La «New Mafia» all'assedio di Wall Street di Andrea Di Robilant

La «New Mafia» all'assedio di Wall Street La «New Mafia» all'assedio di Wall Street Retata dell'Pbi: 120 arresti per una truffa sui titoli Andrea di Robilant corrispondente da WASHINGTON E' stata la più grande retata mai compiuta a Wall Street: persone incriminate per 120 , frode, estorsione'e corruzióne, E nella rete sono rimasti impi�gliati anche una ventina d�esponenti delle cinque fami�glie mafiose di New York, che in via straordinaria si erano alleate per consolidare la loro presenza criminale nel merca�to azionario. Il piano per defraudare cen�tinaia di investitori è stato messo in atto circa cinque anni fa ed aveva già fruttato circa cento miliardi di lire prima degli arresti d�ieri. Tra gli ìnrìminati un ex poliziotto, un banchiere, decine d�brokers e di operatori di borsa. Ma erano gli strumenti. La regìa dell'ope�razione, dicono gli inquirenti, era chiaramente in mano alla Mafia. «Ancora una volta abbiamo portato alla luce �tentativi d�Cosa nostra di infiltrare i mer�cati finanziari», ha dichiarato il vice direttore dell'Fbi d�New York, Barry Mawn. «E quale che sìa il mercato che cerca d�infiltrare quello del pesce come quello azionario i metodi che usa sono sempre gli stessi: violenza e minaccia di violenza». Esponenti delle famiglie Bo�nanno e Colombo si sono messi d*gccordtr-con membri-delle altre tre famiglie mafiose di New York Genovese, Lucche�se e Cambino in un'insolita alleanza tra rivali. Sfruttando i loro legami con alcuni sindaca�ti sono riusciti a dirottare fondi pensionistici su tìtoli di aziende-truffa che spesso pub�blicizzavano su Internet. A Wall Street hanno potuto contare su una rete di operato�ri a volte consenzienti a volte meno. E non hanno esitato a ricorrere a mezzi tradizionali estorsione e mina e di morte per ottenere i favor�che voleva�no. L'obiettivo era di piazzare titoli sul mercato, gonfiarne il prezzo e venderli ai fondi pen�sione prima che il prezzo crol�lasse. Tra i tìtoli gonfiati c'era anche quello d�«Ranch 1», una catena di ristoranti fast food gestita da Sebastiano Rametta e James Chickara, due esponen�ti della famìglia Colombo, prin�cipale artefice, assieme alla famiglia Bonanno, del maxi�piano per estorcere miliardi a piccoli investiior�pensionati. Negli ultimi anni le famiglie mafiose di origine italiana han�no cercato di sfruttare il boom d�Wall Street inserendosi nel mercato azionario e obbigazionario e ricorrendo ai loro meto�di abituali per frodare la gente ed estorcere denaro. La decisione della mafia ita�lo-americana di penetrare i mercati finanziari, dicono mol�ti specialisti, risponde anche all'esigenza di trovare nuovi spazi in cui operare dopo che ha dovuto abbandonare settori che dominava in passato, come il contrabbando e il commercio della droga. In questo senso la retata di ieri costituisce una nuova, pe�sante sconfìtta per la mafia italo-americana dopo i colp�subiti negli Anni Ottanta e Novanta. Alcuni boss storici come John Gotti della famiglia Cambino e Vince Gigante della famìglia Genovese sono in car�cere da anni. Il numero dei mafiosi «attivi» coiftinua a di.^WaHStimt. minuire. E le cinque famiglie di New York sono l'ombra d�quello che erano appena dieci anni fa. Per �nuovi capi, ansiosi di portare la Mafia nel 21 '' secolo e di sfruttare le nuove tecnolo�gie per i loro disegni criminali, rìnfiltrazìone d�Wall Street doveva segnare l'inizio della grande riscossa. E da questo punto d�vista la decisione delle cinque famiglie di allear�si per assicurare il successo di quest'ultima maxi-frode era significativo. «Tra procuratori antì-mafia e agenti federali è ormai molto diffusa l'opinione secondo cui la Mafia russa, la Yakuza giap�ponese, i cartelli colombiani, le organizzazioni criminali ci�nesi e perfino le gang etniche di quartiere hanno soppiantalo la mafia italo-americana», dice lo studioso Richard Lindberg. Anche se è solo l'ombra d�stessa, la mafia italo-america�na è ancora vìva, insìste Lind�berg. E sarebbe sbagliato sotto�valutarne l'influenza diffusa, la sua presenza capillare, «la capacità dei suoi tentacoli di penetrare in profondità sìa il mondo dei sindacati che il mondo degli affari». Concessio�narie d'auto, rìsioranli, azien�de di pulizia, imprese edilìzie sono ancora le attività più diffuse dei mafiosi italo-ameri�cani. E su queste dovranno ripiegare dopo il loro fiasco a La polizia smaschera una storica alleanza tra le cinque maggiori «famiglie» di New York che derubavano i piccoli risparmiatori con azioni spazzatura J \ \ DE «DE | VITTORIO AMUSO W L'tiALBERO» DEL CRIRtllME JOSEPH C MASSIMA |FRANK (FUNZI) TtERI ANTHONY (TONYDUCKS) CORALLO CARMINE TRAMUNTi li. PHILIP RASTELL! CARMINE (JUNIOR) PERSICO JOSEPH COLOMBO

Persone citate: Barry Mawn, Corallo Carmine Tramunti, James Chickara, John Gotti, Joseph Colombo, Lind, Richard Lindberg, Sebastiano Rametta, Vince Gigante

Luoghi citati: New York, Washington