierato con l'ex sindaco di Na�poli e Ghigo si è adoperato per far ritornare il sereno che é arrivato quando anche Formigoni é sceso al compromesso. Cos�é venuto fuori un docu�mento votato all'unanimità che è stalo portato dai presidenti a Palazzo Chigi dove li attendeva Amalo, affiancalo dal ministro [jer gli AlTari regionali Loiero e per le riforme Maccanico. Il pre�mier ha garantito loro cho verran�no consultati per la definizione del Dpef e ha ribadito la necessità di completare la riforma federale dello Stalo. «Sono convinto ha detto Amato dell'urgenza di questa rifonna che. ma da voi eletti dal popolo mi aspetto un molo da "lobby nobile'». Sullo sforamento delle spese sanitarie attribuite per 6 mila miliardi alle regioni Amalo ha ammesso che forse sono slati fatti degli errori eh calcolo da parte del Tesoro. Alla conferenza slampa ha poi spiegalo: «1 dati Istat sono diven�tati pubblici prima che il governo e le regioni li potessero verificare. Non sappiamo quanto queste ci�fre corrispondano ad andamenti di spesa o a errori di contabilizza�zione». In sostanza ieri, quella che si preannunciava ima tempesta, si é trasformala in un apparente idìllio. Ma quanto durerà? FonniKOni non sembra rassegnato, vuo�le la «devolution completa» su sanità e formazione professiona�le. Lo ha detto ad Amalo e uscen�do ila Palazzo Chigi si è smarcato dall'unanimismo dei suoi colle�ghi: «Non mi considero perdente. É' slato fatto un compromesso che rappresenta un primo passo di un lungo cammino. Continue�rò a picconare. Non si fa la fritta�ta se non si rompono le uova. Ma mi rendn conto che per ottenere certe cose ci vuole una nuova maggioranza e un nuovo gover�no:». Ma Formigoni non demorde «Autonomia totale su sanità e formazione»

Luoghi citati: Fonni, Liguria, Roma, Umbria, Veneto